Riqualificazione energetica: il superbonus al 110% rilancia il mercato

Secondo stime Gabetti, il raddoppio degli investimenti in riqualificazione energetica fino a 7 miliardi di euro, porterebbe il totale investimenti a oltre 57 miliardi nel 2020, e fino a 67 miliardi nel 2021  

Tra i provvedimenti appena varati, il nuovo Decreto Rilancio prevede l’innalzamento delle detrazioni dell’Ecobonus e del Sismabonus al 110% a partire dal primo luglio 2020, aprendo così opportunità di rilancio per il settore immobiliare nel dopo emergenza Covid. La misura è in linea con quanto auspicato da Gruppo Gabetti che, insieme alla Community Home Together, è stato promotore in aprile di una “Lettera aperta” al Governo proprio per chiedere misure in grado di implementare l’efficacia dei sistemi di incentivi Ecobonus e Sisma Bonus, aumentando anche la percentuale di cessione del credito d’imposta.

Grazie al Decreto Rilancio e al Superbonus al 110% sarà possibile intervenire sulle nostre città con un potenziale economico senza precedenti e avviare un vero progetto Paese di riqualificazione urbana ed edilizia –commenta Roberto Busso, amministratore delegato di Gabetti Property Solutions. Prevediamo una massiccia adesione all’incentivo, anche perché è stata introdotta la possibilità per chi riqualifica di cedere immediatamente in fattura il 110% dell’importo lavori senza alcun esborso o anticipo di denaro. Già quest’anno, come evidenzia il nostro Ufficio Studi, anche solo ipotizzando un raddoppio degli investimenti in riqualificazione energetica fino a 7 miliardi di euro, si potrebbero compensare gli effetti del lockdown, incrementando addirittura il volume degli investimenti complessivi in rinnovo edilizio: dai 52 miliardi di euro realizzati nel 2019 a oltre 57 miliardi. I risultati potrebbero essere ancora più significativi nel 2021, arrivando a oltre 67 miliardi di investimenti complessivi”.

In Italiail mercato potenziale per le riqualificazioni riguarda, secondo l’Ufficio Studi Gabetti, circa 2 milioni di edifici (su un totale di 12 milioni), che sono in uno stato conservativo pessimo o mediocre. Inoltre gli edifici residenziali in classe energetica G sono circa 9-11 milioni, su uno stock complessivo di circa 12 milioni (rappresentano quindi il 75%). Si tratta di 6.911.180 edifici costruiti prima degli anni ’70, a cui vanno aggiunti tra i 2 e i 4 milioni di edifici realizzati successivamente.

 Elevato anche l’impatto sull’efficienza energeticanel 2020 potrebbero raddoppiare le domande di incentivi del 2019 (348.649 secondo Cresme) e si prevede lo stesso trend per il 2021.

Aree di intervento delle riqualificazioni

Tra gli interventi richiesti, in prima linea le sostituzioni di serramenti (40% delle domande in media), seguiti dalla climatizzazione invernale (27%) e dalle schermature solari. Gli investimenti in efficientamento energetico quest’anno potrebbero di conseguenza vedere un raddoppio, superando i 7 miliardi di euro fino a oltre 15 miliardi nel 2021 (fonte Ufficio Studi Gabetti).

 Il Superbonus inciderà in modo significativo anche sul fronte dei consumi. Se nel 2018 e nel 2019 gli interventi eseguiti hanno determinato un risparmio di circa 1.200 GWh/anno (fonte Enea), nel 2020 questo dato potrebbe più che raddoppiare. Previsti miglioramenti anche sul fronte della prestazione energetica dei condomini: l’Ufficio Studi insieme a Gabetti Lab ha stimato, sulla base dei lavori effettuati, un salto di classe medio di circa 3 livelli e un abbattimento medio del fabbisogno energetico che potrebbe raggiungere il 42%.

 

Positivo anche l’impatto occupazionale: nel 2019, secondo Cresme, l’effetto sull’occupazione degli interventi realizzati con incentivi fiscali è stato di 432.358 lavoratori occupati (288.239 diretti, 144.199 indotto).  

Nella previsione che gli investimenti in riqualificazione raddoppino, l’Ufficio Studi Gabetti ha stimato che nel 2020 il numero degli occupati potrebbe essere analogo a quello del 2019, nonostante il lockdown, grazie alla forte ripresa del terzo e del quarto trimestre e nel 2021 potrebbe addirittura superare le 600 mila unità.

 

“Da settembre 2018 Gabetti Lab ha acquisito 108 progetti di riqualificazione e ristrutturazione con cessione Ecobonus per un controvalore di 91 milioni di euro -aggiunge Busso-. La nostra società vale circa il 20% della quota di mercato della riqualificazione in ambito condomini. Prevediamo che tale quota potrebbe più che raddoppiare quest’anno e, se si confermasse un raddoppio degli interventi incentivati, anche triplicare”. 

Da oltre due anni Gabetti Lab lavora in partnership con Enel X e Tep Snam e le principali aziende di produzione, posa e installazione come Sto, Finstral, Dierre, Isolmant ed Eurotherm. Garantisce ai privati e condomini il controllo qualità di tutta la filiera, poiché gestisce direttamente la Rete di 300 tra progettisti e imprese edili e di installazione affiliate a Gabetti TEC. Conta anche 7 mila condomini gestiti, pari a 135 mila famiglie, e con Gabetti Condominio riunisce 90 amministratori.

 

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