Si completa il processo di certificazione della firma digitale

Sicurezza – Con il Governo Renzi è entrato in vigore il decreto del 19 luglio 2012 in materia di documenti firmati digitalmente. Più sicurezza

Dal 25 luglio 2014 i documenti firmati digitalmente saranno più sicuri. Con il Governo Renzi è entrato in vigore, infatti, il decreto del 19 luglio 2012 in materia di certificazione dei dispositivi di firma digitale. È terminato il regime di autogestione prolungato dalle deroghe, in cui le varie Certification Authority erano state investite del compito di assumersi la responsabilità della sicurezza delle soluzioni di firma digitale remota. Ora la responsabilità passa a chi produce i dispositivi di firma digitale che ha l’obbligo di attestare gli standard di sicurezza delle proprie soluzioni attraverso un processo di test e verifiche a cura di un organismo di certificazione accreditato. Per l’Italia si tratta dell’Ocsi.

La Comunità Europea sta puntando molto sulla certificazione in quanto garantisce una valutazione di prodotto e di servizio super partes, ed essendo basata su standard internazionali, può essere spesa su tutto il territorio dell’Unione, senza la necessità di logoranti processi di mutui riconoscimenti di validità. “L’Italia da questo punto di vista rappresenta un’apripista di esempio per l’Europa, con una normativa avanzata e completa che armonizza gli standard internazionali e abbatte le barriere digitali del commercio”, commenta Gianni Sandrucci, Ceo itAgile (distributore per l’Italia di CoSign).
La firma elettronica qualificata è usata attualmente dall’88,2% degli enti locali. In generale nel 2012 la percentuale di amministrazioni comunali dotate di firma elettronica qualificata variava dal 98,1% dei Comuni di maggiori dimensioni all’85,9% dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti.

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