Promos, la società bresciana che gestisce 800 punti di vendita in 4 centri outlet italiani, ha presentato a Mapic Italy 2022 i progetti 2022-2024

Promos, società bresciana con 30 anni di esperienza nella promozione e gestione di grandi spazi retail (Scalo Milano, per esempio), ha all’attivo un portfolio immobiliare di 160.000 mq di Gla e oltre 800 punti di vendita in gestione. A Mapic Italy 2022 abbiamo incontrato Filippo Maffioli, ceo di Promos, che sintetizzato il piano di sviluppo che in 3 anni coinvolgerà 4 strutture per un totale di 50.000 mq. Un programma che si estende dal 2022 al 2024 e che impegna Promos su più fronti: dagli ampliamenti alla riqualificazione di centri con l’inserimento di nuove funzioni commerciali fino a restyling totali o parziali. Un percorso che riflette, come spiega Filippo Maffioli, la principale missione dell’azienda bresciana, diventare creatori di destinazioni per lo shopping: shopping destinations maker, come recita il payoff. "Non più unicamente gestori, ma veri e propri promotori e sviluppatori di strutture -precisa Maffioli-, siano essi centri commerciali o outlet centre, con l’obiettivo di portarle ad essere più competitive, non solo con attività di riqualificazione, ma innestando nuove funzioni come le food court, l'intrattenimento, servizi medici".

Le Vele, Desenzano

Nel biennio 2020-2021, in pieno Covid, grazie anche al supporto dei fondi proprietari delle strutture, Promos ha dato vita, quando il mercato era fermo, a due grandi operazioni:

  • L’ampliamento da 15 milioni di euro di Valmontone Outlet (proprietà DWS per conto del fondo immobiliare Grundbesitz Europa), inaugurato a novembre 2021 dopo soli 12 mesi di cantiere: 6.000 mq che hanno incrementato del 20% l’area attuale portando a 200 i punti di vendita e inserendo, per la prima volta in un outlet italiano, un centro medico.
  • La fase 1 del rilancio del Città Sant’Angelo Outlet Village (riconducibile ai fondi gestiti da GWM), concentrata sul rifacimento degli ingressi e delle facciate, l’ampliamento di alcune unità commerciali, il riposizionamento delle insegne e una nuova immagine per i muri esterni.

Il triennio 2022-2024 vedrà Promos impegnata nello sviluppo di numerosi progetti, per un totale di 50.000 mq su 4 strutture, che consistono nella realizzazione di 3 food court, 3 ampliamenti e la creazione di una Premium Plaza.

Proseguirà il restyling completo di Città Sant’Angelo Outlet Village (Pe) che offrirà al centro un'immagine più contemporanea con l’inserimento di nuovo arredo urbano, una diversa pavimentazione e l’installazione di particolari ombreggiature. Un ampliamento da 5.600 mq (termine 2024), l’introduzione di 23 punti di vendita e nuovi marchi oltre a una food court fruibile anche dall’esterno (inaugurazione fine 2022) che si svilupperà su 1.600 mq e ospiterà 7 nuovi punti ristoro, tutti con dehors esterno.

Filippo Maffioli, ceo Promos

"Negli ultimi 5 anni fa abbiamo fatto sempre gli sviluppatori -racconta Filippo Maffioli- oggi fare solo il developer soprattutto su progetti greenfield è quasi impossibile. Per il futuro è più strategico, e conveniente per gli investitori, valorizzare gli asset esistenti secondo una progettualità basata 1) sull'arricchimento dei prodotti con nuove funzioni (come le food court e i medical center negli outlet village) aggiunte anche grazie agli ampliamenti; 2) sul miglioramento delle infrastrutture e degli impianti in ottica di sostenibilità e risparmio energetico; e 3) sull'ammodernamento delle strutture aggiornandole ai criteri contemporanei. Noi abbiamo adesso tre cantieri aperti (Desenzano, Valmontone e Sant'Angelo), con Desenzano e Pescara che apriranno fra 2022 e inizio 2023. Un piano complessivo da 50.000 mq su 3 centri. Se oggi si propone ai fondi internazionali una start-up nel retail si rischia di non partire. Ma se si crea una strategia basata sulla creazione di valore aggiunto anche partendo da uno stock vetusto i fondi sono disposti a seguirci: noi ci interfacciamo con tre fondi, uno tedesco, gli altri due anglosassoni, e sappiamo che, se si parte da questi presupposti, il retail non è più visto come una bestia nera per gli investimenti. E aggiungo che solo un'impresa famigliare, dall'esperienza trentennale sul mercato come la nostra, può lavorare bene in quest'ottica di partnership con la finanza immobiliare".

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