Svicom: “i centri commerciali sono nel pieno di un’evoluzione epocale”

Letizia Cantini (Coo di Svicom), Fabio Porreca (Presidente e fondatore) e Alberto Albertazzi (Ceo)
Con l'acquisizione del ramo retail di Agire Gruppo IPI, Svicom porta a 60 il numero di asset in portfolio. La squadra Svicom si rafforza e affronta le sfide del mercato

"In una fase di forte cambiamento per il mondo dei centri commerciali, noi abbiamo finalizzato questa nuova acquisizione proprio per trasmettere un messaggio positivo alla comunità di riferimento, una conferma di come e quanto sia strategico proseguire nella specializzazione retail". Fabio Porreca, presidente e fondatore di Svicom, l'unica società italiana di grandi dimensioni che non ha ammainato il tricolore, in un mercato dominato dalle multinazionali anglofone (Cushman&Wakefield, Savills, Cbre, Jll), esprime il desiderio che si legga in tale e positiva chiave di sviluppo l'acquisizione del ramo retail (centri commerciali e retail park) di Agire Gruppo IPI, che esce così dal settore per focalizzarsi sul core business dei servizi immobiliari no retail.

In pratica, Svicom ha rilevato la ex Arcotecnica -non ci è stato divulgato il valore della transazione- che confluirà così nell'attività operativa della società acquirente. Paolo Mutti diventa retail business development di Svicom: non è chiaro, al momento, con chi si interfaccerà direttamente fra Alberto Albertazzi, Ceo e partner, Letizia Cantini, da meno di due anni in Svicom come Coo (Chief operating officer), e Vittorio Saquella (Head of Project Management).

Il portfolio di Svicom sale a 60 asset, una consistenza numerica tale da configurare la società presieduta da Porreca in una posizione più o meno allineata per competere, a livello nazionale, con i grandi del settore, come Klépierre, Cushman&Wakefield, Savills.

ORGANIGRAMMA DI SVICOM (prima dell'acquisizione). Oltre al presidente Fabio Porreca, il top management di Svicom vede Alberto Albertazzi (Ceo) cui fanno capo anche l'amministrazione e il project management (diretto da Vittorio Saquella); con Albertazzi si interfaccia Letizia Cantini (Coo) che controlla direttamente le divisioni property management, marketing, digital e tecnica. Corrado di Paolo è responsabile della commercializzazione attraverso Svicom Agency srl

Insomma, vista dall'esterno questa nuova acquisizione ci sembra non solo ravvivare un mercato piuttosto fermo, per non dire piatto, soprattutto sul versante acquisizione/investimenti/transazioni, ma anche un'opportunità per il management di Agire che va a confluire e a innestarsi in una realtà a nostro avviso più dinamica e importante in termini di portfolio.

Nel portafoglio di Svicom spiccano, infatti, centri commerciali anche molto noti e rilevanti per attrazione e location: per citarne solo alcuni, in Emilia Romagna, Le Mura e Diamante, entrambi a Ferrara; I Portali a Modena; in Lazio, GranRoma, Happio, Aura, tre pezzi grossi della Capitale; in Puglia, regione di origine, dove Svicom conta 15 mandati su 60, ricordiamo GrandApulia a Foggia, e i Mongolfiera di Bari (3) e Andria, e Bari Blu; ma Svicom controlla, nella triplice modalità operativa dell'asset/property/leasing management (Am/Pm/Lm), altri 22 asset fra Piemonte, Veneto, Lombardia e Liguria.

Nella distribuzione geografica degli asset in gestione, vediamo Svicom molto concentrata, oltre che in Puglia, soprattutto nel Nord Italia, mentre è pochissimo presente nelle regioni del sud (Campania, dove, però, è entrata di recente con la Birreria Shopping Centre a Napoli, Basilicata, Calabria e Sicilia).

"Un settore in forte (e necessaria) evoluzione"

"Nel mercato dei centri commerciali e delle grandi destinazioni extraurbane, vedo sicuramente delle trasformazioni -commenta Fabio Porreca- non riducibili, però, a un modello standard, universalmente replicabile. I percorsi di questa evoluzione, necessaria, del settore saranno molto specifici, tagliati su misura locale, soprattutto nel marketing, ma anche nella gestione e nel leasing". Gli ambiti principali attraverso i quali vedremo (e già vediamo) esprimersi il cambiamento sono:

  • conversione delle superfici iper (parziale o totale)
  • ampliamento/miglioramento della parte food (food court/food hall)
  • Servizi no-retail
  • Integrazione offline/online
  • Marketing locale/territoriale e valorizzazione delle parti comuni

Svicom è anche articolarmente vivace nelle iniziative di marketing che la vede protagonista, fra l'altro, nel consumo sostenibile, nel marketing culturale e artistico, nella lotta contro il femminicidio.

 

 

 

 

 

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