Oltre l’80% dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni ha un cellulare personale e il 25% degli adolescenti utilizza lo smartphone per essere costantemente connesso con i propri pari sui social network. A rivelarlo è una recente ricerca di Doxakids e Telefono Azzurro, che conferma come gran parte della vita di bambini e ragazzi oggi graviti intorno a internet e soprattutto a canali come You Tube, Facebook, Twitter e Instagram.
Si tratta di un nuovo scenario di interazione basato su condivisione e visibilità virtuali, con risvolti complessi e articolati in termini sociali e famigliari. Non solo. Anche alle aziende è richiesto di trovare nuove formule comunicative capaci di inserirsi all’interno del flusso di scambio, intercettando un target sempre più influente sulle decisioni di acquisto del proprio nucleo domestico.
Il terreno del social media marketing, va premesso, di fatto manca ancora di una regolamentazione accademica e normativa capace di garantire una correttezza d’uso performante. Una delle strade che le aziende scelgono allora di percorrere è la collaborazione con i protagonisti popolari del mondo digitale, che con questo pubblico dialogano già quotidianamente e naturalmente.
“La forza delle star del web sta nella capacità di parlare ai ragazzi con la loro stessa lingua. Ma i social media hanno un proprio linguaggio specifico e l’epic fail è dietro l’angolo”, ci spiega Luca Casadei (in foto), fondatore e Ceo di Web Stars Channel. La società di consulenza artistica per i nuovi talenti della rete coinvolge creator e aziende nella realizzazione di progetti ad hoc. Tra queste ultime figurano Disney, Mondadori, Adidas, Carrefour e Nintendo.
Parliamo dunque di un marketing trend che dà vita anche a nuove figure lavorative e di supporto al business, in linea con un mutato contesto di scambio informativo.