Rilevazione prezzi – Carni alternative [07 2008]

Indagine comparativa di categoria su piazza: 15 tipologie, 110 prezzi

I prezzi delle carni alternative a quelle bovine presentano dopo un anno una prevalenza di aumenti contenuti. Su 110 prezzi rilevati, infatti, 56 sono in aumento (51%), 43 in ribasso (39%) e 11 sono rimasti invariati (10%). La rilevazione è stata effettuata nei medesimi punti di vendita dello scorso anno in modo da ricostruire una situazione confrontabile.
La situazione non è però la stessa per i 4 tipi di carni (pollo, tacchino, coniglio, suino) di cui sono stati presi in considerazione 15 prodotti. Il pollo presenta una sostanziale parità tra aumenti e ribassi; il tacchino ribassa per i due terzi del campione; al contrario si sono registrati movimenti sui prezzi del coniglio, dove gli aumenti sono il 62%, e il suino con il 55% ma con un significativo 19% di prezzi rimasti invariati.

Differenze per insegna
A livello di insegne la situazione appare alquanto diversa: la prevalenza di aumenti è infatti netta da Carrefour, Ipercoop, Esselunga, Gs; è maggioritaria ma di poco da Auchan. Al contrario si capovolge da Iper, Pam e soprattutto Sma, dove a prevalere sono i ribassi di prezzo. Occorre ricordare che anche queste carni, come tutti i prodotti freschi, possono non essere le stesse presso tutti i punti di vendita, pur con le medesime denominazioni, dato che non sempre le caratteristiche qualitative sono dovunque le medesime. Conseguentemente i raffronti sono effettuati cercando di parificare i parametri merceologici (tipo, qualità, ecc.). Di tutti i prodotti si è comunque rilevato il prezzo più basso riferito alle varie denominazioni, talvolta presenti anche sfuse nal banco assistito. Sono inoltre compresi i prezzi promozionali ma non per le confezioni di dimensioni molto grosse.

Allegati

07_08-Rilevazione-Carni-alternative

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