Quali priorità nella ripartenza? L’opinione di imprenditori e manager

Flessibilità e utilizzo di tecnologie avanzate insieme ad altre misure di cambiamento per fronteggiare le emergenze

Molte aziende durante il lockdown hanno subito grandi perdite economiche. I settori meno colpiti sono quelli dei cosiddetti bisogni primari ossia alimentare, farmaceutico ma anche telecomunicazioni e connettività. Il bisogno di “rimanere in contatto” a livello personale e professionale, in particolare, è diventato essenziale in un momento di chiusura delle relazioni fisiche. Tutti gli altri settori, in primis trasporti e turismo, sono stati penalizzati e la ripartenza sarà lenta.
Una recente ricerca condotta da Join Group ha voluto fotografare la situazione attuale e raccogliere le idee di imprenditori e manager in merito alle azioni prioritarie da mettere in atto nelle prime settimane dalla ripartenza. Il questionario è stato somministrato via e-mail e Linkedin ed hanno aderito 87 aziende.

L’indagine svolta consente di fare una prima riflessione sull’ampia partecipazione delle imprese. Al questionario hanno risposto aziende appartenenti a molteplici settori merceologici (Food&Beverage Telecomunicazioni, Pharma e Health Care, Sport & Entertainment, IT e Digital) ma soprattutto vi è un’ampia rappresentanza di Ceo con il 43%. Il 24 % è rappresentato dai ruoli C-Level, ossia tutti coloro che riportano al Top Management. Il 25% invece è rappresentato da Manager e il 6% da partner di studi professionali.
In un momento di crisi sanitaria, economica e sociale, come mai accaduto dal dopoguerra ad oggi, emerge la disponibilità a condividere e confrontarsi costruttivamente, anche ad alti livelli. Per quanto riguarda le funzioni aziendali, il 47% dei rispondenti ricopre ruoli di direzione, mentre la restante parte è molto diversificata, in particolare: Sales&Marketing, Human Resources e Finance&Tax.

Dall’analisi dei dati emerge che il 75% ha subito delle perdite, di cui il 49% dichiara di aver subito gravi perdite. Solo per 15% del campione il business è migliorato e il 10% ha invece continuato ad avere i medesimi risultati ante Covid-19.

Principali azioni intraprese durante il lockdown
Permesse risposte multiple

Inoltre, Il 54% delle aziende dichiara di aver adottato lo smart working accompagnato ad altre misure, mentre nessuno ha favorito la fruizione delle ferie senza adottare almeno un’altra misura. Solo lo 0,2% degli intervistati dichiara che la propria azienda ha adottato la cassa integrazione senza nessuna ulteriore iniziativa.

Principali aree di intervento previste
Permesse risposte multiple

Quasi tutti i settori sembrano avere l’esigenza di riorganizzare i processi aziendali e di avviare una revisione dei costi e degli investimenti. L’esigenza di rivedere il modello commerciale riguarda soprattutto il Food&Bev che sicuramente dovrà rivedere anche i modelli di supply chain. Mentre è totalmente spostato sulla riduzione dei costi e degli investimenti il settore dello Sport&Entertainment che non vede una possibile revisione del modello commerciale. Il Pharma è l’unico settore per il quale sono valide tutte le possibili risposte.

Per quanto riguarda le priorità di intervento emerge che: (*)

  • Le soluzioni digitali e tecnologiche per gli spazi di lavoro saranno tra le priorità per il 57% degli intervistati
  • Il 52% ritiene che si debba riorganizzare il lavoro per garantire la sicurezza di clienti e dipendenti
  • Per il 43% degli intervistati si dovrà portare come priorità la revisione dei processi in un’ottica di maggiore flessibilità
  • La digitalizzazione delle soluzioni per avere un contatto con i clienti è prioritario per il 38% degli intervistati
  • Il 28% mette in agenda una ristrutturazione aziendale per renderla più efficiente
  • Il 26% degli intervistati punta ad un recovery plan per avere nuove forme di ricavo e nuovi canali di vendita su cui focalizzarsi
  • Non è percepito dalla stragrande maggioranza degli intervistati né rivedere ruoli e competenze né la formazione e il benessere dei dipendenti
  • I problemi di finanza sono inclusi solo tra il 7 e 10% degli intervistati
  • (*) Possibili risposte multiple

    Facendo una sintesi anche delle risposte aperte ricevute, le priorità per le aziende convergono verso alcuni temi ben determinati:

    Sicurezza: è sentimento comune che per riavviare in modo proficuo il lavoro, un’importante priorità è garantire la sicurezza di lavoratori e clienti. Per molti continuare ad utilizzare lo smart working in modo permanente è una buona soluzione così come l’utilizzo della tecnologia. Sicuramente sarà necessario rivedere gli spazi all’interno degli uffici e le modalità di utilizzo degli stessi.

    Digitalizzazione: è emerso che il processo di digitalizzazione è stato accelerato dalla crisi pandemica. Molte aziende hanno iniziato ad utilizzare risorse prima utilizzate da pochi utenti per garantire la continuità delle relazioni tra i dipendenti e con i clienti. Molti avvieranno processi di digitalizzazione della propria azienda ritenuti sino ad oggi non prioritari, per garantire il processo di crescita commerciale. A tale proposito un’azienda dichiara “avvieremo in anticipo rispetto a quanto programmato la creazione di un nostro e-commerce per cercare di trovare nuovi punti di contatto con i clienti”.

    Modello commerciale: il modello commerciale dell’azienda è da rivedere per molti dei nostri intervistati. Alcuni segnalano che “lo sviluppo di nuovi canali di vendita sarà la priorità per recuperare il fatturato perso”, mentre altri in molti casi hanno deciso di ridefinire la strategia commerciale sia nel breve che nel lungo periodo.

    Revisione dei costi e degli investimenti: l’attenzione sarà nella revisione di budget e piani industriali per cercare di tagliare quei costi e rinviare quegli investimenti che non abbiano un impatto sull’efficienza dell’azienda. Nelle grandi aziende emerge in modo più evidente la necessità di lavorare sul taglio di costi mentre molti sottolineano la necessità di investire per la crescita anche al fine di diversificare gli attuali perimetri di business.

     

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