Primo Piano – Non tutti i prodotti sono rincarati

Articolo pubblicato su MARK UP 124 gennaio 2005 – GDA di Milano • l'andamento dei prezzi dei freschi dopo tre anni di rilevazioni

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L'aumento ha interessato il 61,8% dei prodotti. Forte è stato quello delle carni e dei formaggi. L'ortofrutta è ribassata

Presentiamo qui una sintesi degli ultimi tre anni delle nostre rilevazioni sui prezzi dei freschi nell'area milanese, prendendo in considerazione i primi 7 mesi di ogni anno. I dati si riferiscono al solo raffronto biennale e riguardano le 7 categorie fin qui completate: carne bovina, pesce, salumi, insalate e carni alternative, la frutta estiva e i formaggi, per un totale di 801 prezzi, un numero che si può ritenere sufficiente a dare un quadro abbastanza significativo della situazione.

Gli aumenti
Il risultato complessivo vede una decisa prevalenza degli aumenti: 495 (pari al 61,8%), contro i 277 ribassi (34,6%) e i 29 invariati (3,6%).
All'andamento, però, contribuiscono in maniera molto diversa le diverse categorie: alcune sono fortemente aumentate (quasi tutte le carni, bovine e non, e i formaggi), altre si presentano più o meno in salita (più i salumi del pesce), mentre entrambi i gruppi dell'ortofrutta sono in equilibrio (la frutta) o addirittura in ribasso (le insalate). A livello di singole insegne, il trend non è così uniforme: le percentuali di aumenti variano da un minimo del 55% (Pam) fino a un massimo del 72% (Ipercoop).
Nella diminuzione dei prezzi si segnala ancora Pam con il 43% di prodotti diminuiti, contro il 22% di Coop. A questo proposito, però, va ricordato che la rilevazione tende a evidenziare gli scostamenti e non i valori assoluti, che possono anche rimanere più bassi laddove i prezzi siano aumentati e viceversa.
Per quanto riguarda le modalità delle rilevazioni, i prezzi si riferiscono a prodotti posti in vendita con uguali denominazioni; ma, non essendo identificabili con precisione come lo sono gli articoli di marca, il loro livello qualitativo può anche non essere il medesimo.

Le invarianze
La presenza pressoché insignificante di prezzi invariati può far pensare più a un caso che a una politica di mantenimento dei prezzi in un arco di tempo abbastanza lungo. In effetti le varie campagne di blocco o controllo dei prezzi raramente riguardano queste categorie di prodotti freschi, che sono soggetti a frequenti mutamenti dei mercati ben più del grocery. Appunto la mancanza di marche o di parametri qualitativi ben definiti trovano difficoltà a definire scale di valori certe, lasciando così quasi sempre margini di discrezionalità, soprattutto ai consumatori.

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