Speciale non-food – Un lusso in casa

Articolo pubblicato su MARK UP 98 novembre 2002 – Diffusione: alla portata di tutti

L’home theatre permette di godere un film, un concerto o uno spettacolo in poltrona

Già alla fine dello scorso anno erano in vetta ai desideri degli italiani. Stiamo parlando degli impianti home theatre che, in un sondaggio sulle intenzioni d’acquisto delle famiglie, si piazzavano al primo posto tra i prodotti di elettronica di consumo. Lo confermano anche i dati 2002: le performance del segmento specifico, in un mercato stagnante, sono state molto buone, con un trend di crescita del +26% tra lettori e supporti. In parallelo, è cresciuto l’acquisto dei film in formato Dvd: da 5,3 milioni di pezzi del 2001 a oltre 7 milioni nelle previsioni di fine esercizio 2002.
Secondo un’indagine Doxa commissionata da Dvd Group, l’organismo che si occupa di promuovere una sempre più stretta collaborazione tra industria del cinema e dell’audiovisivo ed elettronica di consumo, il tasso di penetrazione dell’home cinema è cresciuto dal 3% del 2001 al 5% di quest’anno; nel 2005 si stima che possa arrrivare al 13%. Il parco apparecchi Dvd installati nelle case degli italiani ha raggiunto le 600.000 unità, con un rapporto di 9 titoli per riproduttore.

Sostituzione. Il 77,8% delle famiglie italiane possiede, da oltre una decina d’anni, un lettore-registratore di cassette Vhs che viene utilizzato quasi esclusivamente per la riproduzione dei film, raramente per la registrazione di programmi televisivi. Sarà proprio questo segmento ormai saturo quello che verrà fortemente scosso nei prossimi anni dall’home cinema. Stessa sorte toccherà agli impianti hi-fi di vecchia generazione: casse, amplificatori, piastre di registrazione, tutti apparecchi destinati a un forte e accelerato ricambio. Molto probabilmente succederà un po’ quello che è già accaduto negli ultimi anni per i tradizionali dischi in vinile ormai soppiantati dai compact disc.
Intanto sta crescendo la disponibilità di film in formato Dvd: alla fine di quest’anno il catalogo supererà i 6.000 titoli. E l’edicola sta diventando il luogo di promozione ideale nel tentativo di bissare il successo delle videocassette in Vhs allegate ai quotidiani. Sicuramente il grande favore è il cinema che, uscito dalla porta come spettacolo da gustare fuori casa, rientra per così dire dalla finestra con grande favore.
Secondo i dati disponibili, solo il 62% dei lettori Dvd presenti in Italia viene utilizzato per la sola visione dei film in connessione con la tv; il 38% risulta invece far parte di un più ampio sistema di home cinema.
Se la magia del cinema in casa si manifesta con la visione di immagini definite e perfette, bisogna riconoscere che anche l’audio con il famoso effetto avvolgente del surround contribuisce alla fascinazione.

Tecnologia. Il grande vantaggio e la vera novità degli ultimi lettori-riproduttori di Dvd è la possibilità di utilizzare un apparecchio solo per riprodurre diversi supporti: dai film ai compact disc, ai file Mp 3. L’impianto è composto in genere da un lettore Dvd, un sintoamplificatore, che nei modelli all-in-one è integrato al lettore, più un set di casse o diffusori.
Oggi, sempre per un discorso di convenienza economica ma anche di semplicità di utilizzo (meno fili, un solo telecomando), si preferisce acquistare un kit di elementi della stessa casa produttrice e poi collegare il tutto al televisore.
Se nel sistema audio le innovazioni sono abbastanza stabili, la tecnologia sta correndo velocissima sul video, offrendo differenti soluzioni a prezzi molto diversi. Il tv color a grande schermo resta fondamentale per una fruizione ottimale di tutto il sistema. Gli schermi si sono ridotti a pochi centimetri di spessore nei monitor al plasma.
In parallelo si è sviluppata anche la tecnologia a retroproiezione, utilizzata fino a ieri in ambito didattico, ideale per avere immagini chiare e brillanti anche sul più grande degli schermi.
Lo conferma Antonio Zulianello, direttore commerciale della divisione informatica di Nec: “il vero erede del cinema è uno schermo a retroproiezione, oggi a utilizzo prevalentemente professionale, ma destinato a crescere nel segmento consumer. La nostra new entry in questo campo è lo schermo presentato di recente, Ht 1000, che riesce a coniugare la luminosità con il contrasto necessario per dare immagini di qualità”. Il problema è ancora il prezzo: costa 6.000 euro.
Il formato tradizionale televisivo 4:3 lascia il posto al 16:9, proporzione cinematografica per eccellenza. L’immagine è più chiara e nitida, priva di sfarfallio, con meno riflessi e meno distorsioni, visibile da tutte le angolazioni, anche lateralmente. La dimensione considerevole impera con modelli da 60, 50, 42 e 32 pollici (quest’ultimo mediamente è il formato più richiesto ). Anche il più tradizionale e meno costoso tv color si è adeguato e quasi sempre adotta la scansione a 100 Hz (nei vecchi tv color era a 50 Hz) per una definizione dell’immagine superiore. Certo i prezzi sono ancora abbastanza alti, per quelli al plasma soprattutto (non meno di 5.000 euro), ma destinati a scendere e senza spendere troppo si possono trovare soluzioni di compromesso, sfruttando magari le offerte promozionali.

I produttori. I marchi presenti sono quelli consolidati dei produttori di elettronica di consumo: Philips, Sony, Panasonic, Thomson. A essi si affiancano gli specialisti dell’hi-fi come Pioneer e Samsung; infine dei distributori come Atlantis o Eurosound. Quest’ultima azienda fa delle piccole dimensioni e dell’estetica il suo cavallo di battaglia: distribuisce per l’Italia l’apparecchio Slim Theater di Onkyo con diffusori palmari da appendere al muro molto leggeri (700 g) e di dimensioni ridotte (8,5 cm di altezza).
Perché il grande problema da superare per gli italiani è l’ingombro: cinque casse spaventano, soprattutto le mogli, visto che l’acquisto di un impianto home theatre è destinato ad arricchire la propria abitazione. Quindi diversi elementi sparsi in salotto o in soggiorno, fili che corrono tutto intorno, apparecchi che troneggiano ben visibili. È proprio per questo motivo che, dopo un inizio prettamente tecnico, i produttori, seguendo il filone dell’elettrodomestico, stanno curando molto l’estetica del prodotto. “Il 70% degli acquisti viene effettuato congiuntamente dalle coppie - conferma a MARK UP Gianpaolo Radrezza, trade marketing manager di Panasonic -. Il design gioca un’importanza determinante nella scelta dell’apparecchio che, in ogni caso, è destinato a vivere nel salotto buono. In secondo ordine, ma non meno importante, la facilità d’uso”. Il best seller di Panasonic, Dvd-Dv 280, coniuga bellezza e tecnologia, consentendo - quando non si abbia la possibilità di mettere i due diffusori surround dietro al punto di ascolto - di utilizzare il comando Virtual Real Surround che ricrea lo stesso effetto.
Quanto più un apparecchio Dvd è in grado di leggere più supporti, tanto più è apprezzato. La decodifica audio completa è inserita nel sistema Lx 8000 Sa di Philips, un kit di home entertainment capace di leggere anche registrazioni effettuate su dischi Cd-R, Cd-Rw e Mp3. Inoltre è dotato di altoparlanti multicanali (sistema 5.1) in grado di riprodurre anche musica digitale prodotta dai Super Audio Cd, rendendo tutte le sfumature della musica, come se si assistesse a un spettacolo dal vivo.
“Questo sistema, come pure il modello Lx 3000 D, si presta a una grande personalizzazione: i comandi audio a quattro vie consentono infatti di selezionare quattro differenti modalità d’ascolto - azione, concerto, dramma, fantascienza - per intonarsi al meglio alle atmosfere dello spettacolo”, puntualizza a MARK UP Pietro Allegri, marketing manager audio di Philips.

La segmentazione. Tante sono le esigenze da rispettare: la tendenza diventa allora la ricerca di nuovi segmenti di prodotto, la personalizzazione degli impianti, la creazione di un ambiente costruito ad hoc dove poter godere appieno le emozioni dell’home entertainment in un’integrazione di elementi del tipo: arredo, acustica, design, facilità d’uso e, ovviamente, fedeltà.
Per soddisfare le richieste degli utenti le aziende si attrezzano. Sony ha introdotto il concetto Wega Theatre e offre una gamma di prodotti audio-video per ogni gusto: forte dei successi nel settore della musica, dei film e dei giochi grazie a Sony Music, Sony Pictures e Sony Computer Entertainment, sta lanciando una piattaforma in grado di fornire soluzioni personalizzate.
“Nel periodo prenatalizio offriremo tre sistemi totalmente integrati, Dav-S880, Dav -S550 e Dav-S400, tutti all-in-one che si presentano come un impianto home cinema in un’unica confezione, compatibili con tutti i formati e di montaggio facilissimo”, annuncia a MARK UP Michelangelo Amoruso, marketing manager home video e personal audio di Sony. Oltre a questi, tre kit home theatre (Htp-3000, Htp-2500 e Htp- 1000) composti da componenti separate e contraddistinti da standard di qualità, rapporto costo/prestazioni, semplicità d’uso e soprattutto design davvero elevati. Per venire incontro a ogni esigenza, Sony propone inoltre sistemi mini (Mhcrv800D e Dhcfl7D) e micro (Cmtm90Dvd) di dimensioni molto compatte. Proprio perché lo spazio nelle nostre case è sempre minore e l’estetica lo richiede, la tecnologia del prodotto (come già è avvenuto per altri stru-
menti) si sta spostando sulla miniaturizzazione. Che, almeno nel caso delle aziende di provata capacità di ricerca ed esperienza nello sviluppo dei prodotti, non vuole necessariamente dire prezzo più elevato.
Pioneer ha sposato il concetto di compatto (slim) anche nel primo prezzo: Dv350 e Dv454 sono lettori disponibili in colore nero e argento, che, abbinati al sintoamplificatore Vsx-C300, occupano poco più di 12 centimetri di spessore. Tra le nuove funzioni: lo zoom per ingrandire i dettagli più curiosi e il Virtual Surround per creare un effetto avvolgente sfruttando semplicemente le due casse della tv di casa.

L’acquisto. Per cercare il proprio impianto domestico, un po’ come succedeva anni fa per la scelta degli impianti hi-fi, non c’è altra soluzione che girare per negozi, confrontare i modelli e soprattutto chiedere ragguagli e informazioni al personale addetto di vendita. Anche per potersi avvicinare nella scelta a quello che si ritiene il prezzo più conveniente in rapporto alle proprie specifiche richieste. Tra i negozi visitati quelli delle catene di elettronica di consumo sono di gran lunga preferiti perché offrono sale e salette di prova dove poter valutare marche, prodotti e composizioni, abbinando i vari elementi audio e video in molteplici soluzioni. Gli esercizi specializzati curano soprattutto un assortimento orientato al top di gamma, mentre per la grande distribuzione è fondamentale la semplificazione delle proposte dei pacchetti offerti attraverso la comunicazione al consumatore.
Però anche qui gioca molto il passaparola di familiari e amici, nonché l’offerta promozionale periodicamente rinnovata e aggiornata, effettuata da tutte le catene della grande distribuzione soprattutto nel periodo invernale. Pack, notorietà della marca e facilità d’uso diventano elementi fondamentali per una buona vendita. E se c’è un addetto a dare una spiegazione in più, ancora meglio.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome