Brand activism: 84% degli italiani favorevole a riduzione Iva su assorbenti

Il dibattito sulla Tampon Tax è noto a 6 italiani su 7 e vede un'ampia maggioranza schierata a sostegno del cambiamento secondo un'indagine Essity

Monitorare le questione calde sul fronte socio-politico è ormai un must per i brand che vogliano rientrare nel trend dell'attivismo di marca, sempre meno una moda e sempre più un must per la rilevanza futura nel panorama competitivo. In questo contesto, ovvero nel più ampio contenitore della "gender equality", rientra anche il dibattito in Italia sulla Tampon Tax, ovvero l’ipotesi di riduzione al 10% o al 4% dell’Iva sugli assorbenti.

La questione, infatti, vede non solo sempre più retailer come Coop e LloydsFarmacia schierati a favore con le relative iniziative, ma sembra incontrare anche la crescente approvazione dei consumatori. Questo, almeno, quanto emerge da una ricerca Essity, azienda dell’igiene e della salute nota per brand come Tena e Nuvenia, commissionata ad AstraRicerche su un campione di circa 1000 italiani (donne e uomini tra i 15 e i 65 anni).

Il dibattito sulla Tampon Tax, infatti, è noto a 6 italiani su 7: il 53% dichiara di conoscerlo bene (63% tra le donne, 43% tra gli uomini, più tra i 15-34enni: 60%), il 32% di averlo sentito ma senza averlo approfondito, e solo il 15% non lo ha mai sentito nominare (il 19% degli uomini, il 22% dei 55-65enni).

Emerge altresì che l’85% degli italiani si dichiara a favore della riduzione dell’Iva sugli assorbenti almeno al 10%: di questi, il 72% è totalmente favorevole (78% per le donne, 64% per gli uomini, crescente con l’età dal 64% dei 15-24enni al 77% dei 55-65enni), senza rilevanti differenze per area geografica; a essere contrario è solo il 6% (con il 3% totalmente contrario).

Tra i motivi spontaneamente indicati a favore della proposta, il fatto che si tratti di beni primari/essenziali/non di lusso (secondo il 91%, con gli uomini all’85%), che tassare beni necessari al pari di quelli di lusso “è insopportabile” (secondo l’88%, con gli uomini all’82%), che limiterebbe la spesa sostenuta dalle donne (e dalle famiglie nella loro interezza), e, infine, perché la Tampon Tax è considerata una vera discriminazione nei confronti di tutte le donne (secondo il 10%). A confermare questa tendenza, anche il fatto per cui – secondo gli intervistati – altri Paesi europei hanno già attuato riduzioni simili, mentre l’Italia no.

Secondo l’83% degli intervistati la riduzione dell’Iva sugli assorbenti femminili è considerata una questione di giustizia e di civiltà, utile a rendere l’Italia un paese più moderno e civile (secondo l’81%). E’ forte, infatti, la richiesta di detassazione che includa non solo gli assorbenti compostabili e biodegradabili, ma tutti i prodotti igienici femminili (secondo l’80%).

Infine, tutte le iniziative di contrasto alla Tampon Tax risultano apprezzate e ritenute utili dalla maggioranza degli intervistati:

  • Fornitura gratuita di assorbenti nelle scuole e nelle università (52%);
  • Fornitura gratuita alle donne in stato di difficoltà economica (50%);
  • Enti pubblici che ‘pagano’ l’Iva degli assorbenti venduti in farmacia (46%), (come è capitato recentemente nelle farmacie comunali di alcune città, a partire da Firenze, ma anche in Emilia Romagna, Lombardia e Campania).

In questo scenario si inserisce anche l’iniziativa del brand Nuvenia “L’Iva la assorbiamo noi”, valida dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021. Nei supermercati, farmacie, parafarmacie e negozi specializzati, le donne che acquisteranno assorbenti Nuvenia potranno richiedere il rimborso dell’Iva per ogni prodotto acquistato. Regolamento e dettagli su www.livalassorbiamonoi.it

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