Speciale non-food – Senza i prodotti monouso che festa sarebbe?

Articolo pubblicato su MARK UP 133 ottobre 2005 – Il vissuto del consumatore

L’usa e getta è sempre più personalizzato, con un occhio all’ambiente

Senza prodotti monouso per la tavola come piatti, bicchieri, posate, tovaglie, tovaglioli, ciotole, insalatiere, coppette, flûte, vassoi, tazzine per il caffè, organizzare feste, party, rinfreschi, picnic sarebbe certamente molto più complicato e soprattutto oneroso, pensando in particolare al costo di cristalli e porcellane.
Oltre al binomio convenienza-praticità, la vastissima gamma di piatti, bicchieri, posate, tovaglioli e tovaglie usa e getta coordinati o in tinta unita offre anche l’opportunità di personalizzare un invito o rendere più allegro e divertente un pranzo all’aperto.
Con le stoviglie dei servizi monocromatici si possono scegliere abbinamenti di colori diversi tra piatti piani e piatti fondi, magari accostando posate e tovaglioli di tonalità complementari, ma è soprattutto nelle stoviglie decorate, rigorosamente in coordinato, che la fantasia regna sovrana. Qui conta molto la stagionalità (primavera/estate, autunno, Halloween e Natale), un fattore che caratterizza anche le decorazioni tradizionali (fiori, frutta, foglie ecc.). Rispetto al bianco, al monocromatico o al tono su tono, le linee decorate hanno naturalmente una durata minore (due o tre anni) rinnovando periodicamente le proposte.
La personalizzazione conta molto anche nel mondo dell’infanzia dove feste di compleanno sono ravvivate da coordinati all’insegna dei cartoni (classici Disney, Tom & Jerry ecc.), eroi del fumetto o dei giocattoli più noti (Batman, Barbie ecc.).
La scelta tra carta (adatta ai party) e plastica (ideale per la barca) dipende dal tipo di utilizzo, ma anche dallo stile e dai gusti dell’ospite. Senza dimenticare l’alluminio, che, per le sue caratteristiche, è senza dubbio indispensabile per i piatti di portata e uno dei migliori materiali per la produzione di imballi per alimenti (igienico, indeformabile, non altera la chimica e i sapori dei cibi, non teme né il caldo in cottura né il freddo del congelamento), le novità dell’usa e getta vengono dai materiali di origine organica totalmente riciclabili e compostabili. Frutto di nuove tecnologie, polpa di cellulosa biodegradabile super resistente, plastiche a base di amido di mais, di fibra di bambù e canna da zucchero fanno del monouso bioecologico una nicchia dalle notevoli potenzialità, poiché le stoviglie con requisiti ambientali promettono di assumere un sempre maggiore peso nelle scelte dei consumatori.

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