Speciale grocery – Il consumatore

Articolo pubblicato su MARK UP 127 aprile 2005 –

Il calo dei consumi di vino sembra essersi fermato con una stabilizzazione dei livelli pro capite intorno a 50 litri. In base ai dati dell’osservatorio Ismea-Nielsen gli acquisti domestici hanno registrato una leggera flessione in volume e un aumento in valore sia nel 2003 sia nei primi dieci mesi del 2004.
Le tipologie di vino consumato vedono un’incidenza dei vini Doc-Docg di circa il 15% nello sfuso e del 26% nel confezionato rispetto all’85% e al 74% del vino da tavola.
La dinamica degli acquisti vede un aumento costante del vino confezionato a scapito dello sfuso. Da un’indagine Gpf&A sul vissuto e il consumo degli alcolici commissionata da Federvini emerge che circa il 40% degli italiani beve un po’ meno rispetto al passato, mentre il 49% dichiara di aver sostanzialmente mantenuto gli stessi livelli di consumo. Inoltre circa il 64% del campione dice di bere per festeggiare occasioni speciali, mentre il 33% si ritiene un consumatore moderato che privilegia la qualità.
Secondo un’altra fonte sono 6 milioni i consumatori (in particolare tra i 26 e i 45 anni) che ricercano soprattutto etichette di qualità e sono affascinati dalla cultura del vino. Questi dati confermano che esiste una fascia di consumo, più o meno ampia a seconda delle indagini, che è ormai orientata a un consumo più limitato che in passato, ma che punta prioritariamente sulla qualità. Tutto ciò non può però far dimenticare che il grosso dei volumi di vino continua a essere rappresentato dal prodotto d’uso quotidiano da bere a pasto, tanto più se si considera il peso ancora elevato che hanno gli acquisti di vino sfuso.
La quota acquisita da un prodotto come il vino in cartone è significativa del fatto che una larga fetta di consumatori è molto sensibile al prezzo. Questo discorso è ancora più accentuato quando si va verso i grandi formati in vetro, in particolare da 3 litri in su, o le grandi confezioni in Pet. Il consumatore che cerca un prodotto di basso prezzo o comunque con un buon rapporto qualità/prezzo si rivolge in modo crescente alla Gda mentre il canale specializzato e il canale horeca sono sempre più una riserva per amatori e in generale per le fasce socio-economiche più elevate.

Il profilo del consumatore di vino quotidiano
Penetrazione Arriva all’80% delle famiglie per il totale vino consumato in casa. Il 40% della popolazione beve vino stabilmente e almeno il 60% dei consumatori ritiene che si possa avere un buon rapporto qualità/prezzo sotto i 3-4 euro al litro.

Area di residenza Le vendite di vino in grandi formati e in cartone sono superiori alla media nazionale in particolare nel centro e nel nord-ovest.

Occasioni di consumo Accompagnamento ai pasti con un’elevata frequenza di consumo. Distribuzione degli acquisti regolare durante l’anno.

Fattori di scelta Per i grandi formati in vetro e Pet conta essenzialmente il prezzo. Per il vino in cartone emerge il contenuto di servizio: comodità nel trasporto e funzione di scorta, utilizzo fuori casa.

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