Temporary manager: la nuova risposta strategica e flessibile

Il successo risiede nell’avere proprio quelle competenze richieste in quell’istante (Henry Ford). Questa la filosofia con cui Solution Maker, società creata da Lorenzo Dolci, Mario Maiocchi e Alberto Sgheiz, si presenta alle imprese, offrendo come risposta ad obiettivi e necessità aziendali la figura del temporary manager.

Parliamo di una figura innovativa particolarmente adatta ad affrontare scenari competitivi in rapido cambiamento, mediante azioni difficilmente pianificabili. Non solo. Il temporary manager risponde rapidamente ad esigenze extra-ordinarie con "una risorsa aggiuntiva che consente poi di tornare alla struttura organizzativa standard senza ritrovarsi con risorse in eccesso", ci spiega Sgheiz.

Un'organizzazione, soprattutto se pmi, spesso non è equipaggiata in tal senso, ma proiettata all'attualità e alle esigenze presenti. "A differenza della consulenza classica possiamo attingere da un bacino di 160 manager tutti con importanti esperienze in grandi gruppi e curriculum validato dall'associazione di temporary manager di cui facciamo parte. In tempi brevi possiamo quindi accedere al giusto profilo e competenze per inserire qualcuno in azienda e assicurare un passaggio efficace in un momento extra-ordinario, con obiettivi ben precisi di tempo e costi. Noi garantiamo sull'avanzamento delle attività e del risultato con un follow up costante".

Le aree di maggior interesse oggi per l'introduzione di un temporary manager sono: gestione di una crisi aziendale, ottimizzazione di economics e risultati, passaggio generazionale, internazionalizzazione, digital transformation.

Un esempio? Quando si rende necessario migrare i sistemi IT ma l'IT manager non è in grado di guidare il processo. Se non si vuole affidare la cosa al fornitore, ma si desidera qualcuno che segua la procedura con continuità e dall'interno, il temporary manager può essere risposta giusta, temporanea, che guidi la transizione a fianco dell'imprenditore come supporto temporaneo.

Altro esempio: un imprenditore che vuole sviluppare le vendite. Anche in questo caso, non è detto che l'introduzione permanente di un direttore commerciale sia la risposta giusta. Solution Maker, prima di tutto, attua prima un assessment dei bisogni che porta a definire un approccio di piano strategico per decide quali linee di crescita seguire (penetrazione sul territorio italiano, sviluppo estero od online...). Da qui la scelta di che tipo di professionista introdurre, per quanto tempo e con quali obiettivi.

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