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Alla ricerca del consumatore perduto. Questo il tema affrontato da diverse angolature per individuare nuove modalità e modelli in grado di rilanciare i consumi

Una mission impossibile? Come rilanciare i consumi se i consumatori non hanno soldi in tasca? Il consesso promosso da Markup e Gdoweek giunto alla 7ma edizione ha cercato di prendere le misure di una situazione complessa in cui non solo il potere di acquisto è a precipizio da anni, ma le spese obbligate imposte al consumatore costringono quest'ultimo a “limare” i budget per molte tipologie di consumo. E allora occorre trovare una rimodulazione dell'offerta partendo da un'analisi profonda del consumatore e delle sue nuove attitudini. Per poi ritarare le offerte commerciali e i processi che vi stanno dietro. Un approfondimento completo su tutti gli interventi è presente nel numero di novembre di Mark Up; tuttavia facendo la sintesi ragionata di tutti gli interventi è possibile estrarre un decalogo:

  1. Il consumatore è diventato molto attento e non scambia qualità per quantità. L'offerta deve recepire e adeguarsi.
  2. La strategia di ampliare a dismisura gli assortimenti non paga. Il consumatore vuole chiarezza e semplicità.
  3. L'efficienza del retailing in termini di giusto prodotto al giusto prezzo al momento giusto richiede una maggior collaborazione tra industria e distribuzione.
  4. La distribuzione deve tenere conto che l'e-commerce è un canale con cui fare i conti che rischia di rimescolare violentemente le carte.
  5. Nonostante la fiscalità sia ritenuta troppo alta da tutti, le tasse non diminuiranno. Occorre tenerne conto.
  6. La contrazione dei consumi nel largo consumo dipende da tre fattori: potere di acquisto in decremento, trading down a favore di altri beni, nuova mentalità di consumo che aggredisce i consumi.
  7. Per il settore retail l'efficienza operativa e dei processi presenta inefficienze da cui è possibile recuperare punti percentuali di marginalità.
  8. La collaborazione di filiera è ineluttabile per l'efficienza, soprattutto nei servizi a basso valore aggiunto.
  9. La filiera del retail deve compiere il massimo sforzo per capire meglio le tecnologie e le applicazioni possibili.
  10. Risorse umane e finanziarie: due leve fondamentali per fare efficienza e produrre sellout di qualità.

Infine, fuori lista, la speranza nel futuro. Se il sistema Italia non trova il modo di infondere questo ingrediente, tutti i punti precedenti fanno quota zero. Appuntamento su Markup di novembre.

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