Siena e Cambridge i gemelli diversi del Town centre management

Urbanistica, Real Estate & Cci 2009/ 2 – Confronto tra due esperienze molto diverse di centri commerciali naturali.

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1. Il caso di Siena dimostra che condizioni strutturali e istituzionali favorevoli non bastano, da sole, a creare un centro commerciale naturale ottimale

2. Cambridge, modello efficiente di Tcm

Il Town centre management (Tcm) - in italiano, Gestione dei centri città - è un modello di gestione, promozione e aggregazione di risorse che in Canada e Stati Uniti ha guadagnato nel tempo spazi e funzionalità crescenti, rivelandosi la miglior piattaforma di sviluppo integrato dei nuclei urbani primari e secondari. In Europa, il Town centre management ha trovato le condizioni operative ideali nel Regno Unito, grazie a una naturale affinità tra i modelli inglesi di gestione mista pubblico-privato e quelli d'oltreoceano, cui si aggiungono forti similitudini imprenditoriali e legislative. Da circa un decennio, anche nel nostro paese è emersa la necessità di individuare forme nuove di promozione, sviluppo, integrazione delle risorse e delle attività presenti nei centri storici delle città italiane. È stato intrapreso un percorso di avvicinamento - seppure con tempi e modalità molto italiani - a schemi che in altri paesi hanno consentito a nuclei urbani poco competitivi di recuperare e in alcuni casi incrementare la loro capacità di attrazione e quindi la loro efficienza economica, soprattutto da un punto di vista commerciale. Ne ha beneficiato la qualità delle infrastrutture e dei servizi offerti a residenti e visitatori, con un meccanismo autoalimentato che, in definitiva, ha permesso a queste città di raggiungere e quindi mantenere la capacità di generare valore economico aggiunto.

La strada intrapresa in Italia, in primo luogo da AGeCC - Associazione di gestione dei centri città - è certamente ispirata dai modelli d'oltralpe, insieme alla consapevolezza che i tempi siano maturi per sviluppare le sinergie necessarie a rendere le nostre città realmente competitive su scala locale, regionale, nazionale e, in alcuni casi, internazionale. Proprio da queste iniziative sinergiche è nata l'esperienza di Parma, primo esempio di Tcm attivo sul territorio nazionale. Ma sono molte le regioni, le province e i comuni che stanno cercando una via italiana alla gestione dei centri città, partendo da due presupposti condivisi a vari livelli: la centralità del commercio - volano primario di sviluppo e attrazione - e la presenza sul territorio di un ampio ventaglio di centri commerciali naturali (Ccn). Il quadro legislativo in cui prende piede la realtà dei Ccn in Italia risale alla legge Bersani del 1998: al suo interno erano contenute linee guida e disponibilità di strumenti concreti destinati all'implementazione delle strutture gestionali e promozionali utili a connotare l'attività dei Ccn, almeno nella loro forma embrionale. Il limite di questa legge - per certi versi innovativa - era l'eccessiva discrezionalità e la difficoltà di trovare un'amalgama tra gli interessi di tutti i soggetti partecipanti: amministrazioni, imprenditori, associazioni di categoria. Per meglio comprendere questi limiti - ma anche le potenzialità ancora inespresse dei Ccn - è utile approfondire le diversità tra un caso italiano di Ccn e un analogo modello anglosassone.

Siena e Cambridge

Abbiamo scelto di confrontare due città: Siena, al centro di una regione chiaramente vocata ai Ccn, e Cambridge, in Inghilterra, modello di riferimento per la gestione di nuclei urbani storici di medie dimensioni. Tra queste due storiche città vi sono evidenti affinità: entrambe sono sedi di università risalenti al XIII secolo, con circa 18.000 studenti ciascuna; sono nuclei storici perfettamente conservati, con connotati di unicità, che nel caso di Siena presentano valori storici straordinari, e per Cambridge costituiscono comunque una forte attrattiva turistica. Beneficiano entrambe di un profilo economico elevato, in cui una valida componente commerciale e imprenditoriale gode del sostegno di soggetti altrettanto forti: nel caso di Siena l'istituto bancario Monte dei Paschi, per Cambridge l'amministrazione comunale.

In tutte e due le città è emersa la necessità di attivare programmi di gestione integrata, promozione e rivitalizzazione del centro: più trainata dal commercio nel caso di Siena dove è attivo il consorzio Siena Promuove, coadiuvato da un comitato comunale di coordinamento composto da comune di Siena, Confcommercio, Confesercenti, Cat Confcommercio, Cat Confesercenti e camera di Commercio di Siena; su un modello in-house, o a gestione diretta, nel caso di Cambridge, dove opera la Cambridge city centre partnership.

Le potenzialità
inespresse di Siena

Ma le affinità - e soprattutto i risultati - variano molto e non solo per le diversità culturali. L'approfondimento che segue mira a evidenziare le peculiarità di entrambe e le potenzialità inespresse del modello italiano.
Siena ha tutto per essere considerata un perfetto modello di centro commerciale naturale: è una città storica, perfettamente conservata, da sempre attiva sul piano commerciale, con eccellenze artigianali e manifatturiere, cui si aggiungono istituti avanzati in campo scientifico, farmaceutico e finanziario.

È una meta internazionale di turismo di qualità, un polo culturale e museale riconosciuto, vanta una tradizione universitaria di primordine e gode di un reddito disponibile superiore alla media nazionale. Dispone inoltre di servizi moderni, recentemente ampliati da un piano di parcheggi esterni alla cinta muraria e collegati al centro storico da risalite automatizzate, che hanno permesso di estendere la zona a traffico limitato alla quasi totalità del centro storico. Presenta un'offerta ricettiva in costante crescita e si trova al centro di una zona unica al mondo per concentrazione di attrattive paesaggistiche, culturali e gastronomiche. In più, ospita la più genuina rievocazione delle giostre medievali, quel Palio che due volte l'anno rinnova inalterata la magia della corsa sul tufo di cavalli e cavalieri e permea la città di colori, sapori, emozioni irresistibili per i senesi e per i turisti che hanno la fortuna di assistervi.

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Allegati

Cci2009/2-TownCMSiena
di Duccio Roggini / novembre 2009

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