Qual è l’impatto ambientale degli acquisti online nel fashion

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Dal packaging alla gestione della logistica, Quantis Italia stila le linee guida per migliorare in chiave sostenibile il proprio eCommerce

Il packaging rappresenta la voce che ha un maggiore impatto ambientale negli acquisti online nel mondo fashion. Secondo l'indagine “Sostenibilità: aggiungi al carrello. E-commerce nel settore fashion in Italia: buone prassi di sostenibilità nel contesto omnicanale” presentata da Quantis, società che si occupa di consulenza ambientale, nello scenario italiano il 75% di emissioni di gas a effetto serra deriva proprio dal packaging di consegna, seguito da un 15% della fase di spedizione e consegna, dal 7% dell'utilizzo dei siti di shopping online e da un 3% rappresentato dalla logistica dei resi.

Le linee guida per ridurre l'impatto ambientale dello shopping online

È dunque sul packaging in particolare che le aziende si possono concentrare per fare scelte che possono migliorare le performance ambientali dei propri eCommerce: serve investire su packaging riutilizzabili, più leggeri e che siano composti da materiali 100% riciclati.

cargo bike impatto ambientale ecommerceDal punto di vista delle consegne si devono privilegiare i mezzi elettrici o cargo bike per le consegne last mile, evitando le spedizioni trasnfrontaliere per via aerea, che farebbero diventare la consegna la maggiore indiziata di emissioni di gas serra. Si possono così incentivare modalità di consegne alternative più efficienti o promuovere tempi di consegna più sostenibili. Nel settore della logistica è buona prassi investire nelle fonti di energia rinnovabile all'interno dei centri di fulfillment, dal punto della presenza online invece si possono ottimizzare le dimensioni dei contenuti e degli elementi sul sito web.

"Abbiamo voluto concentrare lo studio sul settore della moda -dice Simone Pedrazzini, direttore Quantis Italia- perché ha un ruolo fondamentale da giocare nella transizione verso un sistema in linea con i limiti del pianeta. Il nostro lavoro vuole supportare, a partire da metriche science-based, l’impegno del settore per ridurre l’impatto ambientale dell’eCommerce, attraverso l’esame di azioni concrete sugli hotspot nella specifica catena del valore, laddove sforzi mirati potranno generare progressi tangibili e misurabili. Siamo convinti della funzione di accompagnamento e guida che i retailer del Fashion possono avere, dialogando in un costruttivo circolo virtuoso con brand e consumatori, per favorire l’evoluzione del sistema nella direzione della sostenibilità̀. Per questo abbiamo voluto inserire il tema recente del Nudge, con cui intendiamo la spinta gentile grazie alla quale a nostro parere brand e retailer possono indirizzare i consumatori nella direzione della sostenibilità, avendone la forza, l’autorevolezza e il ruolo.”

 

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