Regnoli, la competenza nella mdd a #Marca2020

La gastronomia ittica di Regnoli
La gastronomia ittica evolve seguendo i trend del salutismo, del gusto e della praticità, tutti elementi alla base della produzione di Regnoli

Regnoli guarda alle soluzioni easy food anche in mdd. Gusto e alto contenuto di servizio sono i due messaggi che il consumatore -che ha poco tempo per cucinare, ma ama prodotti buoni- lancia  ai produttori di gastronomia ittica, ricercandoli anche negli assortimenti a marchio delle insegne. In questa direzione si muove Regnoli, proponendo prodotti sostenibili, possibilmente certificati (Msc, rispettosi delle indicazioni Wwf), quanto più possibile naturali e di servizio. “Da non dimenticare -precisa Sabrina Pertot, responsabile marketing- anche gli asset della salute, del benessere -il riferimento è alle proprietà nutrizionali tipiche di queste materie prime, come la presenza di iodio, Omega 3, proteine ad alto valore biologico, basso contenuto di zuccheri e di grassi saturi-, e della sostenibilità”.

Regnoli si sta orientando sempre di più verso prodotti nutrizionalmente bilanciati, che abbinano pesce a cereali, ricchi di fibre

Nel suo ruolo di copacker, Regnoli collabora con le principali insegne della distribuzione moderna, fornendo direttamente le Mdd presenti nel libero servizio e indirettamente attraverso le referenze offerte nel banco assistito. “Siamo inoltre presenti - Eugenio Ronzier, direttore commerciale- nelle isole take away della gdo. I prodotti sviluppati nel corso degli anni riguardano quelli a più alte rotazioni, come le insalate di mare e polpo. L’offerta si è andata via via differenziandosi per formato e per posizionamento qualitativo”.

Controllo dei processi

Le insegne fanno riferimento a Regnoli per diversi plus che l’azienda porta in dote: “Qualità, sicurezza alimentare, know-how e capacità produttiva, storia – come racconta il nostro pay off, siamo gli specialisti del mare dal 1861 - ed esperienza, passione e perseveranza -racconta Mauro Regnoli, amministratore delegato- Penso alla selezione della materia prima, che nel nostro caso delle alici proviene dalle marinerie del nord e centro Adriatico, lavorate freschissime, previo abbattimento; penso alla sicurezza alimentare, che beneficia di un sistema di controllo dei processi svolto dal Laboratorio Interno di Controllo della Qualità e ad uno scrupoloso rispetto della catena del freddo”.

Prodotti con un basso contenuto di olio e tendenzialmente più leggeri rispetto a quelli di un tempo, seguendo peraltro le indicazioni dell’Oms

Mauro Regnoli, amministratore delegato

“Penso, infine -completa Regnoli- al processo di marinatura che attualmente l’azienda utilizza, frutto di anni di esperienza, che ha consentito la messa a punto di ricette particolarmente leggere e fresche, e alle numerose certificazioni alimentari che possediamo, oltre ai 35.000 controlli che effettuiamo ogni anno internamente all’azienda”.

I numeri

Oltre 40 milioni di euro di fatturato, 200 dipendenti, con un percentuale di fatturato Italia proveniente dalle mdd del 12% circa, 5.000 tonnellate di materia prima lavorata ogni anno tra alici, sgombri, polpi, totani, seppie,gamberi, cozze, salmoni, pesci spada, anguille e aquadelle: sono alcune delle cifre che caratterizzano l'attuale stato di business dell'azienda.

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