Prodotti alternativi alla carne: forti potenzialità di sviluppo

La categoria conquista sempre più consumatori nel mondo, che la scelgono per fattori di salute, di sostenibilità, e di prezzo

Si amplia, a livello globale, la platea dei consumatori di prodotti alternativi alla carne. A segnalarlo è il recente studio realizzato dalla multinazionale del packaging Amcor, con il supporto della società di ricerche di mercato Mintel.
Nel biennio 2020-2021 i consumatori, in Italia come all'estero, hanno comprato meno carne, preferendole alimenti alternativi di origine vegetale. La tendenza a diminuire l'assunzione di carne si rileva ovunque, in primis in Italia (+42%), seguita da Germania e Stati Uniti, entrambi al +37%. Il trend, accelerato dalla pandemia, è legato a tre motivi principali, a partire dalla sostenibilità, con il 48% dei tedeschi per i quali ridurre il consumo di carne concorrerebbe a limitare l'impatto ambientale. C'è inoltre una tema di salute: per il 38% degli italiani assumere meno carne ridurrebbe il rischio di malattie. Infine, c'è anche un fattore prezzo: il 33% dei francesi lamenta cioè l'eccessivo costo dei prodotti carnei.

Per intercettare le esigenze di un target di consumatori potenzialmente ben più vasto rispetto al biennio scorso, i produttori degli alimenti alternativi alla carne stanno investendo molto in innovazione, per esempio migliorando il gusto dei prodotti a base vegetale, affinché sia più vicino a quello della carne o del pesce cotto. Allo stesso modo, si lavora sui formati degli alimenti, perché siano più affini a quelli della carne, puntando però su strategie di marketing che ne evidenzino le differenze in termini di impatto ambientale, sia per via del diverso processo produttivo che dell'ingredientistica.
Si punta inoltre su alimenti (e confezioni) ad alto contenuto di servizio, per una fruizione del prodotto più semplice e rapida. Si sta approfondendo per esempio la categoria dei salumi a base vegetale, ideali per un consumo immediato del prodotto. Fronte packaging, si rileva l'incremento di confezioni user friendly, a partire da quelle adatte al microonde, così da ridurre il tempo da dedicare alla preparazione delle pietanze.

Guardando all'evoluzione del comparto dei prodotti alternativi alla carne di qui a 5 anni, uno dei temi su cui i produttori dovranno concentrarsi ulteriormente sarà quello dello sviluppo sostenibile, particolarmente caro al consumatore di questa tipologia di alimento. Fra i principali criteri di valutazione in mano al cliente, quando deve decidere che prodotto della categoria acquistare, spicca la sostenibilità del pack. In media il 20% dei consumatori europei del segmento, prima di comprare, considera la confezione e le sue caratteristiche green. Per l'89% del campione intervistato da Amcor, il primo elemento di interesse è la trasparenza del pack, perché rassicura il cliente, che può vedere immediatamente il cibo contenuto. Infine, un significativo 87% dei consumatori ritiene importante che il packaging sia riciclabile.

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