Speciale non-food – Data mea mecum porto. In tasca o a spalla

Articolo pubblicato su MARK UP 116 maggio 2004 – Il vissuto del consumatore

Hanno sostituito i sistemi da tavolo? Le prestazioni non sono da meno

Oggi la mobilità è diventata lo standard anche nel mercato dei
personal computer. Su tre pc venduti uno quasi due nell’utenza business
è un portatile (notebook), sempre più vicino come prestazioni
al classico computer da tavolo (desktop).
Leggerissimi, compatti, potenti, versatili e affidabili quanto i desktop, i
portatili dell’ultima generazione consentono di guardare un film in Dvd,
masterizzare un Cd-Rom, giocare, ascoltare musica, lavorare, connettersi in
rete, usare applicazioni grafiche. L’unico svantaggio è che i componenti
di un portatile, a partire dal processore e dalla scheda grafica, non si possono
aggiornare.
Prima di farsi sedurre dalle apparenze, meglio verificare le caratteristiche
tecniche in rapporto all’uso che se ne intende fare. Chi viaggia cercherà
leggerezza (non oltre i 2,5 kg), ingombro ridotto e maggiore autonomia (difficile
superare le 4 ore effettive).
Chi invece gioca e guarda film in Dvd chiederà schermi ampi e panoramici,
scheda grafica per immagini ad alta risoluzione.
Altri fattori importanti sono: la Ram (preferibilmente 512 Mb); le porte di
connessione alle periferiche; la funzione wi-fi per collegarsi in rete senza
cavi.
Chi invece ha veramente fretta ed è sempre in movimento lascerà
il portatile a casa o in ufficio e si doterà di un computer palmare,
detto anche Pda (senza tastiera) o handheld pc (con tastiera). Dimensioni minime
e peso ridotto (sotto i due etti) permettono a questi “superorganizer”
di svolgere ovunque molte delle attività dei pc con lo stesso software.
Il sistema operativo e le applicazioni sono in una memoria non volatile al posto
dell’hard disk e consentono al palmare, una volta acceso, di funzionare
subito e a lungo (da un minimo di 10 ore fino a diversi giorni).
Grazie alla possibilità di sincronizzazione, con una semplice operazione
si possono aggiornare i dati del palmare con quelli del pc e viceversa. Per
installare ulteriori applicazioni e per memorizzarne i dati si utilizza una
memoria Ram (minimo 2-4 Mbyte) il cui contenuto viene conservato con batterie
ricaricabili o pile a secco. Palm, Psion/Epoc e PocketPc sono gli standard che
oggi si spartiscono il mercato dei Pda.

Il target degli acquirenti
di portatili e palmari
  MANAGER

Donne e uomini in carriera, scelgono il meglio per necessità ma anche
per status e prestigio. Sono sensibili a fattori come riservatezza, prestazioni
e design. Hanno sempre il portatile wi-fi nella ventiquattrore, come un’appendice
dell’ufficio a casa o in viaggio. Il palmare non è un optional
soltanto per chi è fuori sede.
  LUDICI

Giovanissimi, giovani, benestanti, studenti e lavoratori, utilizzano il
portatile soprattutto per navigare e chattare in rete, ascoltare e scaricare
brani musicali, giochi e video. Sempre informati su tutto (prezzi, modelli,
novità), aspirano a un ricambio veloce. Il palmare è previsto
se lo richiede il lavoro.

  LIBERI
PROFESSIONISTI

Di ogni età, al di sotto del limite oltre il quale c’è
il rischio di scarsa dimestichezza o rifiuto del mezzo informatico, fanno
del portatile e del palmare un uso professionale molto intenso sia come
agenda organizer sia per la gestione rapida delle comunicazioni alla clientela,
ma anche dell’economia domestica.
 
 

 

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