Tra il dire e il fare sostenibile c’è di mezzo…

Lamberto Biscarini managing director & senior partner Boston Consulting Group

Cosa ne pensano i consumatori degli obiettivi di sostenibilità delle aziende? Attraverso una ricerca condotta su un campione di circa 19mila persone in 8 paesi, abbiamo rilevato come molti siano confusi sul contributo che possono effettivamente dare alla lotta al cambiamento climatico. In particolare, mentre l’80% degli intervistati dice di prendere seriamente in considerazione l’impatto ambientale nelle proprie scelte d’acquisto, solo fra l’1 e il 7% afferma di avere pagato di più per acquistare prodotti sostenibili. I brand interpretano questa forbice tra “dire e fare” come un segnale del fatto che i consumatori non siano ancora pronti a tradurre i propri ideali sulla sostenibilità in azioni concrete. In realtà la ricerca mostra che, tra questi due estremi, esistono diverse sfumature. Innanzitutto, fra il 21 e il 60% dei consumatori, adotta comportamenti nell’utilizzo dei prodotti che puntano a una maggiore sostenibilità. Poi, fra il 7 e il 18% scelgono di preferenza i prodotti più sostenibili, indipendentemente dal premium di prezzo. Esistono modi per raggiungere e motivare questi consumatori “a metà strada”. Innanzitutto, bisogna rendere le dichiarazioni di sostenibilità rilevanti a livello locale in cui si opera, per esempio, sarà utile puntare su un packaging sostenibile in Giappone, dove i consumatori sono più attenti a questa tematica; successivamente occorre ampliare il dialogo, per rendere chiaro che i prodotti green soddisfano anche altre esigenze: una bevanda sostenibile può essere anche sana e di alta qualità; infine, bisogna rompere i compromessi, per esempio, rendendo una cannuccia sostenibile comoda all’uso come una cannuccia di plastica. Bisogna incoraggiare i consumatori a provare la sostenibilità e non solo raccontargliela.

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