Prologis punta sull’Italia e investe sull’ecosostenibilità

La società americana specializzata negli immobili logistici prevede di raddoppiare la dimensione del portafoglio arrivando a 1,5 milioni di mq, fra acquisizioni e nuovi sviluppi

Prologis, il gigante americano della logistica mondiale, punta sull’Italia che, come già nel 2019, nell’anno in corso sarà ai vertici (al terzo posto) della classifica dei paesi europei per entità di investimenti programmati. Prosegue il rinnovamento del patrimonio immobiliare in chiave green con installazione di Led e di pannelli solari e lancia anche un programma per rendere le aree logistiche vivibili dotandole di servizi.

Non preoccupano le incertezze economiche e anche politiche italiane. Contano piuttosto i risultati di un mercato la cui dotazione generale è bisognosa di rinnovamento. E contano i risultati ottenuti dal gruppo di lavoro italiano guidato da Sandro Innocenti, SVP country manager. "Nel 2019, ad eccezione del calo, in termini di occupancy, subito da ottobre in poi a causa di due disdette, abbiamo registrato performance oltre le aspettative - ha spiegato nella conferenza stampa -. Prevedevamo sviluppi per 84 milioni di euro e siamo arrivati a 125". Così le acquisizioni: i dieci milioni di euro attesi sono diventati 16,7. "Se la tendenza positiva continua -aggiunge Innocenti - per il 2024 avremo raddoppiato l’estensione del nostro portafoglio cresciuto man mano dal 2015 in poi, passando dai quasi 750.000 mq di quell’anno, in cui abbiamo ricominciato comprare e poi a costruire, a un milione e mezzo".

Per Prologis, il 2019, è stato anno fruttuoso su tutti i mercati. Includendo anche le proprietà Liberty appena acquisite, la  multinazionale americana è arrivata a totalizzare un portafoglio globale di 75 milioni di mq per un valore complessivo di 80 miliardi di dollari. Tasso di occupancy: 97,2%.

Sviluppi in Italia e prospettive 2020

In Italia, gli sviluppi del 2019 hanno riguardato aree come quella di Bergamo, Siziano, Padova e l’interporto di Bologna. In corso la realizzazione di edifici logistici a Pozzuolo (quasi in consegna), Piacenza, Paullo, Brembate.

Per il 2020? Difficile, risponde Innocenti, replicare i risultati di un anno ottimo come il 2019. Tuttavia, il processo di rinnovamento del parco logistico italiano proseguirà: "prevediamo nuovi sviluppi per 65 milioni di euro e acquisizioni per 22. Nessuna dismissione".

A proposito di rinnovamento, la stessa Prologis è impegnata nel suo primo progetto di logistica urbana per l’ultimo miglio, a Milano in zona Mecenate, e guarda con interesse ai formati innovativi con sviluppo in altezza realizzati in Francia e Gran Bretagna. Il 2020 porterà nuove esperienze in questo senso, e non solo.

In linea con quanto avviato anche nel resto d’Europa, Prologis ha infatti avviato un progetto per l’ecosostenibilità degli edifici di proprietà con l’installazione di pannelli solari e luci a Led affidato Claudia Montanari, director customer experience e Re Lead . Sua anche la responsabilità del progetto Park Life attraverso il quale Prologis intende migliorare l’ambiente degli ambiti logistici nei quali è presente con l’aggiunta di servizi: dalla mensa alla farmacia, lo smart mobility, la sicurezza. "Intendiamo contribuire a contrastare la fuga dei talenti da questi spazi in favore dei più appetibili centri urbani -conclude Montanari-. Stiamo conducendo un’indagine per capire quali siano i desiderata dei nostri clienti per avviare progetti che migliorino la qualità del lavoro nei parchi logistici e, oltretutto, ne incrementino il valore".     

  

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