Speciale non-food – Prodotti funzionali, usi innovativi

Articolo pubblicato su MARK UP 117 giugno 2004 – Versatilità. La ricerca e lo studio dei materiali progrediscno

Il consumatore ricerca prodotti sempre più sofisticati, curati e
gradevoli. In crescita la domanda di contenitori

Cambiano velocemente abitudini e stili di vita: si mangia fuori casa una volta
al giorno ed è sempre minimo il tempo da dedicare alla preparazione del
pasto. Di conseguenza, cresce la necessità di conservare alimenti già pronti
e porzionati. Ma anche per scaldare e cuocere velocemente il cibo occorrono
contenitori studiati per sopportare il passaggio caldo-freddo, freezer-microonde.
Da qui la grande fortuna dei contenitori usa e getta, delle pellicole per alimenti
e dei rotoli di alluminio, chiamati da tutti semplicemente domopack, come il
nome del marchio apparso per primo sul mercato. La domanda è costantemente
in crescita, anche per le innovazioni che ciclicamente vengono lanciate come
la più recente carta forno o le vaschette in cartone per microonde, i sacchetti
per i cubetti di ghiaccio o i diversi formati dei contenitori. Nel 2003 le vendite
a valore del comparto hanno superato i 212 milioni di euro: dalle rilevazioni
sfuggono le vendite dei discount, che pure sono numerose.

Il consumatore
Target trasversale, consumatori attenti, giovani, forti utilizzatori
di forni a microonde e congelatori

Il target di riferimento è assolutamente trasversale per i rotoli; un
po’ più giovane per i contenitori usa e getta. Sono individui sotto i
45 anni; attenti alla sicurezza e alla data di scadenza dei prodotti che consumano;
utilizzano forni a microonde e congelatore; acquistano in supermercati e ipermercati.

Requisito fondamentale per l’utente è la certezza che i prodotti
siano idonei a contenere quei prodotti alimentari. Altro requisito è
la costanza qualitativa dell’articolo insieme alla possibilità di comprendere
immediatamente le caratteristiche merceologiche (quantità, dimensione ecc).

Da indagini condotte risulta che le richieste degli acquirenti portano a un
quadro sempre più frammentato della domanda, con richieste estremamente personalizzate
e specialistiche dei vari prodotti: il consumatore vuole poter scegliere la
metratura o la dimensione a lui più conveniente, i materiali che meglio rispondono
alle sue esigenze (forno tradizionale, microonde, conservazione in freezer ecc.),
le offerte più interessanti per le sue necessità.
“Per i prodotti vengono sempre richieste altissime caratteristiche di
fruibilità”, conferma a MARK UP Lorenzo Francia, direttore vendite di
Comital Saiag.
“L’alluminio deve essere sufficientemente spesso da non rompersi
mentre lo si usa, la pellicola elastica e aderente si deve svolgere e tagliare
con facilità, mentre per il freezer i sacchetti devono avere uno spessore e
un grado di permeabilità ai gas che consentano di proteggere il cibo durante
tutta la congelazione”, spiega. Il consumo di pellicole e contenitori
è abbastanza omogeneo su tutto il territorio: lo acquista il 21% degli
abitanti del nord-ovest, il 23% del nord-est, il 32% del centro e il 24% del
sud.
Le aziende di produzione si contano sulle dita di una mano. In testa Comital
Cofresco del gruppo Saiag che produce i marchi di maggiore notorietà Domopack
e Cuki, per intenderci, nonché la maggior parte di private label poi
Chimicon, Comset. Le aziende citate producono anche per conto delle catene di
distribuzione: ogni insegna ha una linea di prodotti a marchio proprio di prodotti
usa e getta: in genere si tratta di nomi di fantasia; i prezzi sono di molto
inferiori rispetto alle marche più conosciute.

Dal freezer al
forno
 
  • Le vaschette usa e getta sono richieste da chi ha poco tempo e vuole
    avere tutto pronto da scaldare direttamente in forno.
  • I contenitori occupano poco spazio, sono impilabili e facilmente reperibili.
  • Le pellicole sono estremamente versatili e si prestano a qualsiasi
    tipo di utilizzo.
 
 

Le tipologie
Le vaschette sono i prodotti bestseller della categoria. Materiali:
alluminio, carta e recentemente pet

Le vaschette in alluminio sviluppano circa il 95% del fatturato del mercato.
Quelle con coperchio sono più adatte al congelamento e successivamente a riscaldare
il cibo. Per ragioni di praticità per il porzionamento e lo scongelamento (più
piccola è la porzione più velocemente si scongela), i formati più piccoli
(da mezzo litro) sono i più venduti mentre raggiungono buone performance anche
i formati da litro. Nel segmento delle vaschette senza coperchio, che sono le
più vendute, l’offerta di formati è ampia: preferiti risultano
gli articoli da 1 e 2 litri; esiste anche una versione da 5 litri per piatti
da 12 porzioni. I contenitori sono rettangolari, rotondi e ovali.
Le vaschette in alluminio non alterano le caratteristiche chimiche e organolettiche
dei cibi, resistono alle alte temperature di cottura e a quelle basse di congelamento,
non si deformano con il calore, sono pratiche e igieniche. Le vaschette di carta,
prodotto ancora di nicchia ma che sta avendo buona notorietà, sono utilizzabili
sia nel microonde sia nel forno tradizionale. Sono in cartone accoppiato; hanno
un trattamento antiaderente; possono essere utilizzate anche in freezer e passare
direttamente da -40 °C a +200 °C; sono prodotte con e senza coperchio;
l’unico avvertimento è di non utilizzarle mai con il grill acceso
o sulla fiamma diretta.
Sono apparse di recente anche vaschette in pet, utilizzabili in freezer e microonde,
mai nel forno tradizionale. Il pet è di due tipologie: Apet, trasparente
che tollera temperature da -40 °C a +70 °C; Cpet, opaco, stabile fino
a +200 °C. Sono antiaderenti; disponibili in piccoli formati; riutilizzabili
e lavabili in lavastoviglie.

I rotoli
In alluminio, in pet, ultimamente in carta. Servono per gli utilizzi
più vari: conservare, ma anche cuocere

Le pellicole in alluminio, presenti in ogni casa, hanno raggiunto vendite per
64 milioni di euro nel 2003. Hanno il compito di proteggere gli alimenti dalla
luce; resistono alle alte temperature e conservano il calore; possono essere
utilizzate anche per cuocere; non lasciano sfuggire gli odori. Hanno spessore,
metratura, prezzo variabili; si prestano alla raccolta differenziata; sono riciclabili.
Esistono in versioni standard e speciali: accoppiate con altri materiali, goffrate,
foderate in bianco come il Megalù Domopack, realizzate da un doppio strato di
alluminio più pet (poliestere). Il lato interno bianco è antiaderente
e tutti i tipi di alimenti possono essere avvolti in questo rotolo e passare
direttamente dal freezer al forno fino a 200 °C senza attaccare.
La pellicola trasparente ha un costo inferiore a quella in alluminio; resiste
di più alla lacerazione e si buca con meno facilità; la trasparenza consente
di identificare subito l’alimento conservato. In commercio esiste anche
una pellicola trasparente per il microonde, ma è un prodotto di nicchia
di cui si vendono un milione di pezzi l’anno.
A lungo si è dibattuto sulla poca sicurezza del pvc (cloruro di polivinile)
che ha costituito il primo materiale utilizzato per la pellicola trasparente.
Per avere flessibilità ed elasticità, a questo polimero vengono aggiunti degli
additivi, gli ftalati, che per ' a contatto con sostanze grasse e alcoliche
tendono a cedere molecole al cibo. Da questa migrazione di molecole nasce il
discorso della presunta pericolosità. Oggi il pvc è stato sostituito
da altri polimeri; pe (polietilene), ps (polistirene), pa (poliammidico).
Alcune catene di distribuzione nelle loro pellicole a marchio hanno abolito
la presenza di pvc e lo dichiarano sulle confezioni.
Il rotolo di carta da forno si può utilizzare sia nel forno a microonde sia
in quello tradizionale. E' antiaderente e consente l’utilizzo come copertura
dell’interno delle teglie evitando così di ungerle; esalta i sapori
senza assorbire i grassi. L’unica precauzione è quella di evitare
il contatto con le pareti del forno. può essere utilizzato anche per avvolgere,
conservare, separare salumi, formaggi, carne in frigo e in freezer.
Il pack dei rotoli presenta una forte spigolosità, ha un’apertura a strappo
pungente, nei top di gamma vi è un seghetto per agevolare lo strappo.

Le informazioni sono carenti: poche sull’utilizzo, ancor meno sulla raccolta
differenziata, mentre le fantasiose diciture “doppia forza, extra”
non sono valutabili rispetto al carico di rottura e alla resistenza. I sacchetti
sono in 2 versioni: per conservare in freezer o per cuocere in microonde o al
vapore. Le dimensioni vanno da 0,5 a 8 litri. Sono provvisti di etichetta su
cui scrivere notizie sul contenuto e data del confezionamento e ne esistono
tipi per conservare frutta e verdura provvisti di fori. Quelli per la cottura
consentono di non utilizzare pentole speciali e cestelli, non disperdono odori
fastidiosi, non fanno disidratare gli alimenti che stanno cuocendo, consentono
il costante controllo della cottura degli alimenti ed evitano fastidiose pulizie
di forni e pentole.

L’innovazione
Contenitori in materiali antiaderenti, sistemi di conservazione sottovuoto.
Prodotti di design gradevoli

Negli ultimi anni nel comparto dei contenitori monouso, oltre a un’ampia
varietà di formati, Comital Cofresco ha proposto una serie di contenitori in
materiale antiaderente, ma soprattutto la carta frigo in pura cellulosa che
arricchisce il comparto degli avvolgenti per alimenti.
Il prodotto ha raggiunto buoni livelli di accettazione da parte dei consumatori
grazie anche a una campagna televisiva che ne ha supportato il lancio la scorsa
estate. Altro ambizioso lancio di Comital Cofresco avvenuto nel 2003 è
quello del sistema sottovuoto, costituito da apparecchio e sacchetti per realizzare,
a livello domestico, un nuovo sistema di conservazione dei cibi, molto diffuso
a livello di prodotti da banco della grande distribuzione, apprezzato dai consumatori
per le sue caratteristiche di naturalità e facilità di fruizione.
All’interno del gruppo di cui Comital Cofresco fa parte è stata
realizzata una linea di colata continua di alluminio, un significativo investimento
atto a garantire la massima autonomia attraverso la verticalizzazione del processo
produttivo e un migliore controllo dei costi.
“Nei prossimi mesi del 2004 contiamo di raggiungere una maggiore presenza
sui mercati internazionali, come già è successo in Svezia con l’acquisizione
da parte del nostro gruppo di Skultuna Folie, indiscusso leader di mercato di
rotoli di alluminio per uso domestico”, conferma a MARK UP Lorenzo Francia
di Comital.
Comital Cofresco lancerà sul mercato una nuova gamma di vaschette in
materiale plastico e una nuova tipologia di contenitori in alluminio per il
settore largo consumo. Presentati con il nome Le teglie, saranno la risposta
alle richieste di quei consumatori più esigenti che richiedono contenitori in
alluminio sempre più robusti, facilmente trasportabili ma esteticamente gradevoli
per essere portati in tavola.

La tendenza di mercato
Maggiore attenzione nell’utilizzo dei contenitori: risparmio di
tempo e indicatori di sicurezza dei cibi

L’esigenza di conservare al meglio e più a lungo il cibo è una
necessità sempre più evidente ed emergente nel vissuto del consumatore. La tendenza
a considerare il cibo come un valore (per il costo, la salute, l’impegno
posto nella preparazione, il tempo speso per la spesa) si riflette anche su
una maggiore attenzione nell’utilizzo dei contenitori per ben conservarli.
Il risparmio di tempo, che una conservazione corretta dei cibi consente, è
uno degli elementi che dovrebbe favorire un maggior utilizzo degli avvolgenti
per alimenti.
Il futuro della conservazione degli alimenti è rappresentato dalla pellicola
trasparente che, al contatto con gli alimenti, mostrerà lo stato del
cibo e la presenza di batteri nocivi. Il materiale, brevettato da un’azienda
canadese, Toxin Alert, è formato da sottilissimi strati di plastica separati
l’uno dall’altro attraverso cui sono costretti a passare i batteri.
Nello strato esterno sono presenti gli anticorpi delle tossinfezioni più conosciute:
sono disposti su una grande X che si colora quando vengono catturati i batteri
e indicano lo stato di deperibilità dell’alimento.

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