Speciale Non -Food – Comodo da indossare

Articolo pubblicato su MARK UP 94/95 luglio/agosto 2002 – Il vissuto del consumatore

Non solo estetico: così deve essere l’intimo femminile

Appena si pensa al vissuto degli slip da donna viene in mente un mondo carico di seduzione e valenze estetiche. Vengono agli occhi immagini di perizoma, pizzi, culotte. Guardando più in profondità ci si accorge che quella è solo la punta emotivamente più vistosa di un’immagine che poggia su basi ben più concrete e terrene fatte di comodità e funzionalità. La punta più alta del simbolismo erotico legato alle mutandine l’ha raggiunta Sharon Stone in “Basic instinct” non indossandole. Indossarle significa, invece, scendere comunque a compromessi con i requisiti di vestibilità e praticità. Idealmente nel cassetto di una donna ci sono slip di almeno due o tre tipi. Quelli speciali, con inserti di pizzo o di seta. Molto sgambati e ridotti, tipo perizoma, tanga e simili. Sono i modelli da indossare in occasioni speciali, per l’appunto, sotto pantaloni attillati o vestiti maliziosamente trasparenti. Per modelli simili non c’è prezzo o sacrificio che tenga, a costo anche di dover lavare a mano gli slip perché troppo delicati.

I motivi. Si stanno facendo sempre più spazio colori originali e fantasie non consuete che infrangono un po’ la monotona alternanza di bianco e nero. Per gli slip di tutti i giorni vale invece la regola dei colori basici, dei tessuti naturali, facili da lavare, di prezzo contenuto. I modelli attualmente acquistati offrono una buona mediazione fra comodità e valenze estetiche. Da questo panorama si discostano solo quegli articoli particolari come gli slip correttivi o contenitivi, mirati a correggere eventuali difetti. Lo stesso vale per chi pratica sport e frequenta palestre: in questo caso si tratta di modelli più essenziali, elastici, confortevoli e resistenti. Gli slip speciali vengono acquistati prevalentemente in catene specializzate di intimo o in boutique di lusso, mentre per quelli più ordinari è frequente e abituale ormai l’acquisto in ipermercati e grandi superfici, che hanno allargato significativamente il proprio assortimento, elevandone anche il livello qualitativo. Il processo d’acquisto è sempre piuttosto ragionato; raramente prevale l’impulso.
Non essendo consentita la prova nei format generalisti, si rischia spesso l’acquisto del capo all’oscuro: in fondo si tratta di una spesa modesta.

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