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Articolo pubblicato su MARK UP 134 novembre 2005 –

Lievitati natalizi: vendite superconcentrate

Nelle superfici moderne i lievitati natalizi rappresentano il segmento più
importante, con quasi il 30% a valore, del business sviluppato da metà settembre
a metà gennaio dai tradizionali prodotti da ricorrenza natalizia (lievitati,
spumante e champagne, alcuni segmenti di liquori e distillati, dolci senesi,
cioccolatini in scatola e barre di cioccolato, marron glacé, torroni).
Nell’ultima stagione natalizia il canale iper+super+libero servizio ha
sviluppato 52.900 tonnellate per un valore di quasi 191 milioni di euro. In
flessione risultano dello 0,8% i volumi e del 5% il valore con un prezzo medio
per panettoni e pandori in calo in termini reali del 6,6% rispetto al 2003.
La Gda tende a segmentare l’offerta per fasce prezzo (dai primi prezzi
ai top di gamma) e occasioni di consumo. Il problema è migliorare i margini
della categoria nella stagione, calibrando gli assortimenti tra marche leader
e minori. Nelle settimane che precedono Natale, i lievitati sono una categoria
con ruolo traffic builder, caratterizzata da forte utilizzo di promozioni con
funzione di richiamo nel pdv. I margini di profitto diventano quasi inesistenti.
Sembra questa una legge di mercato inesorabile per il comparto. Le eccezioni
sono rappresentate dall’allungamento della stagione con le torte di prericorrenza
e dalla fascia dei prodotti premium o destinati alla funzione di regalo con
un certo prestigio (per pack e qualità).

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