Procter & Gamble punta su sostenibilità e nuovi modelli commerciali

La dimensione internazionale di P&G è un tratto del Dna aziendale che determina le linee guida globali si sviluppo. Ne abbiamo parlato con Jerome Garbi Corporate Commercial Director -di Procter & Gamble Italy.

P&G è impegnata da sempre sulla sostenibilità. Gli obiettivi di oggi?
La Sostenibilità è fondamentale per migliorare la vita dei consumatori. I nostri obiettivi sono diminuire l’impronta ambientale dei prodotti in tutto il ciclo di vita e aumentare l’impegno nel sociale. Sul tema ambientale lavoriamo su 3 fronti: il primo è la conservazione delle risorse cioè utilizzo di materie prime ed energie rinnovabili, minor uso di acqua, energia, imballaggi. Un esempio? I detersivi concentrati di Dash per lavare a freddo o il package dei rasoi Gillette. Il secondo è la creazione di partnership come quella con Unicef: dal 2006 abbiamo somministrato 300 milioni di vaccini eliminando il tetano in 15 paesi in via di sviluppo. Il terzo è la ricerca di soluzioni a problemi mondiali come l’accesso all’acqua potabile. In 10 anni sono stati donati 8 miliardi litri di acqua potabile con il programma Children Safe Drinking Water, salvando 35.000 vite. Sul tema sociale, con i nostri marchi intendiamo aiutare nell’area della salute, delle condizioni di vita e delle emergenze.

Strumenti alternativi alle promozioni?
Le promozioni sono una parte dell’equazione del valore per lo shopper. Altrettanto importante è mantenere alta l’attenzione su fattori importanti per lo shopper quando acquista a scaffale come ampiezza e profondità degli assortimenti elevando l’esperienza di acquisto e i servizi offerti. Così come adattare la promozionalità al ruolo che le singole categorie giocano per lo shopper (es. legame emozionale, fiducia e valore) e al tipo di distribuzione (es. capacità di generare traffico e fidelizzare gli shopper). P&G è attiva su tutti questi fronti con l’obiettivo di realizzare iniziative e rinnovare meccaniche promozionali che consentano un win-win-win per lo shopper, per la distribuzione e per P&G stessa. Per esempio siamo aperti a lavorare insieme ai nostri partner su soluzioni molto usate all’estero e poco in Italia come il “bundle pack virtuale”.

Aree di collaborazione con la gdo?
Il category management è una opportunità per massimizzare la soddisfazione dello shopper, salvaguardando allo stesso tempo il valore delle categorie. Rinteniamo questa collaborazione molto importante alla luce della complessità delle categorie e dell’evoluzione dello shopper oggi sempre più “omnichannel”. Per questo investiamo nello studio di avanzate metodologie di ottimizzazione del retail mix. Il tutto è coordinato da esperti del category management (Shopper Based Design Group) che lavorano in autonomia rispetto al team di vendite, un approccio che sta portando risultati positivi. I retailer che hanno deciso di adottare le soluzioni suggerite dai nostri esperti nella categoria dell’igiene orale, hanno ottenuto risultati di crescita di fatturato e marginalità ben al di sopra della media del mercato, con il miglioramento delle esperienze di acquisto dei loro shopper.

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