Sanremo visto dai brand, tra campagne, meme e social

Il festival numero uno in Italia è sempre una grande occasione di engagement per le marche, che arrivano a dare vita anche a spin-off creativi

Perché Sanremo è Sanremo. Il Festival della canzone italiana, in pieno stile Gattopardo, è riuscito a rimanere un riferimento nazional-popolare assoluto nel corso dei decenni, cambiando di volta in volta quanto basta per non diventare progressista, ma abbastanza da continuare a coinvolgere le nuove generazioni. Un po' come è riuscito a fare Gianni Morandi, che quest'anno nel periodo ante Festival è stato il cantante in gara più chiacchierato sui social (dati Sensemakers).

Anche per l'edizione 2022 basta osservare il buzz in rete e sui social dopo la prima serata per capire quanto Sanremo si riconfermi occasione di intrattenimento collettivo, ma soprattutto momento di confronto e costume all'insegna della cultura pop. Ogni anno l'evento ci restituisce in un certo modo lo specchio della società o di una buona parte di essa, ancor più da quando fenomeni con il live twitting rendono la fruizione condivisa, abilitando la reazione pubblica di intere tribù e gruppi, come quello degli Zeta. Non si tratta più, infatti, di una massa di spettatori passivi, ovvero di intere famiglie sintonizzate sulla Rai come riferimento di autorevolezza, ma di una società che si auto-osserva con ironia, consapevole di vivere un momento di approvata superficialità e dai connotati stereotipanti (in gergo: "trash", "cringe"...).

A ulteriore conferma di quanto sopra basti menzionare uno degli ugc più creativi e popolari di quest'anno legati al Festival, ovvero la creazione di una mini guida per stranieri su cosa Sanremo rappresenti per l'Italia (tweet sotto). Un esempio di contenuto efficace, capace di sposare humor e riferimenti pop condivisi, che avrebbe potuto essere firmato da un brand.

E parlando, appunto, di brand: quali sono le iniziative di engagement o promozionali attivate dalle aziende per Sanremo 2022? C'è chi sceglie la classica sponsorizzazione, chi investe negli slot pubblicitari (come Conad per la campagna “Bassi & Fissi”) chi si trasforma in commentatore in diretta "umanizzando" la marca, chi investe in una più ampia campagna e chi dà vita, proprio come si fa per le serie tv più popolari, quasi a dei format spin-off dell'evento principale.

Un caso interessante di spin-off è quello del Fantasanremo organizzato da Sky, un gioco consistente nell’organizzare e gestire squadre virtuali formate dagli artisti in gara. Il riferimento al fantacalcio, ma anche l'idea di una competizione parallela, non poteva che decretarne il successo. C'è poi il classico “Fuori Sanremo Reward” di Radio Italia, che vede nomi come Ethos Profumerie in veste di official partner.

Vecchio Amaro del Capo, invece, in occasione del Festival di Sanremo lancia il suo nuovo spot: un video che si avvicina a quelli musicali con arrangiamento in stile glam rock della canzone "Spettacolare Ghiacciato", nuova colonna sonora del brand. La pianificazione crossmediale è importante e coinvolge la tv con le reti Rai e Mediaset, le più importanti radio, la stampa, il web, i social e la partecipazione come sponsor a "Oltre il Festival", un innovativo media hub con celebrity dello spettacolo e della musica. Sempre in questo contesto di hub parallelo, nello specifico all'interno del parco di Villa Nobel, la Maison Lancôme ha ad esempio proiettato in anteprima nazionale la nuova commedia “Vicini di casa” del regista Paolo Costella con Claudio Bisio, Vittoria Puccini, Vinicio Marchioni e Valentina Lodovini.

C'è poi "Casa Sanremo”, luogo che da 15 anni ospita cantanti in gara, musicisti, conduttori e super ospiti. Al suo interno c'è l’Arena del Gusto, dove una squadra di affermati pizzaioli si alterna a colpi di creatività e maestria. Qui fa il suo ingresso per la prima volta anche Agromonte con la passata di ciliegino in qualità di official supplier.

In occasione della settantaduesima edizione del Festival di Sanremo, anche Amazon partecipa con Prime Video e la nuova campagna pubblicitaria #UnSorrisoOvunque (video in apertura), dove compare un cast di stampo prevalentemente comico (complice il successo del programma Lol) che va da Fedez, Frank Matano, Lillo, Virginia Raffaele e così via, arrivando a Carlo Cracco e Achille Lauro. L’obiettivo della divertente comunicazione è quello di portare un sorriso anche alla spettatrice più lontana, la giovanissima e futura astronauta Linda Raimondo. Ma Prime Video, proprio come Netflix, merita sempre una menzione anche per capacità di dialogare con gli utenti sui social, in particolare su Twitter, come vero e proprio pari umano (esempio: quando compariva lo spot del brand quest'ultimo scriveva post del tipo "guarda mamma sono in tv", il tutto accompagnato dall'hashtag della campagna #UnSorrisoOvunque).

Da ultimo, non per importanza, merita una menzione lo spot di Spotify, dove il "duro" rapper Tony Effe canta il grande classico romantico "La Solitudine" di Laura Pausini (che portò la canzone al Festival nel 1993). Una comunicazione tutta rivolta ai giovani con un contrasto altamente ironico accompagnato dal messaggio "C'è chi ascolta Sanremo e chi mente".

 

 

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