Sanofi: scienza, imprese e startup per parlare della salute che verrà

Un blog multifirma, per orientare le persone nel mondo dell’health di oggi e domani e invitare alla prevenzione, soprattutto dopo il Coronavirus

Raccontare il futuro della salute, promuovere la cultura medico-scientifica e, in particolare dopo l’emergenza Coronavirus, evidenziare l’importanza di prevenzione, programmazione e collaborazione. Con queste premesse nasce “Life, la salute che verrà”, il nuovo impegno di Sanofi Pasteur, divisione Vaccini di Sanofi. Si tratta di un progetto di brand journalism, una bussola per orientarsi nella salute odierna e futura, un viaggio nell’innovazione tecnologica al servizio della salute. Nel nuovo blog multifirma, navigabile su Life.startupitalia.eu, sono presenti approfondimenti con autorevoli firme, interviste e dirette social, per raccontare come cambia il mondo dell’healthcare e dare voce agli esperti come guida in un momento in cui l’attenzione sul mondo scientifico è alta, ma le informazioni rischiano di essere eccessive e caotiche.

Tra le storie raccontate in “Life, la salute che verrà”, c’è quella di Cristian Fracassi che, in piena emergenza Covid-19, ha trasformato le maschere per lo snorkeling in respiratori per le terapie intensive. E Guido Magrin che ha creato un’intelligenza artificiale per la gestione e la cura nelle residenze per anziani. O Alessandra Farris che ha brevettato un dispositivo hi-tech per migliorare la vita delle persone sorde. E Mariangela Pepe che ha ideato un avatar per ottimizzare i servizi ospedalieri.
“Viviamo un tempo nuovo che ci costringe a ripensare quotidianità e relazioni - sottolinea Mario Merlo, general manager di Sanofi Pasteur Italia - Un tempo che vede la salute e la prevenzione come priorità. Un tempo in cui abbiamo bisogno di bussole per orientarci, risposte contemporanee, visionarie, programmatiche”.

Sanofi Italia, una delle principali aziende farmaceutiche del Paese, conta 2.400 tra dipendenti e collaboratori e quattro stabilimenti produttivi. Opera in diverse aree terapeutiche, fra cui il settore dei vaccini e dell’automedicazione.
Nel mondo, la multinazionale è presente in 100 Paesi, impiegando oltre 100.000 persone.

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