Dall’ultima indagine Global 50 Remuneration Planning della società di consulenza Willis Towers Watson, condotta su 20 paesi europei (le economie più forti) l'Italia si colloca ai livelli più bassi della graduatoria, sia per gli entry level sia per i "middle manager". Svizzera e Irlanda in cima alla classifica

Le retribuzioni dei lavoratori italiani, a tutti i livelli, sono in linea con la media europea, ma a differenza della maggior parte della popolazione dei Paesi Ue, i nostri connazionali soffrono per un basso potere di acquisto dovuto al costo della vita. È quanto emerge dall’ultima indagine Global 50 Remuneration Planning della società di consulenza Willis Towers Watson.
Analizzando la media della retribuzione annuale lorda delle prime 20 economie europee, Middle Managers ed Entry Level italiani si posizionano al 14° posto della graduatoria, posizione che cambia se ad essere presa in considerazione è la media relativa al potere d’acquisto: i primi scendono alla posizione 17, i secondi alla quindicesima.

Gli elevati livelli di tassazione e costo della vita erodono il potere d'acquisto di uno stipendio italiano che scende così molto sotto la media della maggior parte dei Pesi europei compresi Paesi Bassi, Irlanda, Francia, Austria, e tutti i paesi scandinavi.
Il report indica che in Italia un middle manager ha una retribuzione base annua di circa 69.000 euro, che scendono a 25.500 per un entry level.
Considerando il potere di acquisto, i middle manager scendono all’ottava posizione per ricchezza relativa con una retribuzione di poco inferiore a 43.000 euro, gli entry level soffrono leggermente meno posizionandosi comunque all’ottava posto del ranking con un salario molto vicino a 23.500 euro.
"L’efficacia, in termini reali, della retribuzione è influenzata da diversi fattori -commenta Rodolfo Monni, Responsabile indagini retributive di Willis Towers Watson- quali il costo della vita e il sistema fiscale, profondamente diversi da paese a paese. Al variare di questi, varia anche l’effettiva valenza del reddito. Nei paesi come l’Italia, caratterizzata da un’imposizione fiscale di tipo progressivo, i livelli retributivi reali sono più bassi rispetto agli altri paesi all’aumentare di carriere e retribuzioni”.
La Svizzera rimane il paese con le retribuzioni più alte. I dipendenti godono di retribuzioni lorde in media più alte di tutti gli altri Paesi europei, superiore di circa 50% rispetto all’Irlanda, seconda nella classifica. Nonostante i livelli retributivi nominali si siano ridotti, le tasse più basse e il più basso costo della vita rendono gli svizzeri la popolazione con il più alto potere di acquisto.

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