Primo Piano – Gli aumenti concentrati a inizio anno

Articolo pubblicato su MARK UP 135 dicembre 2005 – Gda di Milano. 7 mesi di rilevazioni (gennaio-luglio 2005) nell'ambito dei freschi


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Ai banchi i ritocchi verso il basso risultano più numerosi, benché scattati in un secondo momento. Molti i prezzi invariati

Da gennaio a luglio 2005 sono stati rilevati da MARK UP i prezzi dei prodotti
freschi e messi a confronto con quelli dell'anno precedente. E' possibile
ora produrre una sintesi che misuri l'andamento che il comparto ha avuto
rispetto agli stessi 7 mesi di rilevazioni dell'anno precedente. Le categorie
sono carne bovina, pesce, salumi, insalate, carni alternative, frutta stagionale
e formaggi, per un totale di 798 prezzi rilevati, un campione abbastanza significativo
al fine di cercare di capire il comportamento dei prezzi dei freschi nell'ultimo
anno.

Contrazioni
Il risultato complessivo vede una prevalenza dei ribassi anche se il dato più
evidente è un sostanziale equilibrio tra il numero dei prezzi aumentati
(323 pari al 40,3%) e quelli ribassati (332 pari al 41,4%). Se viene valutato
come le singole categorie abbiano contribuito a produrre il suddetto risultato,
si nota che nelle prime quattro rilevazioni dell'anno prevalgono gli aumenti
(carne bovina, pesce, salumi e insalate) mentre nelle ultime tre (carni alternative,
frutta stagionale e formaggi) prevalgono decisamente i ribassi. Indice di una
tendenza forse generalizzabile. Anche a livello di singole insegne si nota un
certo equilibrio tra numero di tagli e aumenti. Da Ipercoop e Sma è più
evidente il numero di aumenti, mentre da Esselunga e Gs prevalgono i ribassi:
si va da un massimo di 51 ribassi da Esselunga (quasi il 50%) a un minimo di
31 in Ipercoop (33%). Ciò non significa che si tratti delle insegne più
economiche o più care in assoluto, poiché va come sempre ricordato che
la rilevazione evidenzia solo il numero di scostamenti interni rispetto al 2004
e non i valori assoluti.

Riflessioni
Si può azzardare una duplice riflessione: da un lato il numero dei prezzi rimasto
invariato è piuttosto significativo e corrisponde al 18% del totale dei
prezzi rilevati. Il dato potrebbe stare a dimostrare la tendenza del mercato
a non aumentare i prezzi. Per quanto riscontrato nei primi quattro mesi dell'anno,
sarà interessante valutare se il moto al contenimento verrà confermato
nei prossimi mesi anche in categorie che nel 2005 hanno dimostrato un maggior
dinamismo verso l'alto.

Allegati

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