Esiste un punto di contatto tra il mondo digitale e quello reale? Sì. Quella sottile linea rossa che permette ai punti vendita, di ogni tipo, di sfruttare a pieno le potenzialità della rete si chiama LocalSeo. Stando all’indagine presentata da Ernst Young all’ultimo Retail Summit di Cernobbio “la lenta ripresa dello spending del consumatore con un secondo trimestre in aumento dello 0,8% anno su anno, la tenuta del franchising che ha messo a segno un +4% negli ultimi 7 anni e un consumatore sempre più informatizzato (il 60% degli italiani è digital consumer), hanno contribuito a tenere alta la bandiera del retail made in Italy”. Esiste un approccio sistemico, sviluppato in un’ottica di lungo periodo, che possa avere dei valori misurabili per integrare il digitale e il punto di vendita? Certamente. Esso rientra nelle attuali politiche di pianificazione e investimenti dei punti di vendita (siano essi singoli indipendenti o catene).
Il valore del franchising è oggi molto importante per il retailing in Italia: “il franchising -dichiara Mario Resca, presidente di Confimprese-, si conferma come volano per l’occupazione, soprattutto giovanile: il 26% dei franchisee ha un’età compresa tra i 25 e i 35 anni e il 61% tra i 36 e i 45”. Una tipologia di operatori giovani, che considerano lo smartphone come una normale estensione della loro vita (sociale e digitale) e che sono facilmente disponibili ad adottare qualunque strategia innovativa che possa generare più traffico sul punto di vendita. Come spiega Paolo Meola, Ceo di Instilla, startup che si occupa di consulenza strategica Seo, “il LocalSeo aumenta la pedonabilità dei punti di vendita portando nuovi clienti a grandi catene, commercio al dettaglio e professionisti”.
Il LocalSeo migliora il posizionamento online sfruttando l’opportunità di un trend in crescita: le ricerche effettuate attraverso smartphone e altri dispositivi mobile avvicinano sempre più gli utenti alle informazioni che cercano. Per capire l’impatto del posizionamento locale sul fatturato di un’attività, basti considerare i dati relativi ad un campione di cento progetti seguiti da Instilla nel trimestre luglio-settembre 2016. Le operazioni svolte da Instilla, mediante il servizio di “LocalSeo - Primi sulle mappe”, hanno generato in media 117 telefonate al punto di vendita: un notevole incremento di visibilità che, considerando il costo nell’ordine delle centinaia di euro al mese, ha portato a un risparmio in advertising e campagne a pagamento.” La LocalSeo è un insieme di operazioni che mirano ad intercettare le ricerche degli utenti con valenza locale. L’obiettivo è posizionare tra i primi risultati le attività che rispondono in maniera più funzionale alla ricerca dell’utente, soprattutto se la ricerca avviene da dispositivi mobile. L’utente mobile, infatti, è un utente “che si muove” e vuole ottenere il risultato più utile nel minor tempo possibile. Per questo motivo i motori di ricerca devono mostrare risultati situati nelle vicinanze dell’utente o nell’area geografica che l’utente è intenzionato a visitare.
Le ricerche locali possono essere più o meno specifiche: un utente può cercare, ad esempio, “Ikea Corsico” oppure “Ikea Milano”. Nel primo caso Google mostrerà informazioni relative al singolo negozio, nel secondo invece verrà mostrato un elenco di risultati relativi all’intera città di Milano. La particolarità delle ricerche locali è che l’utente, se interessato a trovare informazioni di attività nella propria area geografica, non ha bisogno di specificare il nome del luogo. Quando una persona che si trova a Milano cerca “Ikea” troverà gli stessi risultati che otterrebbe con la ricerca “Ikea Milano”; questo perché Google è in grado di individuare la sua posizione nel momento della ricerca. Le ricerche mobile, dal primo trimestre 2015, hanno superato quelle da desktop (computer). La possibilità di avere un motore di ricerca sempre a disposizione ci ha abituato a cercare immediatamente su internet qualsiasi informazione. L’uso dei motori di ricerca sempre più costante (nella vita di tutti i giorni) e accompagna qualsiasi decisione relativa ad un acquisto. Nel 2015 le ricerche degli utenti italiani sono state 1,5 miliardi, di cui 700 milioni da smartphone e altri dispositivi.