Sostenere le vendite nel retail con il LocalSeo

La ricerca geolocalizzata attraverso dispositivi mobili offre importanti opportunità per il retail (da Mark Up n. 255)

Esiste un punto di contatto tra il mondo digitale e quello reale? Sì. Quella sottile linea rossa che permette ai punti vendita, di ogni tipo, di sfruttare a pieno le potenzialità della rete si chiama LocalSeo. Stando all’indagine presentata da Ernst Young all’ultimo Retail Summit di Cernobbio “la lenta ripresa dello spending del consumatore con un secondo trimestre in aumento dello 0,8% anno su anno, la tenuta del franchising che ha messo a segno un +4% negli ultimi 7 anni e un consumatore sempre più informatizzato (il 60% degli italiani è digital consumer), hanno contribuito a tenere alta la bandiera del retail made in Italy”. Esiste un approccio sistemico, sviluppato in un’ottica di lungo periodo, che possa avere dei valori misurabili per integrare il digitale e il punto di vendita? Certamente. Esso rientra nelle attuali politiche di pianificazione e investimenti dei punti di vendita (siano essi singoli indipendenti o catene).

Il valore del franchising è oggi molto importante per il retailing in Italia: “il franchising -dichiara Mario Resca, presidente di Confimprese-, si conferma come volano per l’occupazione, soprattutto giovanile: il 26% dei franchisee ha un’età compresa tra i 25 e i 35 anni e il 61% tra i 36 e i 45”. Una tipologia di operatori giovani, che considerano lo smartphone come una normale estensione della loro vita (sociale e digitale) e che sono facilmente disponibili ad adottare qualunque strategia innovativa che possa generare più traffico sul punto di vendita. Come spiega Paolo Meola, Ceo di Instilla, startup che si occupa di consulenza strategica Seo, “il LocalSeo aumenta la pedonabilità dei punti di vendita portando nuovi clienti a grandi catene, commercio al dettaglio e professionisti”.

Il LocalSeo migliora il posizionamento online sfruttando l’opportunità di un trend  in  crescita:  le  ricerche  effettuate  attraverso smartphone e altri dispositivi mobile avvicinano sempre più gli utenti alle informazioni che cercano. Per capire  l’impatto  del  posizionamento  locale  sul  fatturato  di  un’attività,  basti  considerare i dati relativi ad un campione di cento progetti seguiti da Instilla nel trimestre luglio-settembre 2016. Le operazioni svolte da Instilla, mediante il servizio di “LocalSeo - Primi sulle mappe”, hanno generato in media 117 telefonate al punto di vendita: un notevole incremento di visibilità che, considerando il costo nell’ordine delle centinaia di euro al mese, ha portato a un risparmio in advertising e campagne a pagamento.” La LocalSeo è un insieme di operazioni che mirano ad intercettare le ricerche degli utenti con valenza locale. L’obiettivo è posizionare tra i primi risultati  le  attività  che  rispondono  in  maniera  più funzionale alla ricerca dell’utente, soprattutto se la ricerca avviene da dispositivi mobile. L’utente mobile, infatti, è un utente “che si muove” e vuole ottenere il risultato più utile nel minor tempo possibile. Per questo motivo i motori di ricerca devono mostrare risultati situati nelle vicinanze dell’utente o nell’area geografica che l’utente è intenzionato a visitare.

Le ricerche locali possono essere più o  meno  specifiche:  un  utente  può  cercare, ad esempio, “Ikea Corsico” oppure “Ikea Milano”. Nel primo caso Google  mostrerà informazioni  relative  al  singolo negozio, nel secondo invece verrà  mostrato  un  elenco  di risultati  relativi all’intera città di Milano. La particolarità  delle  ricerche  locali  è  che  l’utente, se interessato a trovare informazioni di attività nella propria area geografica,  non  ha  bisogno  di  specificare  il  nome  del  luogo.  Quando  una  persona  che  si  trova  a  Milano  cerca  “Ikea”  troverà  gli  stessi  risultati  che  otterrebbe con la ricerca “Ikea Milano”; questo perché Google è in grado di individuare la sua posizione nel momento della ricerca. Le ricerche mobile, dal primo trimestre 2015, hanno superato quelle da desktop (computer). La possibilità di avere un motore di ricerca sempre a disposizione ci ha abituato a cercare immediatamente  su  internet  qualsiasi  informazione. L’uso dei motori di ricerca sempre  più  costante  (nella  vita  di  tutti  i  giorni)  e  accompagna  qualsiasi  decisione relativa ad un acquisto. Nel 2015 le ricerche degli utenti italiani sono state  1,5  miliardi,  di  cui  700  milioni  da  smartphone e altri dispositivi.

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