Scenari Immobiliari prevede nel suo European Outlook 2023, un fatturato 2022 in Italia a 139 miliardi di euro (+9,9%). Nel 2023 questo incremento sarà del 6,5%

Il mercato immobiliare europeo chiude il 2022 con un fatturato in aumento di quasi il 10%. Ottimo anno anche per il mercato italiano che chiude il 2022 a 140 miliardi di euro (+9,9%). Per il 2023 è previsto un giro d’affari di 148 miliardi di euro, +6,5%, che colloca l'Italia al 2° posto fra i cinque principali mercati immobiliari europei. Negli ultimi dodici mesi (anno mobile giugno 2021-giugno 2022) il volume totale degli investimenti in Europa ha raggiunto la cifra record di 387,3 miliardi di euro, superiore del 35% rispetto al periodo 2020-2021. Le previsioni per la fine del 2022 nell’area Emea sono fra i 320 e i 305 miliardi di euro, con un calo compreso fra 10% e 15% rispetto al 2021, che ha chiuso con circa 360 miliardi di euro.

Il comparto retail continua a offrire un quadro piuttosto travagliato sul fronte dei prezzi che nel 2022 registrano una crescita dello 0,8% anno, mentre la previsione per il 2023 è di un aumento del 4,3%. Segnali positivi per il comparto retail arrivano dagli investitori che nella prima parte del 2022 hanno aumentato, rispetto al primo semestre 2021, del 31% i loro volumi giungendo a un totale di 10,3 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il comparto della logistica, le previsioni sulla chiusura del 2022 sono positive anche se più prudenti rispetto agli anni passati. Nella media generale i valori dovrebbero aumentare del 2,9% rispetto all’anno scorso, mentre per il 2023 si prevede un aumento di un punto percentuale in più rispetto a quest’anno.

Questi i principali dati di contesto presentai nel corso della trentesima edizione del Forum di Scenari Immobiliari, a Santa Margherita Ligure, un appuntamento storico per i professionisti del real estate.

Scenari Immobiliari_outlook europeo

“Quest'anno il Forum raggiunge un risultato importante, con oltre 450 partecipanti, 50 relatori e oltre 10 aziende innovative che si presentano al mercato -aggiunge Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari presentando lo European Outlook 2023-. La partecipazione così significativa è anche un indicatore della trasformazione del mercato con la presenza di tanti soggetti nuovi e innovativi. Un mercato che sta vivendo una fase delicata, all’interno di uno scenario economico che sta affrontando una vera e propria tempesta perfetta - tra guerra, inflazione, post pandemia e crisi politica - scoppiata nel 2022 e che realisticamente continuerà nel 2023. Per attraversare questo mare i marinai esperti sanno che devono navigare di bolina, con un’andatura a zig-zag per risalire il vento. Un’immagine particolarmente adatta a descrivere la situazione attuale del real estate mondiale. Dopo due anni particolarmente positivi, le aziende del real estate sono strutturate e con notevoli capacità finanziarie, la forza della domanda è ancora robusta perché basata su innovazione di prodotto e non speculativa, ma le condizioni esterne sono invece negative e cercano di far cambiare direzione al mercato. È il momento di una navigazione più difficile, con skipper esperti e con attenzione a scegliere le direzioni giuste. Ma ogni tempesta è destinata a esaurirsi”.

Scenari Immmobiliari_Outlook italiaLa solidità dei mercati immobiliari nei principali Paesi europei, rispetto allo scenario congiunturale futuro, previsto in calo e ancora carico di incertezza, viene confermata dalle previsioni sui fatturati delle cinque principali nazioni (Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito compreso). Nella media dei cinque principali Paesi la crescita nel 2022 è stimata a +12,1% rispetto al 2021: allargando ai 28 Paesi della Ue la media del fatturato generato a fine 2022, si stima un incremento rispetto all’anno precedente del 9,9%.

Un contributo importante alla crescita dei fatturati globali in termini di valore arriva dalla variazione positiva dei prezzi registrata quest’anno a cui ha evidentemente contribuito l’aumento dell’inflazione degli ultimi mesi. Nel comparto residenziale si prevede che a fine anno i prezzi delle case nei cinque Paesi più industrializzati registreranno un aumento medio del 4,5%, mentre la stima per l’anno successivo è fissata al +6,5% medio annuo.

Sul fronte delle transazioni immobiliari residenziali, l’Italia dopo l’eccezionale performance del 2021, chiuderà già in leggero calo il 2022 con una diminuzione degli scambi (-5,3%), attestandosi sulle 710.000 compravendite. Per il 2023 si prevede un’ulteriore discesa che dovrebbe comunque restare inferiore ai 6 punti percentuali e circa 670.000 compravendite.

 

 

 

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