Primo Piano – Molti aumenti nelle insalate

Articolo pubblicato su MARK UP 109 ottobre 2003 – Eterogeneità. Dopo un anno sono stati rivisitati i prezzi della GDA milanese

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Anche i ribassi sono numerosi. Sono pochi gli articoli rimasti invariati. Gli
aumenti interessano soprattutto la IV gamma

Il raffronto dopo un anno sui prezzi dei freschi riguarda le insalate, rilevate
a metà aprile del 2002 (si veda MARK UP di luglio-agosto 2002, a pag. 64), stesso
periodo della nuova rilevazione e presso gli stessi punti di vendita. Gli articoli
presi in considerazione sono 15, tutte insalate tranne le carote julienne. Nel
totale prevalgono gli aumenti (47), ma anche i ribassi non sono pochi (34),
mentre minimi sono gli articoli rimasti invariati (solo 8).
La prevalenza degli aumenti riguarda le insalate di IV gamma che già si trovavano
su valori elevati. In controtendenza è Carrefour, che le ha sensibilmente
ribassate tutte. Le carote IV gamma presentano generalmente valori uguali o
ribassati.

Le due gamme
Da osservare che la IV gamma è sempre venduta confezionata, a volte preparata
dal punto di vendita (Carrefour e Iper), in genere a peso fisso (talvolta anche
variabile quando è prodotta in loco). Comunque i prezzi qui indicati
si riferiscono alle varianti di minor prezzo riferito a kg.
La I gamma vede situazioni diverse: in alcune varietà prevalgono gli aumenti,
come la riccia, la romana o la scarola, mentre in altre sono più numerosi i
ribassi (Chioggia e indivia). Vi sono alcuni prodotti che non è stato
possibile raffrontare perché mancavano in una delle due rilevazioni.
Si nota comunque poca omogeneità nel comportamento delle insegne, tanto che
sono pochi i prodotti che seguono dovunque lo stesso trend. Poco significative
sono anche le offerte speciali, che pur mostrano, in alcuni casi, scostamenti
consistenti in aumento e in ribasso difficili da spiegare.

Gli scostamenti
D’altra parte la rilevazione tende a evidenziare proprio gli scostamenti
e non i valori assoluti. Quindi è evidente che vi siano prezzi molto
diversi tra un’insegna e l’altra: questo pu ' trovare spiegazioni
nelle diverse qualità dei prodotti. In effetti però, stando alle descrizioni
apposte sui prodotti, sembra che le insalate siano tutte uguali, in quanto si
legge quasi ovunque solo l’indicazione “Italia” (tranne l’indivia:
belga) a identificare il paese di provenienza e la qualità.
È necessario, tuttavia, sottolineare il consistente valore aggiunto dalla
componente di servizio che caratterizza le insalate di IV gamma, quasi tutte
di prezzo superiore ai 10 euro al kg, anche se la rucola non pulita mostra escursioni
considerevoli (da 1,40 euro al kg di Ipercoop a 9,50 di Iper). I valori più
alti sono comunque quelli del songino o della valeriana, che in un paio di casi
superano i 15 euro al kg. In assoluto invece il valore più basso è detenuto
dalla lattuga di Carrefour, l’unico sotto l’euro (0,99).

Allegati

MARKUP 109 – Molti aumenti nelle insalate.pdf

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