Resistenza e difesa del gusto e dell’estetica

Le maggiori aziende sementiere, da Syngenta a Top Seeds International, lavorano costantemente su nuove varietà ortofrutticole: alto grado Brix e pigmentazione accesa i trend dominanti

Varietà resilienti, capaci di resistere ai nuovi cambiamenti climatici. Ma anche di intercettare i nuovi trend di mercato, l’aspetto nutraceutico, il gusto zuccherino, il sapore inaspettato. Prodotti che danno soddisfazione a tutta la filiera: gli agricoltori che chiedono maggiore valore aggiunto, la gdo che vuole maggiore shelf-life e più appeal, l’industria che necessita di facilità d’uso. Corrono su questo filone le novità sementiere.

SYNGENTA

È tra le maggiori aziende sementiere, con 28mila persone impiegate in più di 90 Paesi. Nel 2018 il fatturato ha toccato i 13,5 miliardi di dollari, con una crescita del 9% rispetto al 2017. La parte Vegetable Seeds ha ricavi per oltre 600 milioni di dollari annui. Numeri che sono l’esito degli investimenti globali in ricerca e sviluppo di Syngenta, che tra le varie aree di business nel mondo investe circa 1,3 miliardi di dollari e impiega più di 5 mila persone. Syngenta punta su varietà innovative che generino valore in tutta la filiera. “Non abbiamo un solo interlocutore, come gli agricoltori –spiega Paolo di Lernia, Head Global Marketing Communications Vegetable Seed –. Quando pensiamo a un prodotto, lo pensiamo utile a tutti lungo la filiera, dal campo alla fase di trasformazione, dal trasporto, fino alla distribuzione e al consumo finale”.

Monflor, Syngenta

Un esempio pratico dei prodotti innovativi è Monflor, broccolo multifioretto a gambo lungo. “È appositamente sviluppato per facilitare le operazioni di taglio e la lavorazione per la quarta gamma. E garantire eccezionali rese per l’industria del surgelato e il segmento del baby food –spiega Massimo Perboni Food value chain Lead di Syngenta Italia-. Altra peculiarità del prodotto è il colore, perché Monflor ha gambo e fioretto dello stesso verde uniforme e brillante. Gli steli, che in genere vengono scartati, hanno poi un sapore unico e sono parte del prodotto da cucinare”.

Syngenta lancia oltre 150 varietà all’anno ed è una delle aziende leader
nel settore delle sementi da orto, con
un portfolio che conta
30 specie orticole
e 2.500 varietà

“Il mercato chiede gusto e colore: driver fondamentali nello sviluppo dei nostri prodotti, così come l’attenzione alla riduzione dello spreco alimentare lungo tutta la filiera ”.
Yoom è un pomodoro distintivo, di colore viola intenso. Un’innovazione di gusto e colore. Un perfetto equilibrio tra acidità e grado zuccherino, esaltato dal gusto umami, saporito ed esotico, che si sposa con la freschezza intensa del frutto appena colto. “Yoom rientra in un progetto congiunto, lanciato a livello internazionale -svela Massimo Perboni-. Ha gruppi aromatici nuovi: c’è l’aroma umami, da crudo, che lo caratterizza rispetto ad altri prodotti sul mercato. La polpa è violacea, dentro ha sfumature anche arancione acceso. I dati di laboratorio rivelano un elevato contenuto di antociani. I pomodori YOOM sono coltivati da produttori autorizzati che utilizzano sementi provenienti da tecniche di selezione tradizionali. Abbiamo due aziende in Italia al Sud che hanno messo a dimora piccole quantità. Siamo in fase di testing: dovrebbe partire nel giro di 12 mesi. Sarà un prodotto Premium”.

Sul pomodoro Syngenta investe continuamente. Un’altra novità è il Camone, pomodoro tondo, liscio e di dimensioni medio-piccole. “È una varietà il cui successo ha fatto sì che sul mercato venisse addirittura identificata una ‘tipologia Camone’ – fa sapere Perboni –. Viene prodotto in Italia solo da produttori autorizzati. Ha caratteristiche organolettiche uniche, con bilanciamento tra acidità e componenti aromatiche. La sua particolare colorazione rosso scuro, con striature verde intenso, è il suo primo elemento distintivo. Il secondo è il brand che lo valorizza e lo rende immediatamente riconoscibile al consumatore finale, distinguendolo da prodotti apparentemente simili ma con caratteristiche organolettiche diverse e minore shelf life.”

Yoom, Syngenta

Ivorino, Bambelo, Nebula: le introduzioni varietali sono tante. “Non c’è più solo il rosso per il pomodoro: quella dei colorati è la nuova frontiera. Si va dall’avorio all’arancione, a diverse tonalità di rosso -sottolinea Bruno Busin, Product Manager Solanacee di Syngenta Italia-. In Olanda il 30% del datterino consumato è arancione: è diventato mainstream. Pensiamo che anche in Italia ci potrà essere questo trend”. Al colore diverso si unisce poi la sorpresa nel gusto, che è un plus ricercato dal consumatore. Tra i vantaggi anche la riduzione dello spreco. Si stima che con la tipologia Baby plum, blockbuster di Syngenta, si possa ridurre lo scarto nella filiera del pomodoro, dal campo alla tavola, fino a una percentuale del 25% rispetto a quello relativo a varietà convenzionali. Oggi il segmento Baby plum rappresenta più del 50% dell’offerta in store sui mercati europei, con una crescita del 15%.

IL TREND DEI PRODOTTI SENZA SEMI

Un altro trend di mercato, guidato soprattutto dall’estero, sono i prodotti senza semi. Syngenta ha sviluppato le angurie della linea Ultra firm flesh, a polpa ultra soda, entrate anche nel mercato della quarta gamma e molto apprezzate dal consumatore. Non avendo semi hanno maggiore shelf-life (il seme produce etilene) “Serve versatilità e differenziazione – afferma Perboni –, devono essere funzionali al consumo e comportare anche meno scarto”. Tra le novità, disponibili sul mercato nel 2019-2020, Destinica, una nuova linea di cavolfiore Syngenta eccezionalmente bianco che nel corso di prove in campo ha, per la prima volta, prodotto il 100% di teste commercializzabili, rispetto a rese medie del 60-65% delle attuali varietà in commercio. “Per il futuro novità in arrivo anche sui peperoni, che sarà il nostro focus sviluppo – rivela Perboni –. Prodotti da snack con gusto al centro di tutto”.

Top Seeds International  opera a livello globale attraverso società in Spagna, Italia, Israele e Messico

LE INNOVAZIONI DI TOP SEEDS INTERNATIONAL

A Fruit Logistica 2019 ha debuttato Top Seeds International, società specializzata nella ricerca e commercializzazione di innovative varietà ibride di ortaggi di alta qualità ed elevato valore nutritivo. Nata in Israele nel 2003, Top Seeds International  opera a livello globale attraverso società in Spagna, Italia, Israele e Messico. Da maggio 2017 appartiene al gruppo Mitsui&Co Ltd che intende investire nel settore sementiero, forte di un know how di innovazione maturato in diversi campi. A Berlino, dove è intervenuto Tetsu Watanabe, general manager di AgriScience Division-Mitsui & Co Ltd, ha presentato due nuovi brand. Il primo è Amai, un peperone extra sweet dal colore arancio corallo, che è una combinazione del Dulce italiano e Corno di bue. Ha pelle sottile, pochi semi e lunga shelf-life.

“Ha dolcezza esagerata, fino a 11 gradi Brix quando quello standard è tra 5 e 7. Non sembra un peperone. I carotenoidi sono spinti. Puntiamo a prodotti gusto e salute” racconta Pino Fioretti, general manager Top Seeds Italia.

Il secondo è Ikigai, un tomato brand. Una linea di ciliegini gialli (Mini On, mini-cherry) e datterini arancio (Yuka, cherry plum), che vanno ad aumentare i carotenoidi. Varietà molto eleganti nella presentazione. Anche qui è il grado Brix l’elemento caratteristico. Tanto che sembra di mangiare una prugna. Gianni Bernardotto, ceo di Top Seeds International spiega cosa richiede il mercato. “In generale nei Paesi del Nord Europa chiedono più l’acidità: nel Sud il Brix è invece un punto molto importante. Ma l’obiettivo è creare qualcosa di speciale. Poi ovviamente bisogna bilanciare con le esigenze dell’agricoltore. La nutraceutica è sempre più un aspetto importante. Per le specialità di alta gamma è diventata un punto fondamentale ”. L’aspetto della nutraceutica è ancora più evidente nella linea Tomachoc, un pomodoro dal color cioccolato: differenti varietà sotto un unico brand, con alto grado Brix, ricco in licopene e carotenoidi.

Tra le altre varietà che Top Seeds International sta introducendo c’è Eletta, un nuovo ciliegino. “Il ciliegino è nato per differenziarsi da quello a grappolo e insalataro – racconta Pino Fioretti –. È nato per il gusto. Le nuove varietà hanno abbassato il livello e il mercato del ciliegino è in calo a  vantaggio del datterino. Questo prodotto ha grado Brix più alto, come all’origine, ma con i vantaggi delle varietà nuove: consistenza e shelf-life elevate”.

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