Ruffino lavora sull’autoconsapevolezza

Sostenibilità, restituzione e bere responsabile sono i pilastri della corporate social responsability dell'azienda vitivinicola, che ha presentato il suo primo Bilancio di Sostenibilità

Ruffino, storica azienda vitivinicola toscana, ha presentato a Milano il suo primo Bilancio di Sostenibilità.  È stato redatto con il supporto tecnico metodologico di DNV-GL e secondo le linee guida del GRI (Global Reporting Initiative). Il Bilancio di Sostenibilità intende rendere conto con piena trasparenza dell’impatto delle sue attività nel contesto ambientale e sociale in cui opera l’azienda. Negli ultimi anni Ruffino ha sentito sempre più forte il bisogno di misurarsi su una responsabilità più elevata. Ha quindi avviato un proprio percorso di sviluppo di progetti sui temi della responsabilità sociale d’impresa.

I diversi capitoli

Per questo primo Bilancio sono stati individuati ed analizzati in particolare alcuni temi.  Ciascuno oggetto di un diverso capitolo, con una particolare attenzione ai tre pilasti della CSR aziendale. Si sviluppa su tre segmenti: la sostenibilità, il bere responsabile e la restituzione (giving back) attraverso iniziative sul territorio.

“Questo primo Bilancio -dice Sandro Sartor, amministratore delegato di Ruffino-, nasce dall’esigenza di raccontarsi internamente e presentarsi al mondo esterno. È un esercizio importante quanto prezioso di autoconsapevolezza. Lo abbiamo scritto pensando che chi avrà accesso alle informazioni e ai dati rendicontati, i nostri dipendenti e collaboratori così come gli stakeholder esterni. Potrà vedere soddisfatte le proprie aspettative di conoscenza. Si avrà miglior comprensione della realtà Ruffino, per consolidare dunque in futuro il rapporto di fiducia con la nostra azienda”.

La completezza

“L’elemento che mi rende più orgoglioso di questo primo Bilancio di Sostenibilità -prosegue Sartor- è la sua completezza. Abbiamo dato spazio anche alla componente sociale e a quella del consumo consapevole. Quest’ultima in particolare è molto importante per un’azienda che produce vini. Il consumo non responsabile, non consapevole rischia di ritorcersi contro di noi, per questo dobbiamo essere molto attenti a questo problema”.

Il perimetro del Bilancio di Sostenibilità riguarda tutte le attività di CSR del Gruppo, inteso come unione delle due Società Ruffino Srl e Tenute Ruffino Srl, controllata al 100% da Ruffino Srl

Il periodo temporale di riferimento per la rendicontazione è quello dell’anno fiscale 2018 (FY). Decorre dal 1° marzo 2017 al 28 Febbraio 2018. La rendicontazione sarà da ora in poi annuale. Oggi Ruffino, da sette anni parte di Constellation Brands, conta circa 600 ettari di vigneto. Vanta un trend di crescita costante, che l’ha vista in soli cinque anni raddoppiare il fatturato. Ha superato il traguardo dei 100 milioni di euro, e distribuisce i propri prodotti in 85 mercati nel mondo.

L’impegno aziendale

L’azienda ha adottato un “Manuale di buone pratiche agricole” per la corretta implementazione di tutte le fasi della gestione vitivinicola in ottica ecosostenibile. Si parte dalla preparazione del terreno per un nuovo impianto. Si prosegue lungo tutto il percorso di vita del vigneto. Il manuale illustra l’utilizzo di tecniche agronomiche mirate al rispetto dell’ambiente. Mostra le pratiche di riduzione dell’utilizzo dei prodotti chimici. Sottolinea le modalità di incremento della fertilità naturale dei suoli, le tecniche di concimazione organica, le modalità di utilizzo del sovescio, di riduzione del dilavamento ed erosione superficiale, di riduzione del compattamento dei suoli.

Viticoltura di precisione

Il manuale è uno strumento dinamico, sottoposto a costante revisione. Introduce pratiche che nel tempo si rivelano idonee a migliorare la riduzione dell’impatto sull’ambiente della coltivazione della vite. Nella tenuta di Poggio Casciano (Fi) è stata adottata una macchina irroratrice a recupero per la distribuzione dei fitofarmaci. È in grado di ridurre la dispersione di sostanze chimiche nell’ambiente. Sette anni fa è partito il progetto di viticoltura di precisione da una mappatura aerea dei vigneti del Chianti Classico. In quel caso la finalità era quella di caratterizzare al meglio la variabilità dei vigneti. Questa conta di vigore,  produzione e  qualità delle uve.

L’azienda redige un “water footprint”(impronta idrica): una reportistica sui consumi idrici in ingresso ed inuscita, attraverso la quale riesce a tenere sotto controllo la disponibilità di acqua e a monitorare i parametri di scarico

Quantità e qualità

Elabora poi un metodo di gestione sito-specifico del vigneto, volto ad individuare ed aumentare quantità e qualità delle uve destinate a produrre il vino Riserva Ducale Oro Gran Selezione. Il lavoro di Ruffino si è concentrato su potature, selezione dei germogli, dei grappoli e utilizzo di macchine con tecnologia a rateo variabile per la concimazione e la defogliazione. Infine, la vendemmia: lo studio della maturazione delle uve e del vigore del vigneto ha permesso di creare mappe di qualità delle uve.

Efficientamento Energetico

Al corretto utilizzo dell’energia Ruffino dedica un’attenzione particolare. Sono stati effettuati audit per i siti di Pontassieve (Fi) e de La Solatia, al fine di analizzare in dettaglio i consumi energetici. Dai dati generali di consumo risulta che il 35% del dispiego è stato attuato attraverso l’impiego di energie acquistate da fonti rinnovabili.  Sul tema delicato del controllo delle emissioni in aria Ruffino attualmente effettua il monitoraggio della propria impronta carbonica. Sono misurati i consumi di gas, energia elettrica, macchine agricole, impianti di raffreddamento, trasporti di uve e vino. Grazie a questa reportistica è possibile identificare i punti critici e gli interventi più utili per ridurre il proprio impatto sull’ambiente e le emissioni di CO2.

Risorse idriche

Ruffino ha investito in modo speciale sulla gestione delle acque di scarico. È stato realizzato nel sito di Pontassieve un impianto di depurazione per mezzo del quale, vengono intercettate le sostanze chimiche residue nelle acque reflue di processo. In aggiunta, è stata implementata la fitodepurazione nella tenuta La Solatia e nella tenuta Greppone Mazzi. Questa tecnologia permette di trattare in modo naturale le acque di scarico delle cantine grazie all’uso delle piante palustri e del filtraggio naturale dell’acqua a mezzo di sabbia e ghiaia. Le acque depurate, a seguito di analisi specifiche, possono essere immesse in ambiente e/o utilizzate per irrigazione e lavaggi. Il Gruppo Ruffino ha destinato al riciclo oltre 85% dei rifiuti prodotti.

Collaborazione con le Università

In collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Milano, Ruffino ha avviato lo sviluppo ed applicazione delle tecniche dell’agricoltura di precisione. Implementate prima presso le tenute di Gretole e Santedame, e, recentemente, alla tenuta La Solatia. Presso l’Università di Firenze ha avviato con il Dipartimento di Produzione Alimentare e Scienze Ambientali una sperimentazione di prodotti naturali per la protezione delle viti contro la malattia dell’esca. Infine, con Il dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali di Milano e Vivai cooperativi di Rauscedo è stata intrapresa la valutazione in pieno campo di nuovi portinnesti. E di nuove varietà da incrocio resistenti alle malattie, allo scopo di individuare la loro adattabilità all’ambiente.

Giving Back

La propensione al “restituire” costituisce un tema importante per Ruffino. Sono numerose le iniziative in questo ambito.  Dynamo Camp è il primo Camp di Terapia Ricreativa in Italia che accoglie per periodi di vacanza e svago bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, affetti da patologie gravi e croniche. L’impegno di Ruffino a sostegno del Camp è dedicato alla cura del verde e dei giardini dell’oasi. Ruffino ha inoltre incentivato il personale interno ad aderire ad iniziative di sostegno a Dynamo, attraverso la possibilità di recarsi al Camp per svolgere attività di volontariato. Concessi ore di permessi retribuiti per la metà del tempo dedicato a questo.

Ogni anno una nuova iniziativa prende corpo, l’ultima iniziativa ha permesso di acquistare, grazie ai fondi raccolti, un ecografo ginecologico pediatrico

Employee Match Day è un appuntamento annuale di Constellation Brands (la società che controlla Ruffino). Tutti i dipendenti del Gruppo, compresi quelli di Ruffino, donano una somma a loro discrezione ad una onlus individuata. L’azienda, conferendo a sua volta un importo pari a quello del dipendente, raddoppia di fatto l’ammontare della donazione. La campagna Nutriamo i Vicini è un appuntamento periodico che permette di raccogliere prodotti alimentari e non deperibili da destinare ad Associazioni che le erogheranno e distribuiranno alla comunità.

Consumo Responsabile

Ruffino promuove diverse attività volte alla responsabilizzazione e formazione ad un consumo responsabile delle bevande alcoliche. Aderische ad iniziative con soggetti pubblici, o muovendosi in autonomia. Imparare a conoscere e degustare il vino aiuta anche a promuovere l’educazione ad un consumo consapevole e responsabile.
“Conoscere l’Alcol” è un’iniziativa in cui negli ultimi tre anni Ruffino, in collaborazione con altre grandi realtà del settore, spiega ed approfondisce l’adozione di stili di consumo responsabile e consapevole di alcol.

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