Rhea Vendors Group, tra i più importanti produttori di distributori automatici, celebra i suoi 60 anni di attività con Think Together, un salotto digitale che mette in relazione mondi differenti per un obiettivo comune: riflettere sui temi che interessano il business e la collettività e ripensare insieme il futuro. Un luogo di incontro per sviluppare idee, trovare soluzioni e confrontarsi, tracciando un percorso che generi valore per il business. Un’idea elaborata dal management dell’azienda per dare continuità alla vocazione per l’innovazione, la sostenibilità sociale e la cultura d’impresa del suo fondatore Aldo Doglioni Majer e del figlio Carlo.
Stimato intellettuale e maestro del teatro d’opera, Carlo Doglioni Majer ha guidato l’azienda con una visione rivolta oltre i confini della distribuzione automatica, con progetti innovativi scaturiti dalla sua capacità di osservare e interpretare i cambiamenti sociali e culturali in atto. “Con Think Together -dichiara Andrea Pozzolini, CEO di Rhea Vendors Group- Rhea ha creato un ambiente stimolante, solo apparentemente al di fuori del nostro mondo abituale. È uno stimolo alla creatività mirata al business e alla qualità della vita delle persone.
Partecipando a questo salotto digitale avremo tutti la possibilità di arricchirci. L’obiettivo di Rhea è sviluppare una progettualità condivisa in una direzione dove ora più che mai l'unione fa la forza, anche nell'ottica di influenzare una tendenza al cambiamento che il mercato percepisce ma che ancora non ha preso forma”.
Sul sito dedicato, rheathinktogether.com sono disponibili una serie di dialoghi sui temi della sostenibilità, innovazione e cultura applicate al mondo imprenditoriale e sociale, e la partecipazione al dibattito sarà aperta a tutti tramite i canali Linkedin, Facebook e YouTube di Rhea. I dialoghi online sono stimolati da tre artisti italiani, i Thinker, scelti da Rhea per la loro vicinanza ai valori dell’azienda e che, come Rhea, ognuno nel suo settore, rappresentano l’eccellenza del Made in Italy nel mondo. Davide Livermore, regista d’opera e di prosa, ha firmato spettacoli nei più grandi teatri nazionali e internazionali da Philadelphia a Tokyo, oltre ad aver inaugurato due stagioni consecutive della Scala di Milano con Attila nel 2018 e con Tosca nel 2019. Oggi è direttore artistico del Teatro Nazionale di Genova. Davide Scabin, pluripremiato chef di Combal.Zero di Rivoli, uno dei cuochi italiani più apprezzati in Italia e all'estero per la sua creatività e sperimentazione innovativa, e che ha creato lo space food per gli astronauti nel 2013. Simona Ghizzoni esponente della fotografia moderna e attivista per i diritti delle donne. Il suo lavoro ha ricevuto diversi premi, tra cui World Press Photo, Poyi, il progetto Aftermath, Burn Magazine Emerging Photographer Grant e Sony World Photography Award.
Per questo importante anniversario, Rhea ha realizzato anche una speciale macchina per il caffè, Kairos, dal greco antico "il momento giusto o opportuno", pensata insieme a Davide Livermore. Una macchina a edizione limitata che aggiunge alla qualità del caffè, il valore del tempo, quei 32 secondi di pausa per un buon caffè (il tempo che la macchina impiega per preparare un espresso) che sono riempiti di bellezza e cultura.
La macchina dei 60 anni infatti rivoluziona le normali forme dei distributori automatici con uno schermo volutamente grande che servirà a guidare la scelta della bevanda desiderata in modalità touchless, tramite app, e che in 32 secondi coinvolgerà il consumatore in un viaggio esperienziale. “La macchina che abbiamo creato con Davide Livermore per celebrare i nostri 60 anni di storia -spiega Andrea Pozzolini- ci trasporta in un viaggio di 32 secondi nella bellezza delle immagini, nella forza dei suoni e nel piacere del gusto. Davide Livermore conosce molto bene Rhea perché è stato un grande amico di Carlo Doglioni Majer, che ci ha lasciato in eredità un insegnamento straordinario: inserire cultura e passione nella vision aziendale e nella progettazione delle nostre macchine. La macchina celebrativa firmata da Davide aggiunge la qualità del tempo alla qualità del buon caffè, regalando cultura a quel momento che ci concediamo per bere un caffè che diventa esperienza”.
“Il teatro -sottolinea Davide Livermore- ha questa capacità: è qualcosa che ci porta molto vicini ai bambini che giocano, e fare questo significa creare delle vere magie. I viaggi possono durare pochi secondi ma essere densissimi. Il tempo stesso si può sospendere o accelerare con il teatro e con l’arte. Parlando con Rhea ho immaginato che in un tempo di 32 secondi io posso preparare il miglior caffè possibile. Credo che in questo periodo storico una delle più grandi conquiste sia quella di prendere del tempo per noi stessi e di sospendere quella bulimia da fretta che ci caratterizza. Quindi ho messo insieme questi dati: la capacità immaginativa del teatro con un tempo tecnico di 32 secondi che diventeranno un tempo sospeso dedicato a noi. Un tempo in cui possiamo ritrovare il contatto con noi stessi in un viaggio multisensoriale”.