Primi passi dell’Osservatorio del Vino Italiano

OSSERVATORIO VINO ITALIANO_RELAZIONE DI SIVLIA ZUCCONI_NOMISMA L'Osservatorio del Vino italiano diventa realtà. Presentato da UIV, Unione Italiana Vini, presso la sede del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, insieme a Ismea e Sda Bocconi, partner del progetto, si pone come primo e unico punto di riferimento istituzionale per la raccolta, l’analisi, il commento e la diffusione dei dati statistici del settore vitivinicolo, sia sul fronte produttivo che su quello dei mercati interno e internazionale.

“Si tratta di un’iniziativa inedita per il nostro Paese e di fondamentale importanza per un comparto produttivo che oggi rappresenta l’eccellenza dell’intero “sistema Italia”, ma che soffre la mancanza di un fonte di rilevazione, commento e diffusione di dati statistici del settore fondati e garantiti istituzionalmente -ha spiegato Domenico Zonin, presidente UIV-. La novità di questo Osservatorio è che l’elaborazione statistica viene effettuata sulla base dei dati trasmessi dalle aziende a cadenza periodica. Tutto ciò garantisce alle stesse imprese il vantaggio di avere analisi di mercato aggiornate e affidabili in grado di rispondere tempestivamente alle esigenze informative necessarie per orientare le strategie commerciali e di marketing delle moderne aziende del settore. Con l’Osservatorio del Vino -prosegue Zonin- vogliamo offrire alle istituzioni un quadro aggiornato e corretto del mercato del vino indispensabile per operare scelte normative e di regolazione adeguate alla realtà. Attraverso questo lavoro intendiamo costruire un luogo privilegiato per animare il dibattito strategico sul settore vitivinicolo in Italia”.

Sono seguite le prime indagini promosse dall’Osservatorio a cura di Fabio del Bravo (Ismea), Silvia Zucconi (Nomisma Wine Monitor), Denis Pantini (Nomisma Wine Monitor). Le prime attività di ricerca riportano che il 64% del consumo di vino è domestico, soprattutto durante i pasti (72%). Il dato sulle vendite di vino nel canale del “fuori-casa” (Horeca, che in Italia rappresenta il 38% delle vendite totali) risulta in crescita nel III° trimestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: +3,1% nei volumi e + 2,3% nei valori, contro una tendenza all’opposto negativa sul versante dei valori per il canale off-trade (e quindi do in primis, che rappresenta il 64% delle vendite totali) sempre riferita allo stesso intervallo temporale che sacrifica il -3,9% in volume per mantenere un + 0,9% in valore.

“Il vino si conferma la punta di diamante del nostro settore agroalimentare - ha dichiarato Raffaele Borriello, Direttore Generale Ismea -. Le esportazioni nel 2015 potrebbero raggiungere un risultato record di 5,5 miliardi di euro, mettendo a segno un aumento di circa il 7% sul dato del 2014. Determinante per questo successo è stata la spinta della grande vetrina mondiale dell’Expo a cui si sono affiancate una serie di misure per l’internazionalizzazione varate dal Governo che lasciano ben sperare anche per il 2016, nonostante le incertezze legate alle tensioni geo politiche in atto e alla crisi di molte economie extra Ue”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome