Roncadin: a 72 ore dall’incendio l’azienda è ripartita

A soli tre giorni dallo scoppio dell’incendio in azienda, dall’alba di stamattina gli operai della Roncadin, la fabbrica di Meduno (Pordenone) che dal 1992 produce pizza italiana di qualità per la grande distribuzione nazionale ed internazionale, stanno effettuando le prove tecniche di produzione. Se tutto andrà bene, da domani la produzione sarà di 237mila pizze al giorno, per incrementare progressivamente il volume e andare a regime con la capacità settimanale che c’era prima dell’incendio, pari a oltre due milioni di prodotti.

"Intanto partiranno i lavori per la realizzazione di un’altra linea, così da tornare nel giro di 6 mesi ai turni di lavoro abituali - spiega  l'amministratore delegato Dario Roncadin.
Le prove tecniche di produzione sono partite oggi alle 5 con la realizzazione dell’impasto della base delle pizze, che è stato poi messo a lievitare in una cella a temperatura controllata per cinque ore. Poco prima di mezzogiorno l’impasto verrà messo sulla linea per i vari test.

"È un piccolo miracolo per cui devo ringraziare tutti: dipendenti, fornitori, istituzioni, forze di sicurezza e dell’ordine. Risorgere subito è stato il mio primo pensiero. E anche se dobbiamo ancora essere sicuri di farcela davvero, sono commosso e soddisfatto", ha affermato Edoardo Roncadin, fondatore e presidente della società.

72 ore fa, per cause accidentali ancora non identificate dagli inquirenti, alla Roncadin è scoppiato un incendio che ha devastato la parte dello stabilimento che ospitava le 4 linee entrate in funzione negli ultimi dieci anni, ma che non ha neppure sfiorato le due linee installate più di recente (l’ultima delle quali inaugurata all’inizio di settembre 2017), che sono decisamente più performanti e collocate in una zona separata e indipendente.

"La parte nuova si è salvata perché tutti i protocolli di sicurezza e le barriere antincendio hanno funzionato a dovere e questo ci ha permesso, lavorando di buona lena mentre ancora si stavano spegnendo gli ultimi focolai, di recuperare il salvabile, riallestire la catena produttiva e ripartire a 72 ore dal rogo", ha spiegato Dario Roncadin.

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