Salute, ambiente e spesa: 6 nuovi profili di consumatore in Italia

Ogni cluster individuato dal Tetra Pak Index 2019 ha un approccio diverso nei confronti dei nuovi temi "caldi" e richiede quindi strategie ad hoc

Attenzione all’ambiente e alla salute sono due aree sempre più convergenti all'interno del mondo dei consumi, un trend che crea nuove sfide ed opportunità per i brand del largo consumo, in particolare del settore alimentare e delle bevande. Questo quanto rilevato dallo studio globale condotto da Tetra Pack insieme ad Ipsos.

Non a caso, quasi il 60% dei consumatori ritiene che la propria salute e il proprio benessere siano fortemente condizionati dai problemi ambientali. Il 67% dei consumatori concorda inoltre che i problemi di salute mentale siano altrettanto rilevanti che quelli fisici e considera lo stress l’aspetto più preoccupante dal punto di vista personale.

In questo contesto, il Tetra Pak Index 2019 ha individuato 6 nuovi gruppi di consumatori, ciascuno dei quali ha un approccio diverso nei confronti della salute e dell’ambiente. Ogni gruppo rappresenta un'opportunità mirata per i marchi che sposano la convergenza di questi temi.

  1. Ambasciatori attivi: mostrano elevato impegno nei confronti di tutti gli aspetti relativi alla salute e all’ambiente, disposti all’azione, a sfidare i limiti e a influenzare gli altri. Si rivolgono a fonti autorevoli come scienziati e accademici, nonché le Ong, per crearsi un’opinione in merito alla questione ambientale.
  2. Amici del pianeta: disposti ad agire per l’ambiente con un importante impegno per la maggior parte degli aspetti relativi alla salute, ma meno inclini a superare i limiti. Impegnati e disposti all’azione a favore dell’ambiente. Molto impegnati rispetto alla maggior parte degli aspetti riguardanti la salute, in particolare per quanto riguarda il benessere mentale.
  3. Attenti alla salute: consapevoli e impegnati nei confronti dell’ambiente, ma dando la priorità alla salute piuttosto che al pianeta. Disposti a pagare di più e a sacrificare la convenienza per avere prodotti sani. Si informano molto sui social media e da altre fonti online.
  4. Follower: abbastanza impegnati nei confronti della salute e delle questioni ambientali da sentirsi in colpa per entrambi gli aspetti, ma non inclini a cambiare il proprio comportamento o a sperimentare cose nuove. Una nutrita schiera di persone desidera saperne di più, essere convinta e stimolata ad agire. Guarda la tv e ascolta la radio più della media.
  5. Indolenti: nessun interesse nei confronti della totalità degli aspetti riguardanti la salute e l’ambiente. Scettici nei confronti della tecnologia e dei cambiamenti. Il loro interesse si limita alle proprie cerchie personali e reali, in particolare alla famiglia e agli amici.
  6. Scettici: Informati rispetto alle questioni ambientali, ma inclini a respingerle come “false notizie”; hanno un approccio “tradizionale” rispetto a cibo e salute. Uno Scettico su cinque sostiene di non procurarsi informazioni riguardanti l’ambiente mediante alcun canale mediatico.

Una prospettiva allargata oltre l'Italia
Sebbene la convergenza tra interesse per la salute personale e per la salute del pianeta sia generalmente in aumento a livello globale, il livello di maturità varia da Paese a Paese.
In Brasile, i consumatori sono maggiormente interessati a prodotti naturali e dal marchio eco-bio, che si contraddistinguono per i benefici per la salute, la bellezza e la sostenibilità. L’ambiente gioca un ruolo di rilievo nella cultura brasiliana, a causa dell’ampiezza e della biodiversità della natura nel Paese. Per quanto riguarda il Regno Unito, sono soprattutto i consumatori più giovani a collegare cibo, salute e ambiente, e molti di loro cercano di sperimentare diete diverse: flexitariana, vegetariana e vegana. Di conseguenza, qui troviamo molti "Amici del Pianeta" (+14%). La Cina segnala l’inquinamento atmosferico come la preoccupazione numero uno per i consumatori per quanto riguarda sia la salute che l’ambiente (50% e 70%). Pertanto qui si ha un alto indice di consumatori "Attenti alla salute" (+14%).

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