Top Manager Reputation: i migliori del 2022

Messina, Descalzi e Starace i primi ceo per reputazione online in Italia. Nel settore 'food&retail' spicca Cristina Scocchia, di Illycaffè

Cresce la rilevanza mediatica dei top manager: nel 2022, i principali 150 executive del nostro Paese sono stati menzionati in rete 252.000 volte. Nel 2021, i contenuti online erano stati 152.000, mentre nel 2020 si erano fermati a 115.000. A rilevarlo è Reputation Science, società specializzata nella gestione della reputazione di aziende, manager e istituzioni, che cura l’osservatorio permanente Top Manager Reputation. Un ritmo di crescita importante: +32% tra il 2020 e il 2021 e +66% negli ultimi dodici mesi. Sintomo della rilevanza politica che i top manager hanno assunto nel nostro Paese. Agli executive moderni è richiesto un compito in prima persona, molto più attivo rispetto al passato e su più fronti, da quello aziendale a quello sociale.

Secondo Reputation Science, al giorno d’oggi la comunicazione di un’azienda, tramite un suo manager, governa la percezione pubblica dell’azienda stessa. Molti manager hanno già abbracciato questa prospettiva. Così, nel 2022, quasi un contenuto su due è riferito alla sfera della leadership: in un contesto di crisi, il Paese ha guardato a loro in cerca di una guida. Segnale di come i leader d’azienda siano sempre più integrati nel dibattito pubblico, non solo in quello economico.
Il tema Esg (Environmental, social and governance) si conferma uno degli asset portanti della comunicazione dei top manager. Fare impresa, anche in Italia, significa così prestare attenzione sia al benessere interno che a quello esterno, cercando di avere un impatto positivo anche sulla società che ci circonda. Valgono il 19% del totale le performance aziendali, una dimensione che oscilla a seconda del periodo dell’anno, incontrando i propri picchi di attenzione in prossimità della pubblicazione delle trimestrali. Residuale il racconto della storia personale degli executive (4%).

La classifica
Carlo Messina ottiene il primo posto del ranking annuale Top Manager Reputation di Reputation Science. L’Ad di Intesa Sanpaolo, con il punteggio di 79.77, passa dal quarto posto del 2021 al primo posto del 2022: tra gli eventi a maggior impatto reputazionale, la presentazione del nuovo piano, il premio come miglior ceo del settore banche, la laurea honoris causa e le iniziative della banca a sostegno dei propri dipendenti.
Sale al secondo posto Claudio Descalzi di Eni (78.82), protagonista delle relazioni tra il nostro Paese e gli altri stati esportatori di gas: la sua attività è stata centrale per il tema degli approvvigionamenti energetici e lo ha visto impegnato al fianco dell’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi in diversi tavoli istituzionali sul tema energia. Un’esposizione che, insieme agli impegni sul tema sostenibilità e alle performance fatte registrare da Eni, gli hanno permesso di guadagnare una posizione nella classifica annuale.
Francesco Starace completa il podio con il punteggio di 78.56. L’Ad di Enel è uno dei top manager più esposti al tema dell’energia sostenibile e nell’anno ha dimostrato di voler puntare molto su questo argomento.

Sale di due posizioni il ceo di Poste Italiane Matteo Del Fante (75.94), quarto nella classifica finale del 2022. Si conferma il primo top manager del settore 'industria' John Elkann (73.65), che, con Stellantis, ha inaugurato la 'rivoluzione elettrica dell’auto' e che, nell’ultimo anno, ha seguito da vicino anche le vicende sportive della scuderia Ferrari. Al sesto posto c'è Stefano Antonio Donnarumma (73.37), impegnato con Terna nel rafforzamento ed efficientamento delle reti italiane. Ha presentato un piano da 130 miliardi di investimenti sulle rinnovabili per rafforzare l'autonomia energetica dell'Italia Renato Mazzoncini di A2A, settimo con 72.90 punti. Seguono due protagonisti del settore fashion, da anni al vertice della classifica: gli stilisti, simbolo del made in Italy nel mondo, Giorgio Armani e Brunello Cucinelli. Chiude la top 10 Urbano Cairo, primo manager del settore media&telco, molto presente sui media anche per via della propria attività come presidente del Torino calcio.

Il settore che nel 2022 ha fatto registrare la media annuale più alta è quello della moda. Una conferma rispetto all’anno passato, figlia dei grandi nomi che compongono il cluster. Guidati da Giorgio Armani, i top manager del settore fashion sono il simbolo del Made in Italy nel mondo: tra questi compaiono Brunello Cucinelli, Renzo Rosso, Remo Ruffini, Miuccia Prada, Diego Della Valle e Francesco Milleri. La loro reputazione complessiva, anche grazie alle numerose iniziative di solidarietà messe in campo, è cresciuta del 3,36%.
Ampio spazio, nel corso degli ultimi dodici mesi, anche ai protagonisti del cluster 'industria'. La loro reputazione complessiva, seppur in lieve flessione rispetto al 2021 anche per via dell’esposizione alla Russia, è pari a 50.37 punti. A guidare il settore, i due top manager di Stellantis: John Elkann, presidente, e Carlos Tavares, ceo. Si conferma sul podio di settore Nerio Alessandri di Technogym. In crescita Stephan Winkelmann di Lamborghini, che, nel corso dell’anno, ha fatto segnare un +9% nel suo punteggio. Quinto posto per un manager di grande esperienza come Alessandro Profumo, ora in Leonardo.

Annata molto positiva anche per i protagonisti del settore 'finance', al 5° posto con una web reputation di 48.77 punti. Cresce il settore dell'energia che, complice la guerra in Ucraina e la crisi degli approvvigionamenti di gas, è stato al centro del panorama internazionale economico e politico. Non a caso, la sua reputazione online complessiva è cresciuta del 5% e ora si attesta a 49.23 punti.
Settimo posto per il settore 'food&retail', che, nel 2022, fa registrare una performance in crescita di oltre 5 punti percentuali anche grazie all’ingresso, dopo la nomina in Illycaffè, di Cristina Scocchia, da gennaio Ad di Illycaffè e che, nel corso del 2022, si è ritagliata un posto fisso tra i migliori 20 top manager per reputazione online.

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