Focus rivolto alle promozioni nel convegno di Cibus organizzato da Università Parma in collaborazione con Nielsen. Accanto alle consuete considerazioni, non sono mancati spunti interessanti nel tentativo di ridisegnare la competitività dello strumento, sempre più apparato sul versante delle promozioni di prezzo. Particolarmente interessante è risultata la presentazione del merchandising neutralizzato, costruita attorno all'idea di partire dal consumatore: alle marche lo spazio viene concesso in base alle quote di mercato, esplicitata anche a scaffale: a questo punto il leader di mercato, dotato di un numero di facing e di visibilità superiore perde di interesse nel promozionale il prezzo. Una situazione che finisce per ancorare il mercato del rispettivo segmento al valore di riferimento della marca più gradita all'acquirente.
Due sono i fronti di evoluzione in gioco. L'altro, meno legato agli aspetti di rotazione e vendite, si fonda sulle aspettative legate alla continua evoluzione delle opzioni tecnologiche, che impattano sulle opportunità promozionali grazie alle possibilità di costruire azioni tailor made sempre più precise e specifiche -anche nella durata- e manifestano una forza di gradimento sul consumatore finale al di là dell'appeal di prodotto. A cambiare sarebbe a questo punto soprattutto la durata specifica di ogni singola operazione e il ritmo di adattamento nel corso della giornata commerciale.
Una terza via riguarda infine il marketing nutrizionale, ossia la possibilità di classificare i prodotti i base al loro contenuto nutrizionale e di proporre percorsi di spesa personalizzati che privilegiano le scelte più corrette. Dai semplici stopper a scaffale alle app che interagiscono con i barcode dei prodotti: una promozione che punta a profondi cambiamenti delle abitudini di consumo, mirando a miglioramenti e benefici salutistici.
