Squisito Food Lab: il nuovo polo food che unisce formazione e inclusione

Un nuovo progetto di San Patrignano, la comunità di recupero per giovani tossicodipendenti, che si offre come format d'ispirazione

Un nuovo polo agroalimentare che si offre come modello interessante per il mondo food e retail in ottica di sinergia tra attori diversi, inclusione e csr integrata al territorio. Stiamo parlando del neonato Squisito Food Lab, struttura inaugurata da San Patrignano, la comunità di recupero per giovani tossicodipendenti.

Il caseificio, il forno e la norcineria: questi i tre laboratori principali che ospitano attualmente 150 ragazzi in via di formazione professionale, favorendo altresì l'autosostentamento della comunità con la produzione di referenze artigianali atte alla vendita. Un'attività già in essere presso la comunità che vede ora spazi adeguati, così come tecnologie e strumentazioni moderne a disposizione.

"Un sogno che si avvera", spiega Roberto Bezzi, presidente della cooperativa agricola San Patrignano: "Finalmente vede la luce un progetto fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi e per la sopravvivenza stessa della comunità. Una nuova struttura che ci permetterà di accogliere e poter formare ancora più ragazzi, perché in base alle richieste di aiuto, potremo arrivare a coinvolgere circa 250 ragazzi, ben 100 in più di quelli attualmente impegnati. Un aumento che nel tempo ci porterà ad incrementare la produzione e le vendite dei tanti prodotti riuscendo ad aumentare l’autosostentamento della comunità e continuando ad essere un punto fermo per i tanti giovani che ci chiederanno aiuto".

Parliamo, tra l'altro, di prodotti che manterranno una connotazione artigianale, figli di una filiera a chilometro zero e di una vocazione all'inclusione sociale: tutti ingredienti che piacciono al consumatore d'oggi.

 

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