Sale cinematografiche alla ricerca di acquirenti

URBANISTICA, REAL ESTATE & CCI – In Italia gli immobili che ospitano cinema anche storici sono fra i più adatti per nuovi progetti immobiliari (da MARKUP 223)

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Dopo le aree che hanno ospitato i grandi stabilimenti dell'industria italiana, le sale cinematografiche sono state fra i primi esempi di immobili divenuti oggetto di acquisizione per essere rivitalizzati con destinazioni in prevalenza commerciali. La loro posizione urbana, spesso nel cuore delle città o in quartieri ad alto traffico veicolare e pedonale, e l'elevata cubatura, rende questi immobili particolarmente adatti all'apertura di megastore multimediali, boutique multipiano, grandi magazzini, supermercati. La tendenza comincia ad affermarsi a cavallo tra anni Ottanta e Novanta, alimentata dal calo di spettatori e dal contemporaneo sviluppo in Italia di catene straniere. Si potrebbero citare decine di casi.

Dai cine ai megastore
Ci limitiamo a pochi esempi. Alcuni dei più grandi negozi la Feltrinelli hanno aperto proprio al posto di cinema e teatri: basta ricordare Feltrinelli in piazza Wagner a Milano. Sempre a Milano, ricordiamo il cinema Astra che ha lasciato spazio a Zara, e il cinema Diana, oggi Hotel Diana Majestic in viale Piave. La riconversione degli ex cinema è una tendenza nazionale. Lasciando la Madonnina e andando a Genova, in via XX Settembre, possiamo citare, tra i casi più recenti, il concept store Giglio Bagnara, aperto al posto del cinema Lux: 1.300 mq su tre livelli, specializzati in moda donna. L'investimento (4 milioni di euro), non è solo commerciale, ma comporta la conservazione di alcuni elementi storici del locale.

Da storico cinema a shopping centre
Beni Stabili, proprietaria dell'immobile nella centralissima Galleria di Corso Vittorio Emanuele, ha investito 20 milioni di euro nel rifacimento interno ed esterno dello storico cinema milanese (fu inaugurato nel 1928), riconvertito in esclusivo shopping centre (l'investimento complessivo ammonta a circa 80 milioni di euro) a due passi dal Duomo. Progettato dall'atelier Jean Nouvel, il nuovo edificio sviluppa una superficie di pavimento di 7.000 mq diversi negozi di marche internazionali. A Milano è seguito l'Excelsior di Verona.

Eataly un habitué di cinema e teatri
A proposito di immobili legati alla storia e alla vita di una città o di un quartiere, non può mancare il riferimento a Eataly, il concept legato alle tradizioni e alle specialità dell'italian food, che Oscar Farinetti ha portato anche all'estero, con aperture a Tokyo e New York.
Dopo i primi due Eataly aperti nell'ex stabilimento Carpano a Torino, e nell'ex cinema a luci rosse Ambasciatori a Bologna (all'interno dello stesso immobile che ospita la libreria coop), Farinetti ha aperto nel terminal aeroportuale di Roma Ostiense, e sta per inaugurarne un altro all'interno dell'ex teatro Smeraldo a Milano, che diventerà un polo specializzato nella ristorazione di qualità con integrazioni in tema di esperienza e didattica alimentare.

Allegati

223_Cci-Cinema_invendita

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