Soldi buttati, drogati di aiuti

Gli opinionisti di Mark Up (da Mark Up n. 282)

Sussidi per investimenti legge 488, contratti di programma, patti territoriali, contratti d’area, fondi europei, fondi strutturali, smart specialisation strategy, rigenerazione urbana (ecc.). Vale a dire: aiuti pubblici, prevalentemente alle imprese/territori del Sud, negli ultimi decenni. Ne parlano in un ottimo breve saggio Accetturo e de Blasio (Morire di aiuti, IBL Libri). Sintesi dei risultati: efficacia dei sussidi pari a zero (o quasi) a fronte della generazione di effetti collaterali negativi in termini di corruzione e riduzione del capitale sociale nelle comunità “beneficiarie” degli aiuti. Gli autori sono economisti -cresciuti in Banca d’Italia- che basano le loro conclusioni su lavori pubblicati in prestigiose riviste scientifiche internazionali (nessun orientamento politico, dunque). Il nostro Sud è drogato di aiuti: per somma ottengo, nell’arco di vent’anni, 37 miliardi di euro al netto dei fondi europei e dei fondi strutturali che valgono da soli altre decine di miliardi.
Se ci riflettiamo senza pregiudizi, riconosciamo facilmente che i sussidi hanno creato e consolidato una burocrazia centrale e locale autoreferenziale, l’unica che si sia avvantaggiata realmente di questi provvedimenti.
Cosa fare per cambiare? Gli autori suggeriscono nuove politiche basate su studi che selezionino i potenziali beneficiari in relazione alla probabilità ex ante che gli aiuti risultino efficaci. Nicola Rossi, che ha prefato il volumetto, propone una strategia più
drastica: eliminare qualsiasi forma di aiuto. Io dico che se proprio dobbiamo buttare soldi allora facciamolo dandoli direttamente ai cittadini, evitando almeno la mediazione dei mafiosetti locali.

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