Tendenze & Scenari – Sì, non se ne può proprio fare a meno

Articolo pubblicato su MARK UP 129 giugno 2005 –

Il panel famiglie HomeScan rappresenta i consumi in casa di 20,6 milioni di famiglie italiane. Si basa su un panel di 6.000 famiglie che registrano tutti gli atti di acquisto a livello di referenza. Il servizio consente di analizzare il repertorio d'acquisto delle famiglie acquirenti una marca o un prodotto e, grazie alla lettura della sequenza d'acquisto, anche il passaggio da una marca all'altra, identificando la source of business. L'identificazione del luogo di acquisto permette anche di analizzare il differente comportamento di acquisto nelle insegne della Gda.

È un luogo comune affermare che noi italiani non possiamo fare a meno della pasta, ma è vero. Nell'ultimo anno oltre 21 milioni di famiglie hanno acquistato pasta di semola; considerando che le famiglie residenti sono 21,3 milioni, abbiamo un dato di penetrazione che si avvicina al 99%.
Ogni famiglia compra mediamente 2 chilogrammi di pasta ogni due-tre settimane. Il 75% dei volumi acquistati vanno alla classica pasta “asciutta” (corta, lunga, oppure specialità regionali). La pasta “in brodo” pesa il 13,5% nel nostro consumo, mentre l'integrale si ferma allo 0,4%.
Altro luogo comune confermato: la vocazione mediterranea della pasta. Il 65% della pasta viene infatti consumato al centro-sud. Un consumo tradizionale? Sicuramente sì, con attenzione però alla convenienza. Nell'ultimo anno il valore complessivo speso dai consumatori è calato dell'1,8%, a fronte di volumi sostanzialmente stabili (-0,3%). Prezzi in discesa, ma anche crescita del canale discount, che fornisce quasi il 10% della pasta consumata dalle famiglie italiane, contro l'8% di un anno fa.
(chicca.tenti@italy.acnielsen.com)

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