Tax free shopping, cinesi e russi i clienti leader in Italia

Da sin. Stefano Rizzi, Ignazio Abrignani, Marina Lalli, Stefano Gardini
Secondo Global Blue, oltre a Milano, Roma, Firenze e Venezia (le mete top), il turismo internazionale apprezza sempre più città come Verona, Siena, Napoli, Palermo. Il valore totale degli acquisti tax free in Italia è cresciuto del 16% nel 2019

Il settore Turismo in Italia ha chiuso il 2019 con un incremento del +6,6% in termini di spesa e del +3,5% in presenze. Per il 2020 si stima un aumento del 3,1% rispetto al 2019, con 74 milioni di arrivi. Il turismo e le voci di spesa collegate, come il Tfs (Tax free shopping), rappresentano, dunque, uno dei pochi settori in forte (se lo rapportiamo al nostro Pil, fortissima) e oltretutto costante crescita (anche nel medio periodo). Ha quindi ragione Marina Lalli, vicepresidente di Federturismo Confindustria, a non nascondere la preoccupazione “per l’impatto che il coronavirus rischia di avere sui conti del turismo e sulle scelte dei viaggiatori che potrebbero rivedere almeno in parte i loro programmi nel medio periodo. Soprattutto per la moda o il design, dove siamo indiscussi protagonisti, poter acquistare un capo/oggetto lì dove è stato pensato e realizzato, riveste un forte significato”.

I dati, tutti positivi e in forte crescita, relativi al turismo internazionale nel nostro paese, sono stati presentati nella cornice della Bit (Borsa internazionale del turismo), storica manifestazione organizzata da Fiera Milano. I dati riguardano il 2019 e vengono dall’Osservatorio sul Turismo firmato Global Blue e Federturismo Confindustria.

"Nel 2019 il Tax Free Shopping (TFS) in Italia ha registrato una crescita a doppia cifra, +16% rispetto al 2018, trainata non solo dalle destinazioni italiane più tradizionali, come Milano, Roma, Firenze e Venezia, ma anche da quelle meno note ai Globe Shopper, ma con grande potenziale di sviluppo, da Palermo a Verona, passando per Napoli e Siena  -commenta Stefano Rizzi, country manager di Global Blue Italia-. I turisti internazionali, che noi abbiamo definito Elite Shoppers, ovvero viaggiatori con un potenziale di acquisto molto elevato, rappresentano il 17% sul totale dei volumi di spesa".

"L’Italia, per i turisti che vogliono dedicarsi agli acquisti, anche costosi, rimane una delle mete preferite -continua  Marina Lalli, vice presidente di Federturismo Confindustria-. Solo nell’estate del 2019 la spesa degli stranieri che hanno scelto l’Italia come meta per le vacanze, ha superato di quasi 8 miliardi di euro quella dei turisti italiani all’estero. Il settore del turismo ha chiuso il 2019 con un +6,6% in termini di spesa e +3,5% in presenze. Per il 2020 si stima un aumento del 3,1% rispetto al 2019, con 74 milioni di arrivi.

Soglia minima di rimborso e competitività

"Il Tax Free Shopping è un fattore molto attrattivo per i turisti -sottolinea Ignazio Abrignani, presidente dell’Osservatorio Parlamentare per il Turismo-. Lo shopping di lusso e di qualità, come è quello legato al made in Italy, è infatti una delle principali attività e voci di spesa nella vacanza dei turisti che arrivano da fuori Europa, capace di determinare le scelte relative alla durata del periodo di soggiorno. Per questo, e anche immaginando di dover fronteggiare in modo sempre più frequente situazioni impreviste come quella che stiamo attualmente vivendo, situazioni che potrebbero colpire il settore turistico e l’economia del nostro Paese, dobbiamo fare in modo che l’Italia sia sempre più competitiva, rivedendo alcuni strumenti, come l’abbassamento della soglia minima di spesa, per consentire ai turisti internazionali di accedere al rimborso dell’Iva sugli acquisti, una soglia che in alcuni Paesi, come Germania, Spagna, Gran Bretagna è a zero, mentre in Italia è ancora a 155 euro, il livello più alto tra i Paesi europei".

Travel Retail, il sesto continente

"Il travel retail è stato ribattezzato il sesto continente -aggiunge Stefano Gardini, Presidente Atri- per il numero di viaggiatori e il fatturato generati: la cifra d’affari stimata, a livello mondiale, varia da 85 a 90 miliardi di dollari, con un’ipotesi di crescita fino a 125 miliardi di dollari nei prossimi anni".

Europa e soprattutto Asia Pacifico rappresentano insieme circa il 73% del mercato. E  il mercato asiatico è quello che cresce di più. La categoria di prodotto principale in valore è quella della bellezza (40% del totale), secondo i dati di Etrc, in crescita nel periodo gennaio-settembre 2019 rispetto al medesimo periodo 2018. Ma sono il cibo di qualità ("fine food") e la pasticceria, ad aver registrato i tassi di crescita più importanti: un vantaggio anche per l'Italia che in questi due mercati ha parecchie eccellenze da valorizzare.

Cina principale nazionalità nel Tfs

Nel 2019, secondo i dati Global Blue, in Italia gli acquisti tax free dei turisti provenienti da Paesi extra UE sono aumentati del 16% rispetto al 2018, con scontrino medio salito a 985 euro (+8%).

I cinesi sono la principale nazionalità nel Tax Free Shopping, con il 28% del totale (+7% rispetto al 2018), seguiti dai russi (12% del totale), i cui acquisti sono aumentati dell'8%, e dagli statunitensi (11% del totale), la cui spesa aumenta di quasi il 30% rispetto al 2018.

Nel 2019 i cinesi sono la prima nazionalità sia nel Nord Italia (31%) sia al Centro (28%), mentre il Sud è meta soprattutto degli americani (27% del totale).

Nord Italia

Nel 2019, Milano concentra più di due acquisti su tre effettuati dai viaggiatori extra UE nelle città del Nord Italia. Il capoluogo lombardo è la meta leader per questo tipo di acquisti, ma Torino registra, rispetto al 2018, la maggiore crescita percentuale (+35%) delle vendite tax free, con scontrino medio di 1.257 euro (+24% rispetto al 2018), valore che ha superato anche la media di Milano. I cinesi trainano gli acquisti nel capoluogo piemontese con un’incidenza del 39% sul totale vendite, e una spesa media di 1.534 euro.

Dopo i cinesi troviamo i russi (9%) e gli statunitensi (8%). Questi ultimi, però, a Torino hanno quasi raddoppiato (+91%) i propri acquisti rispetto al 2018, portando lo scontrino medio a 1.415 euro.

I russi sono protagonisti a Verona, con il 30% sul totale, staccando i cinesi (secondi, con il 19%) che hanno, però, lo scontrino medio più elevato (1.135 euro). L’incremento maggiore spetta agli americani, +42% rispetto al 2018.

Centro Italia: la performance di Siena

Roma e Firenze, le tradizionali regine del TFS, non sono però le uniche città del centro Italia ad attrarre i turisti extra UE negli acquisti di lusso.

Nel 2019, tra i comuni considerati da Global Blue, Siena campeggia con un +61% rispetto al 2018, e scontrino medio di 747 euro (+36%). Anche qui i viaggiatori cinesi dominano con il 43% del totale, e spesa media di 1.032 euro, seguiti dagli americani (17%), che hanno raddoppiato il numero di acquisti rispetto al 2018, e dai russi (6%).

Da anni nel mirino dei Globe Shopper, Forte dei Marmi è cresciuta del 20% rispetto al 2018, registrando uno scontrino medio di 1.661 euro. Qui i russi sono la principale nazionalità (38%), ma i cinesi, terzi con il 12% del totale dietro anche agli statunitensi (14%), registrano lo scontrino medio più elevato: 4.523 euro.

Sud Italia e isole: Napoli cresce di più

Tra le città del Sud Italia considerate da Global Blue, quella che cresce di più è Napoli: +45% rispetto al 2018 e scontrino medio di 1.128 euro, +14%. Anche nel capoluogo campano i cinesi, con il 30% sul totale vendite e scontrino medio di 1.715 euro, sono i protagonisti principali, seguiti dagli americani (17%) che nel 2019 mettono a segno un +88% e una spesa media di 1.298 euro.

Trend positivo anche per Capri: scontrino medio di 1.476 euro e Tax free shopping cresciuto del 17% se confrontato con il 2018, trainato principalmente dagli americani (48% del totale acquisti tax free nell’isola e scontrino medio di 1.682 euro).

Tra le mete del Sud, bene anche Palermo, +43% rispetto al 2018 e scontrino medio di 1.152 euro.

 

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