Speciale grocery – Profondità nei secondi di pesce

Articolo pubblicato su MARK UP 134 novembre 2005 – Assortimenti. La competizione tra le insegne nella piazza di Torino

Gs, Il Gigante e Pam hanno assortimenti quasi da iper. Gli elaborati ittici
sono il segmento con più referenze

Lo spazio dedicato ai surgelati nel canale moderno è sicuramente legato
anche all’ampiezza delle superfici di vendita. Osservando gli assortimenti
a livello nazionale, il numero medio di referenze può variare da un minimo di
130 nelle superette a un massimo di 370 negli ipermercati. Nella rilevazione
condotta sulla piazza di Torino sono stati esaminati diversi segmenti con funzione
d’uso di secondo piatto: i secondi piatti pronti ricettati, i panati (bastoncini,
filetti) e gli elaborati di pesce e di carne. Nel canale ipermercati si registra
un numero medio di referenze superiore ai super: 47 contro 31. Vi sono tuttavia
medie superfici come Il Gigante, Pam e Gs che mostrano una profondità vicina
a quella della maggior parte degli iper. Lo stesso discorso vale per la competitività
di prezzo. Gli assortimenti sono abbastanza omogenei e influenzati dal profilo
di marca del mercato e dal peso di merceologie storiche. Le variazioni sono
legate soprattutto agli articoli innovativi e in sviluppo come i secondi piatti
a base di pesce e carne. Filetti di pesce, ricette di pesce, bastoncini, hamburger
e piatti a base di pollo sono le tipologie di prodotto con una presenza più
capillare. I prodotti a base di vegetali hanno una penetrazione del 94,7%, cordon
bleu e cotolette di pollo dell’89,5%. I prodotti a base di pesce sono
il segmento con la maggior profondità: rappresentano tra il 46% e il 90% del
numero totale di referenze secondo le insegne. In quasi tutti i punti di vendita
vi è una buona diversificazione per tipologie di prodotto che arriva
a offrire, in particolare negli iper, anche specialità come le lumache.

Vince la marca industriale
Il predominio dei prodotti di marca caratterizza tutti i display

I marchi di Sagit (Findus, 4 Salti in Padella, That’s Amore) hanno globalmente
una presenza capillare, con quote sulle referenze che variano da un minimo del
20,6% a un massimo del 61,5%. Buitoni e Arena sono presenti in 18 insegne su
19. Salvo un caso, questi tre concorrenti sono sopra il 44% delle referenze
totali, con una punta di 84,6% in A&O. Soddisfacente la presenza registrata
da Valsoia (16 pdv), Aia (15), Pescanova (13), Montana (11).
Le marche delle insegne distributive si concentrano su prodotti base come i
bastoncini e registrano quote sul totale delle referenze, del 14,7% in Conad,
25,7% in Coop, 5,7% in Crai, 5,4% in Dìperdì, 13,3% nel Gigante,
12,5% in Gs, 2,3% in Pam, 4,8% in Sma, 9,5% in Standa, 2,9% in Unes, 3% in Auchan,
17,3% in Ipercoop, 5,5% in Iperstanda, 2,2% in Panorama e 9,4% in Carrefour.

Se consideriamo le marche prima citate con la più alta penetrazione e le private
label, queste fanno insieme dal 78% al 100% delle referenze.

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