Al Salone dei Pagamenti in evidenza l’open innovation

Giunto alla terza edizione e diventato punto di riferimento per interi settori economici, il Salone dei Pagamenti ha fotografato un mercato dinamico e innovativo. Il punto della situazione

Il settore dei pagamenti digitali è cardine della trasformazione digitale perché coinvolge importanti ambiti. Il cittadino-consumatore è nella scia di nuove tecnologie e modalità non solo nei pagamenti, ma nelle relazioni con tutti i soggetti interagenti.
Per questo motivo il Salone dei Pagamenti - fiera convegno che si è svolta al MiCo di Milano da 7 al 9 novembre - è diventato snodo nevralgico dove si incontrano idee, proposte, progetti funzionanti e innovazioni. Promosso da Abi, Associazione Bancaria Italiana, e organizzato da Abi Servizi, in collaborazione con Feduf-Fondazione per l'educazione finanziaria e al risparmio, Consorzio CBI, Consorzio ABI Lab, sotto il patrocinio dell'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) e del Comune di Milano, la terza edizione, con oltre 60 sessioni di dibattito, 30 workshop, 300 relatori e 100 partner coinvolti, ha visto la partecipazione di oltre 10 mila persone.

Le novità di questa edizione
Molte le novità presentate, anche di tipo “politico”. Per esempio la decisione di Bancomat Spa di tagliare i costi delle operazioni di transazione fino a 15 euro effettuate con Bancomat Pay (a partire dal 2019). La scena è stata condivisa da alcuni temi forti. Tra questi senza dubbio la tecnologia blockchain, tanto interessante, quanto da approfondire, soprattutto nelle potenzialità concrete. Un altro tema importante su cui si è dibattuto è il consuntivo di primo anno del bonifico istantaneo, un’innovazione già assimilata dal sistema a cui si è aggiunta la presentazione da parte di Mastercard e Intesa Sanpaolo della prima carta biometrica contactless in Europa. E ancora la presentazione del nuovo piano industriale di Bancomat. Ampio spazio è stato concesso alle startup con “Fintech goes to Italy”, un percorso per le fintech che, durante il Salone dei Pagamenti, hanno potuto usufruire di uno spazio in cui esporre le Pitch Session per presentare le proprie soluzioni e tecnologie.

Antonio Patuelli, presidente ABI

I commenti
Un risultato importante anche in termini di dimostrazione di quanto l’ecosistema italiano sappia innovare ed esportare buone pratiche come ha sottolineato da Antonio Patuelli, presidente dell’Abi che ha dichiarato: “Un clima psicologico che ha una consapevolezza, quella di un’Italia e di un mondo bancario, finanziario, parabancario, competitivo, connesso, non recalcitrante, ma collegato a questo mondo globalizzato in cui bisogna essere qualitativamente e quantitativamente efficiente. Ci sono società che stanno diffondendo le loro capacità in tanti Paesi d’Europa e non solo. Gli italiani hanno fantasia, capacità di innovazione, iniziativa e anche sensibilità umane. Bisogna avere un dialogo costruttivo in Europa e nel mondo perché le capacità italiane abbiano la possibilità di espandersi e di realizzarsi”. In particolare è il paradigma dell’open innovation, anche sospinto dall’evoluzione normativa, che ha dato ampia dimostrazione delle potenzialità del settore come ha rilevato Maria Teresa Ruzzi, Responsabile di ABIEventi: "Il segreto del successo del Salone sta nell'essere diventato una piattaforma di Open Innovation. Il Salone è diventato il momento in cui tutti gli operatori dell'industria possono essere protagonisti, valorizzare le proprie innovazioni, sviluppare il dialogo ed entrare in contatto con target diversi”. “Come le piattaforme di Open Innovation”, continua Maria Teresa Ruzzi, “abbiamo coinvolto tanti organizzatori - del mondo bancario e di mondi limitrofi - che hanno comunicato i contenuti a tutti i rispettivi network. Così siamo stati più pervasivi e capillari”. Altro elemento da sottolineare è la valenza internazionale come dichiarato da Rita Camporeale, Responsabile dell’Ufficio Sistemi e Servizi di Pagamento dell’ABI: “Il Salone ha l’ambizione di continuare a essere un punto centrale per mostrare dove siamo e dove stiamo andando nel settore dei pagamenti, e che le banche sono all’avanguardia in molti campi. Al Salone abbiamo avuto una maggiore presenza di visitatori e di aziende straniere, tra cui tante start-up. Si sta insomma rafforzando la presenza del Salone e l’attrattività di questa iniziativa a livello internazionale. Questo può rafforzare l’immagine delle banche italiane nel contesto europeo e anche mostrare le nostre eccellenze nei settori innovativi e delle attività che riusciamo a fare in maniera cooperativo, come la piattaforma Cbi Globe per esempio. Il Salone è un luogo in cui si dimostra che la realtà italiana è molto positiva”. Una crescita di numeri e interesse che garantisce le edizioni a venire. Appuntamento all’anno prossimo dunque, con il Salone dei Pagamenti 2019 che si svolgerà il 6, 7 e 8 novembre al MiCo, Milano Congressi.

Per saperne di più i link al sito di Bancaforte.

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