Tra futuro & innovazione: il marketing che verrà secondo SAS

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Giovedì 4 novembre 2021, nell’ambito dell’evento streaming SAS, “Be Curious. Be innovative”, a partire dalle ore 11.30 ci si interrogherà sulle prospettive future del marketing

4 novembre 2021: “Be Curious. Be innovative”

La pandemia e il conseguente ricorso pervasivo al digitale hanno portato alcuni commentatori a parlare di “digital invasion”, per sottolineare come la forzata digital transformation non abbia lasciato tempi più fisiologici per introiettare ed adattarsi con più agio alla nuova normalità. Si tratta, quindi, di una “tempesta perfetta” in cui, lato aziende, si deve saper navigare ed interpretare i segnali del nuovo che è dietro l’angolo. Questo aspetto, proprio a tutti gli ambiti del business, è quanto più vero per il marketing che definito “la voce del cliente in azienda” e, per questo, ci si aspetta che sia proprio il marketing stesso a portare innovazione nei modelli di fruizione e una costante ottimizzazione dell’esperienza cliente.

L’occasione per interrogarsi ulteriormente su questo aspetto strategico e dirimente per l’attuale situazione di molte aziende e protagonisti è un panel dedicato all’interno del prossimo evento online SAS del 4 novembre 2021 - “Be Curious. Be innovative”, il cui obiettivo è confrontarsi, fare network e interagire, all’insegna dell’open innovation e della forza degli ecosistemi, in un contesto che ha di fronte rinnovate possibilità di business e di crescita sociale. In particolare, a partire dalle ore 11.30 con il panel “Il marketing che verrà: spunti e storie nell'era della personalizzazione” si sviscereranno le prossime sfide del marketing, capendo come poter sfruttare al meglio le tecnologie in ottica data driven, scoprendo metodologie, priorità e best practice dedicate, con il fine ultimo di esplorare nuove possibilità per il futuro delle aziende nell’era della personalizzazione.

Di fatti, ormai il modello di marketing one-to-many (uno-a-tanti) è ben che superato, a favore di marketing e comunicazione one-to-one (uno-a-uno), ovvero messaggi personalizzati, indirizzati ai singoli soggetti e cuciti su misura rispetto alle loro necessità, sfruttando al meglio le possibilità della marketing automation.

In tal senso, il buzz online è già e sarà in futuro una fonte inestimabile di business intelligence da analizzare per la personalizzazione e non solo, decretando gli analytics l'oro del marketer del presente e del futuro. Il tutto, però, in un contesto pieno di complessità e contraddizioni, esacerbate dagli effetti della pandemia: ci si muove in un ecosistema Phygital, con soluzione di continuità tra mondo fisico e digitale, da disegnare sulla base dei sapienti insight di experience design, che possano garantire una UX compliant in termini di immediatezza, immersione e interazione.

Come scrive Gianluca Diegoli (Strategy Advisor e Professore, IULM), keynote speaker del panel sopraccitato sul nuovo content hub SAS (LAI - Leading the Art of Innovation), “il futuro potrebbe essere definito più dai prodotti che cercheranno consumatori (giusti) che dai consumatori in cerca di prodotti (giusti). Per fare che ciò accada, la bussola è il dato: i marketer dovranno realizzare un equilibrio complesso, in cui il dato sia al centro delle attività, ma in cui non venga meno l’empatia che i consumatori connessi si aspettano dai brand oggi, nel rispetto delle crescenti esigenze di privacy, strutturazione di processi e piattaforme agili, efficaci ed efficienti per poter guidare non solo la propria azienda verso i risultati attesi, ma anche per rendere la funzione marketing l’interlocutore privilegiato dei processi di innovazione in azienda”.

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