Tendenze & Scenari – Una scelta che rimane fra l’impulso e il pretesto

Articolo pubblicato su MARK UP 130 luglio - agosto 2005 –

Gastronomia take away e il corrispettivo surgelato dei piatti pronti godono di un’attenzione crescente nel processo di acquisto nel punto di vendita. L’angolo di gastronomia preconfezionata infatti riveste per i consumatori un ruolo di vera attrazione: anche chi non ha alcuna intenzione di acquisto si ferma e valuta la qualità dell’offerta. Tale attenzione ci porta a dire che l’immagine che l’insegna riesce a sviluppare sulla categoria in quanto a qualità, assortimento, prezzo ricade sulla percezione complessiva d’immagine dell’insegna.
Ad acquistare piatti pronti surgelati “in busta” sono principalmente i giovani (50% del campione osservato) con una prevalenza dei maschi sulle femmine (70%). I piatti di gastronomia preconfezionati sono preferiti, invece, dalle persone di età compresa fra i 35-55 anni (63% del campione) senza, in questo caso, una significativa differenza tra i sessi. Nel 70% dei casi la scelta del prodotto da acquistare è un’operazione che richiede tempi lunghi: il tempo di permanenza medio si aggira tra i 4-5 minuti.

Gli atteggiamenti più comuni
La prima operazione compiuta dai clienti è un’attenta disamina di tutte le proposte del banco, senza fare una distinzione tra primi piatti, secondi piatti o piatti unici, seguita da una lunga sequenza di azioni sul prodotto. Prima di tutto vi è la lettura della confezione: si legge il tempo necessario per la preparazione, il numero di porzioni e infine gli ingredienti. La lettura del display indicante i prezzi è un’operazione successiva ed è spesso seguita da una pesatura “manuale” del prodotto per testare il rapporto peso/prezzo. La variabile prezzo influenza il 70% del campione analizzato: spesso i clienti maturano la decisione di non acquistare solo dopo aver letto il display prezzi e dopo una sosta lunga al banco.
In media le referenze toccate sono 2-3 ma se ne acquista una sola. Nel 68% dei casi esaminati l’acquisto è d’impulso, ma bisogna sottolineare che l’effetto “attrazione” svolto da tali prodotti è valido anche quando il cliente aveva programmato l’acquisto: un’occhiata agli altri prodotti presenti al banco non la si nega mai. Un’ulteriore considerazione da farsi riguarda la nazionalità dei piatti: si vedono tra le proposte dei banchi frigo ricette tipiche della cucina internazionale e sono veramente numerosi gli “scambi culinari” che avvengono tra i clienti dei punti di vendita.
Concludiamo sfatando un mito legato allo status di quanti acquistano piatti pronti: non sono solo i single ad acquistarli, tra i banchi si vedono tante coppie e si sente spesso dire: “Quando proprio non sai come fare...”. Sarà solo un pretesto?

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