Speciale non-food – Lettori Dvd: l’offerta cresce e i prezzi calano

Articolo pubblicato su MARK UP 110 novembre 2003 –

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Il nuovo supporto ha superato il nastro magnetico. L’offerta è
distribuita su un gran numero di marche: il livello di concentrazione è
piuttosto basso

Nuovo standard e sempre più diffuso. È questa la peculiarità
del Dvd-Digital versatile disc. Da quando la nuova tecnologia ha fatto la sua
comparsa nel campo delle riproduzioni video ha rivoluzionato il mercato. E in
breve tempo ha soppiantato il vecchio standard di riproduzione e registrazione
video.
Merito anche dell’abbassamento dei prezzi raggiunto dagli apparecchi;
non così dei supporti registrati che scontano invece un costo superiore.
Una prova evidente della diffusione raggiunta è rappresentata dalla moltiplicazione
delle strutture distributive trattanti. Sono operatori di tipo generalista come
gli ipermercati e specialisti di settore come le grandi superfici specializzate
nell’elettronica di consumo. In entrambi i casi gli assortimenti si sono
modellati intorno al formato Dvd con la disponibilità di lettori singoli o inseriti
in impianti video di alta fedeltà, oltre beninteso ai supporti registrati.
L’indagine odierna di MARK UP ha inteso quindi esplorare questo tipo di
offerta con una rilevazione su 8 punti di vendita, 4 ipermercati e 4 specialisti,
tutti localizzati intorno a Milano.
La ricerca riguarda esclusivamente i riproduttori Dvd, che ai fini di una loro
classificazione sono stati suddivisi tra semplici lettori e riproduttori inseriti
nei kit completi degli impianti home theatre. Non sono stati invece rilevati
i dischi registrati e gli apparecchi tv tipo combi, corredati cioè di
lettore incorporato.

Layout e display
Tutti i punti di vendita del campione presentano la categoria nell’area
dedicata ai prodotti elettronici, ma è la collocazione del comparto che
è diversa, sia tra gli ipermercati sia tra gli specialisti, anche se
un altro elemento abbastanza comune è la vicinanza se non la complementarietà
con i televisori.
Quasi sempre i lettori Dvd sono esposti separatamente dai kit, in qualche caso
anche in aree distanti tra loro, come avviene dal Gigante e da UniEuro. Le strutture
espositive sono ricavate dai classici lineari da 1,33 m per gli ipermercati,
da 1 m per gli specialisti. Differenti sono le altezze e la distribuzione dei
piani oltre che le caratteristiche esteriori di forme e materiali: frequente
è il ricorso a soluzioni personalizzate per valorizzare adeguatamente
i prodotti. Un altro elemento abbastanza comune a entrambi i format è
la dimensione delle corsie, piuttosto strette e poco agevoli da percorrere,
anche se ci sono eccezioni come gli ampi spazi di UniEuro. In termini quantitativi
lo sviluppo dei lineari a terra per entrambi i gruppi, kit e lettori, ha un’ampia
escursione: va da 5 a 18 metri (media = 10,5). Notevole è l’estensione
espositiva fuori banco, con pallet a terra per referenze impilate negli imballi
originali salvo un esemplare esposto come campione. Media World, in particolare,
fa ricorso a questo sistema per il suo assortimento che si sviluppa su un fronte
complessivo di ben 28 metri, contro solamente 5 m di lineari in corsia.
Sugli scaffali gli apparecchi sono esposti in ripiani posizionati ai livelli
centrali di presa, con un numero variabile da 2 a 5, che moltiplicano il fronte
espositivo utile e consentono una più immediata visione dei vari modelli. Gli
articoli sono esposti apparentemente senza una particolare sequenza: di fatto
dalle rilevazioni effettuate da MARK UP non si notano concentrazioni del display
per marche né per scale prezzi. Il facing è rappresentato da un
solo pezzo esposto, talvolta con più cartellini che segnalano le varianti
disponibili ma non disimballate. Le confezioni chiuse si trovano in genere nel
ripiano più basso e sono disponibili per l’acquisto a libero servizio.
Presso gli specialisti è diffusa la presenza di lettori in funzione,
esposti qua e là nelle aree dimostrative dedicate alla riproduzione audio
e video.
La carenza di informazioni è purtroppo una costante delle grandi superfici
generaliste: cartellini di modeste dimensioni, pochi dati evidenziati talvolta
ridotti all’essenziale, in qualche caso solo il nome del modello e il
prezzo.
Lodevoli eccezioni in questo panorama sono rappresentate da Euronics e Media
World che provvedono a integrare l’esposizione dei prodotti con grandi
cartelli anche scritti a mano ricchi di dati, informazioni, dettagli. Scarso
il materiale illustrativo disponibile tipo cataloghi o dépliant. Il personale
di reparto è comunque presente, ma con attese anche lunghe nei momenti
di maggior affollamento.

L’assortimento
L’indagine di MARK UP tiene distinti in due gruppi la categoria: da un
lato i lettori Dvd, dall’altro i riproduttori incorporati in kit completi
da home theatre. Tra i primi sono compresi anche gli apparecchi combinati o
bivalenti atti a riprodurre sia dischi Dvd sia cassette Vhs. Non sono compresi
invece i Dvd recorder.
In termini quantitativi l’assortimento presenta una media di 51 referenze,
suddivise in 32 lettori e 19 kit, ma i valori estremi vanno da 34 a 81 item;
alcune insegne offrono quasi lo stesso numero di lettori e kit. L’offerta
è distribuita su un gran numero di brand, tanto che l’indice di
concentrazione, cioè il numero medio di referenze per marca rilevato
per i soli lettori Dvd, indica un valore medio piuttosto basso: 2,2. Agli estremi
Il Gigante (1,1) ed Euronics (3,7). Le grandi superfici specializzate (Gss)
mostrano ovviamente ampiezze e profondità di assortimento superiori: i format
relativi registrano i valori più alti sia in termini assoluti sia relativi.
Le differenze riguardano gli apparecchi più semplici, cioè i lettori,
mentre nei kit si nota maggior equilibrio.

Le marche
Produttori e brand sono in gran parte gli stessi per i due gruppi di prodotti,
ma le diverse entità complessive hanno fatto ritenere opportuno registrare quelle
presenti in almeno 4 punti di vendita del campione per i lettori e solo in 3
per i kit.
Dalle tabelle risulta che solo 3 marche, Philips, Samsung e Sony, sono presenti
in tutti gli 8 punti di vendita del campione: insieme totalizzano il 34,6% di
copertura dell’assortimento trattato. In realtà l’offerta è
piuttosto parcellizzata, il che non impedisce che si registri una certa concentrazione
su alcuni brand.
Relativamente contenuto è il numero delle case (per lo più non titolate
o poco diffuse) registrate sotto la voce “altre marche”. Sono presenti
in meno di 4 punti di vendita del campione e sono spesso trattate in esclusiva
da qualche rivenditore finale.

I prezzi
Guardando ai prezzi, si nota un certo allineamento tra quelli più bassi, che
per i kit di home theatre vanno dai 145 ai 249 euro (4 insegne partono dalla
stessa base: 199 euro). più o meno lo stesso accade per i lettori, dove il prezzo
più basso va da 69 a 99 euro, con una concentrazione di 3 insegne sul livello
minimo di 69 euro. Ai livelli più alti la forbice è ampia: gli specialisti
si spingono più in profondità e propongono prodotti di fascia decisamente più
elevata sia nei lettori sia nei kit. Pur in presenza delle stesse marche, il
raffronto di prezzi è quasi vano: i modelli posti in vendita non sono
quasi mai identici. Al momento della rilevazione erano in corso azioni promozionali
in tutte le insegne sia su referenze in assortimento continuativo sia su quelle
occasionali da richiamo. Detto questo, laddove si è potuto, il confronto
dei prezzi su articoli omogenei ha segnalato un generale allineamento dell’offerta,
ma con escursioni anche consistenti presso l’una o l’altra insegna:
il che consente di affermare che non ce ne sia una che si possa definire più
competitiva dell’altra. Va rimarcata la costante discesa dei prezzi dei
lettori Dvd che si stanno quasi avvicinando al prezzo di qualche cassetta registrata.

Le prospettive
Difficile dire che cosa potrà riservare di nuovo la tecnologia. Indubbiamente
la riproduzione domestica assicurata dai Dvd attraverso monitor, schermi piatti
e tradizionali tv color ha raggiunto livelli elevatissimi fino a ieri impensabili.
Cosa riserva dunque il futuro? Probabilmente, visto che le immagini ormai hanno
raggiunto le migliori performance quanto a fedeltà e risoluzione, toccherà
agli strumenti di riproduzione: apparecchi di dimensioni sempre più contenute
e compatte e, magari, anche in grado di registrare.
Una cosa è certa, forse quasi scontata: un’ulteriore contrazione
del livello dei prezzi di vendita, unitamente alla disponibilità di strumenti
dalle prestazioni sempre più elevate e sofisticate; un ampliamento dei
kit completi per impianti home theatre, magari più facili da installare e connettere,
magari di tipo wireless, cioè senza la necessità di cavi di collegamento. Quindi
un mercato in piena evoluzione, come del resto tutto il comparto elettronico,
con la comparsa di frequenti novità e la rapida obsolescenza dei modelli già
sul mercato.

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